VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Gibson Les Paul Custom Lite
Gibson Les Paul Custom Lite
di [user #116] - pubblicato il

La Black Beauty di Lester Polfuss si mette a dieta per piacere di più ai chitarristi che intendono abbracciarla per sessioni lunghe e intense. La Les Paul Custom assottiglia il suo body e si alleggerisce per diventare Lite.
Il fascino e la classe della Black Beauty sono ora anche alla portata dei chitarristi più mingherlini e di chi non ha intenzione di caricare oltremodo le proprie spalle per affrontare un intero concerto con la creme de la creme della storia Gibson. La Les Paul Custom si assottiglia e si alleggerisce per dar vita alla Les Paul Custom Lite.

Quando la prima Les Paul Custom apparve sul mercato, come versione di lusso della Standard, il suo look sobrio e al contempo impreziosito dalle finiture dorate conquistò velocemente il cuore degli appassionati. La Black Beauty ha attraversato le ere chitarristiche passando di mano in mano e tornando in più occasioni modificata nell'estetica o nei materiali, ma conservando spesso un'unica caratteristica: il peso medio di gran lunga superiore a quello di una Standard.
L'elevata massa della Custom, se da un lato può rappresentare parte del suo fascino agli occhi di alcuni, è un grosso ostacolo per chi intende portarsi sul palco la bellezza color ebano e oro. Lunghe sessioni di musica con una chitarra del genere al collo possono scoraggiare anche i più irriducibili fan del modello. Ecco allora che Gibson decide di rimanipolare le Black Beauty, metterla a dieta e riproporla ai chitarristi in una versione leggera, ergonomica e maneggevole.
Se con le mode cambiano anche i canoni di bellezza, il discorso non fa una grinza: le pinup sono ormai simbolo di epoche passate, e se passerelle e copertine dei giornali propongono bellezze sempre più snelle, anche il gusto dei chitarristi si adatta al trend, e la Custom - chitarra femmina per eccellenza - non può restare indietro.

La Gibson Les Paul Custom Lite ripropone molte delle caratteristiche peculiari della Black Beauty, a partire dalle finiture, ma differisce per degli essenziali fattori inerenti l'elettronica e la forma stessa della chitarra: il body si assottiglia notevolmente e ospita delle camere di alleggerimento per rendere il tutto maneggevole come mai prima, per il modello.
Disponibile unicamente in colorazione Ebony, la Lite è completata da uno spesso binding multiplo intorno al body e alla paletta, che diventa singolo intorno alla tastiera e al battipenna nero. L'hardware è, come da tradizione, tutto dorato, a partire dalle meccaniche Grover, passando per le cover dei pickup fino al ponte Tune-o-matic con relativo stopbar e il jack d'uscita.
L'intera chitarra è tempestata di intarsi, che sulla tastiera arrivano sotto forma di grossi blocchi acrilici e sulla paletta culminano nel tipico disegno split-diamond.

I legni scelti per costruire la Custom Lite appartengono alla più fedele tradizione Gibson. Il body è in mogano e il top, scavato, è in acero. Il manico è incollato ed è ancora in mogano, di taglio quartersawn e con un profilo spesso di tipo rounded anni '50. Se, finora, la chitarra sembra ricalcare la scheda tecnica della Custom finora in produzione, la prima differenza emerge quando l'occhio raggiunge la tastiera: al contrario di quella in Richlite adottata dalla Custom "di serie", la Lite sceglie una tastiera in palissandro di grado A. I tasti restano 22 e il diapason è quello immancabile da 24,75 pollici.

Gibson Les Paul Custom Lite

Si ritorna nei canoni della Custom ultimo modello, invece, sbirciando sotto la cover dorata dei pickup: la Lite monta una coppia di humbucker potenti e performanti, un 490R al manico e un 498T al ponte.
Il modello 490R è un humbucker di tipo PAF con magneti alnico II, progettato per offrire un buon output bilanciato da una spiccata articolazione sonora. Il 498T, invece, adopera dei magneti alnico V e conta su un avvolgimento più abbondante per garantire una spinta extra al segnale e renderlo più avvezzo alla saturazione.
Un'ultima modifica al disegno classico, però, subentra proprio sull'elettronica: al posto dei quattro potenziometri distintivi della Les Paul, il top ospita solo tre manopole. Restano i due volumi indipendenti per i pickup, ma il tono diventa master e il posto del secondo controllo di tono è preso da un piccolo switch utile a splittare i pickup.

La Les Paul Custom Lite, in realtà, non è un progetto del tutto nuovo. Già negli anni '80 Gibson aveva commercializzato un prodotto simile, con cassa sottile e tre soli potenziometri più interruttore per il passaggio a single coil. Il vecchio modello era disponibile in diverse finiture ed è possibile incontrare alcuni esemplari nel mercato dell'usato. Le quotazioni non sono particolarmente elevate, e Gibson vi si adatta alla perfezione col prezzo altamente concorrenziale di 2498 dollari, a listino.
Link utili
Gibson
Nascondi commenti     37
Loggati per commentare

I soliti puristi fondamentalisti non ...
di irmo [user #17391]
commento del 15/03/2013 ore 08:53:47
I soliti puristi fondamentalisti non potranno esimersi da considerazioni del tipo " ...se non pesa almeno 5 kg non e' una Les Paul..." oppure " ...il suono grosso della Les Paul e' dato proprio dalla massa consistente del corpo..." ...ecc.. , ci sara' pure un fondo di verita', pero' comunque, una chitarra va pur provata, e, considerazione mia, credo condivisibile, e' difficile suonare e SUONARE BENE con il mal di schiena..... ( e dopo un paio d'ore, anche una "leggerissima " stratocaster fa sentire il suo peso).
Rispondi
Niente di nuovo sotto il sole...
di FBASS [user #22255]
commento del 15/03/2013 ore 09:04:19
Già negli anni 80's la Gibson, ancora Norlin, propose una Les Paul Lite, aveva il body contoured nella parte posteriore, mentre il TOP era lo stesso della Regular e lo spessore dello stesso body minore, aveva due volumi ed un solo tono, ma fu un vero e proprio Flop, ne ho vista solo una comperata da un amico a Bagnoli, che è ritornato subito alla precedente Artisan, per altro, però pesava solo 3,80 Kg, Franco50.
Rispondi
Re: Niente di nuovo sotto il sole...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/03/2013 ore 11:53:03
Non fu un flop: rimase a listino per parecchi anni e fu vista nelle mani di diversi personaggi illustri, fra cui Jimmy Page e Paul McCartney, che se ne fece fare una mancina su misura.

Il problema è che fu proposta in colori orribili: rosa e celeste...
Rispondi
Re: Niente di nuovo sotto il sole...
di diaul [user #33456]
commento del 15/03/2013 ore 12:41:29
C'era anche il Goldburst a memoria (e questo era bello, diversamente dagli altri).
Rispondi
Re: Niente di nuovo sotto il sole...
di FBASS [user #22255]
commento del 15/03/2013 ore 14:35:22
Ti posso assicurare che quì a Napoli se ne è vista una sola in tutto il periodo, proprio quella comperata dal mio amico e collega Aniello, ed era Black Beauty con hardware in oro; ma io ho sempre preferito le Special poichè più vicine al progetto iniziale di Les Paul, due P 90 e Top piatto, poi la mia è una coolr TV, abbastanza difficile da trovare, con pickup neri e mi tovo benissimo. Poi come humbuker mi bastano la ES 335 Studio, black, e la SG Standard, solo mi piacerebbe una DeLuxe gold top del 1968, ma volevano 4mila euro, se nel frattempo non hanno alzato il tiro, Franco50.
Rispondi
di iskander [user #11234]
commento del 12/05/2018 ore 11:54:52
Probabilmente quell'unico esemplare a Napoli è arrivata nelle mie mani, datata '87.
Rispondi
Da fierissimo possessore del modello ...
di fran_hc [user #20862]
commento del 15/03/2013 ore 09:51:33
Da fierissimo possessore del modello '88, non vedo l'ora che arrivi sul mercato, garantisco ai dubbiosi, che evitare di spaccarsi la schiena ha i suoi vantaggi...
Rispondi
Ne ho una del 90' ...
di esseneto [user #12492]
commento del 15/03/2013 ore 10:30:11
Ne ho una del 90' il cui peso di Kg 5,50 è stato da sempre un deterrente che mi ha costretto ad usarla con parsimonia pena un mal di schiena letale......Ciononostante continuo a predicare che la mia custom è e probabilmente rimarrà la migliore chitarra solid body che io abbia mai avuto ,non ci sono storie,ho molte altre chitarre sia Gibson che fender ma lei rimane in assoluto insuperabile in quanto a sustain ,suonabilità e timbro granitico.Dal 90 ad oggi ho sotituito i 490 e 498 che per me non sono il massimo e ho rifatto l'impianto elettrico montando pot da 500 kohm e condensatori carta olio e dopo queste modifiche ha acquisito un timbro brillante ma corposo nello stesso tempo cosa desiderare di più?Pero quei maledetti 5 kg.........
Rispondi
Peccato per il manico tipo ...
di xmax utente non più registrato
commento del 15/03/2013 ore 10:32:59
Peccato per il manico tipo rounded anni '50. Per me troppo grosso!
Rispondi
Re: Peccato per il manico tipo ...
di fran_hc [user #20862]
commento del 15/03/2013 ore 11:58:58
Per me è l'esatto contrario, per i miei gusti farei volentieri cambio con il '50.
La lp custom lite (parlo del modello originale) era concepita per restare al passo coi tempi che correvano, quindi manico slim, adatto a funambolismi chitarristici, ma per me che non sono proprio un virtuoso, diciamo che le priorità sono altre, comunque è il peso ridotto a rendere maneggevolissima questa chitarra.
Rispondi
Re: Peccato per il manico tipo ...
di xmax utente non più registrato
commento del 15/03/2013 ore 12:00:20
non son neanche io un virtuoso, anzi! però trovo più comodo un manico tipo sg, quindi slim!
anche se alla fine è questione di abitudine!
Rispondi
Re: Peccato per il manico tipo ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/03/2013 ore 20:11:39
Quando si assottiglia un corpo poi bisogna scendere a compromessi sul peso del manico altrimenti lo strumento si sbilancia... Io ho una pessima G400 epiphone (una diavoletto economica) che appesa al collo casca con la paletta verso terra... Un abbrobrio di assetto... Oltre al fatto che suona una schifezza... Qui avranno dovuto fare i conti con il peso del legno utilizzato... Spero la produca il custom shop così come accade oggi per tutte le custom... Poi lo split dei pickup la rende davvero interessante...
Rispondi
Re: Peccato per il manico tipo ...
di guitarlory [user #1166]
commento del 15/03/2013 ore 21:37:27
Se è per quello, anche la SG '61 casca di testa... e anche una SG originale del '68 che ho provato di recente... insomma, la SG è sbilanciata di natura, l'unico modo di farla stare al suo posto senza reggerla con la sinistra e senza aggiungere dei fantasiosi contrappesi (se ne trovano anche in vendita da inserire in apposiite tracolle) è quella di usare una tracolla spessa e antiscivolo, e tenerla abbastanza corta ;-)
Rispondi
Della Custom forse rimangono gli ...
di KJ Midway [user #10754]
commento del 15/03/2013 ore 11:50:12
Della Custom forse rimangono gli accostamenti cromatici.
Non hanno niente a che fare con il modello originale ne il legno del top ne quello della tastiera e nemmeno il profilo del manico. Vero è che l'articolo la accosta alla produzione standard, non al modello del Custom Shop l'unico che si può chiamare Black Beauty però.

Per il resto a mio avviso strumento poco interessante.
Rispondi
E' come comprare un'incudine e ...
di mcmir75 [user #23593]
commento del 15/03/2013 ore 12:24:5
E' come comprare un'incudine e pretendere che sia vuota all'interno per pesare meno
Rispondi
l'idea e' buona, aumentera' sicuramente ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/03/2013 ore 12:55:02
l'idea e' buona, aumentera' sicuramente la dinamica e la brillantezza...
Rispondi
Bella. Considerarla una Custom a ...
di diaul [user #33456]
commento del 15/03/2013 ore 13:21:55
Bella.
Considerarla una Custom a tutti gli effetti è sbagliato; secondo me ne rappresenta una variante.
Purtroppo dalle mie parti sarà come al solito impossibile trovarne una almeno da provare :-(((((
Rispondi
Quando un Super la imbraccierà...
di Claes [user #29011]
commento del 15/03/2013 ore 18:46:11
...sarà desiderabile. La prima versoine sarà designata Vintage. La nuova Lite non avrà un sound da Les Paul Custom. Tanto meglio!

A quando una versione coi P90? Quel switch extra non sarà necessario. Tra l'altro, un mini-switch è fragile e non adatto alla foga del momento in palco. Quanto a me, uso una Special o SG dal vivo - sono meglio adatte per "far scena" essendo leggere. Ho una Standard e Deluxe che uso (ogni tanto) in studio. Cari Accordiani: chi la prova DEVE mandarci un commento, o meglio, un prova del suo sound!
Rispondi
Re: Quando un Super la imbraccierà...
di gomombo [user #4627]
commento del 21/03/2013 ore 17:11:33
il vero sogno sarebbe una bella versione originale, la prima, quella con il PU alnico al manico e il P90 al ponte! Cercate materiale del quintetto di chico hamilton con jim hall per sentire che suono!
Rispondi
Questa è la direzione che ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/03/2013 ore 20:04:55
Questa è la direzione che Gibson dovrebbe intraprendere nella sua evoluzione... Altro che quelle diavolerie robotiche e le meccaniche che accordano da sole... Cercare di produrre chitarre più leggere ed agili cercando di lasciare il suono più classico possibile... Questa è la sfida... L'ultima vera sfida da loro intrapresa fu il passaggio dalla Les Paul del '60 a quella del '61: la nascita della "diavoletto"... Chitarra più leggera, con suoni più graffianti per il rock e una tastiera meglio accessibile all'attacco del manico... Muoversi in una direzione simil Paul Reed Smith per intenderci... Affiancando ai modelli classici, nuovi modelli... Ma non quelle cafonate che a volte tirano fuori...
Rispondi
Re: Questa è la direzione che ...
di Oliver [user #910]
commento del 16/03/2013 ore 01:22:05
Veramente la causa della (apparente) scarsa innovazione di Gibson e Fender siamo noi, che ci giriamo schifati dall'altra parte alla minima variazione sui modelli storici (siano le camere tonali, i legni per le tastiere o anche solo la palettina delle meccaniche). La SG è un caso a parte, ma solo perchè è arrivata in un momento particolare: la LesPaul non la voleva più nessuno (le '59, pensa te...) e la SG doveva combattere la concorrenza delle stratocaster. Non esisteva ancora il mito della LesPaul ed ha così potuto diventare a sua volta un classico.
La gibson ci ha provato ancora molte volte, sempre con un netto rifiuto del mercato: la Nighthawk, per esempio, era ed è uno strumento raffinato e versatile, eppure... Negli anni '90 la risposta alla concorrenza Hamer e PRS è stata data con la LesPaul Double cut, bellissima, 22 o 24 tasti accessibilissimi, camere tonali (quindi leggera), pickups "moderni": non se l'è filata nessuno ed è rarissima da trovare, anche se recentemente ne hanno rimesso in produzione un modello aggiornato.
E che dire della Axcess?
Tutta colpa nostra.

Le chitarre che si accordano da sole invece, che lo vogliamo o no, sono il futuro. Soprattutto se i meccanismi si miniaturizzeranno ulteriormente e diventeranno esteticamente sopportabili dai puristi.
Rispondi
Sembra che il problema tastiere sia ormai davvero sensibile per loro?
di Tom Anderson [user #2700]
commento del 15/03/2013 ore 21:10:02
Piu che il peso, secondo me cio' che davvero differenzia la custom a livello sonoro dalle cugine standard (poi a livello estetico, è un altro paio di maniche) è la tastiera in ebano.
Il carattere è proprio diverso sia nelle anni 50 solo mogano che dall'era 68 in poi, con top in acero.
Ma se tu metti un corpo in mogano, top in acero, tastiera in palissandro, lasciamo stare gli alleggerimenti che sono cose a se stanti...fammi pensare..forse che forse è una standard nera solo con l'estetica da custom?

Rispondi
Re: Sembra che il problema tastiere sia ormai davvero sensibile per loro?
di guitarlory [user #1166]
commento del 15/03/2013 ore 21:40:17
Azz... Andrea, ma dove hai imparato a leggermi nel pensiero???
:-)
Rispondi
Re: Sembra che il problema tastiere sia ormai davvero sensibile per loro?
di Tom Anderson [user #2700]
commento del 16/03/2013 ore 03:34:35
Ciao Lorenzo, e pensare che ho appena venduto la mia custom pancakina del 70..sigh. Ma x una buona causa :-)
Se non ricordo male ne hai una pure tu vero??
Qui fra poco le tastiere ce le faranno in cartone ecosostenibile intinto nella pece. Ovviamente è un miglioramento, ci mancherebbe dubitarne, stolti tradizionalisti!
Rispondi
Re: Sembra che il problema tastiere sia ormai davvero sensibile per loro?
di guitarlory [user #1166]
commento del 16/03/2013 ore 10:55:31
Si, ne ho una anch'io, degli anni 90: un pezzo unico di mogano (pesantissimo!)... il discorso tastiere sinceramente mi fa parecchio senso, anche se capisco che in parte è per una buona causa ;-)
Rispondi
Ho visto i prezzi sul ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 16/03/2013 ore 00:07:18
Ho visto i prezzi sul sito Gibson: pochi dollari in più della Les Paul Studio... Che pur montando gli stessi pickup è meno rifinita...
Rispondi
Me la farei ...
di fbf [user #36393]
commento del 16/03/2013 ore 12:49:14
Me la farei
Rispondi
Non si parla di custodia,nemmeno ...
di sidale [user #29948]
commento del 17/03/2013 ore 17:59:25
Non si parla di custodia,nemmeno sul sito ufficiale,qualcuno ne sa qualcosa?Comunque io la trovo fantastica!
Rispondi
Bella
di Dodo87 [user #14799]
commento del 18/03/2013 ore 01:41:20
Sulla bellezza non si discute, ha certo il suo fascino, ma una les paul custom lite sembra una Pamela anderson senza tette. :)
Rispondi
di PegasusVanDerKlyne [user #19758]
commento del 20/02/2017 ore 20:48:42
Ahah:))

Splendida similitudine ;)
Rispondi
Azzeccata
di paoloprs [user #10705]
commento del 21/03/2013 ore 06:43:00
Finalmente un aggiornamento interessante , la scambierei subito con la mia
LP Gold R7 Custom Shop .
Per me due toni sono troppi, e i mitomani, irremovibili fanatici religiosi
che si tengano pure le loro reliquie archeologiche ...
Siamo nel 2013 e non più nel 1960.

Vostro Paolo
Rispondi
tutto fà brodo
di titostory [user #29401]
commento del 21/03/2013 ore 10:50:18
io la vidi negli anni 80 in un catalogo o di fare musica o guitar club.E costava più della custom originale perchè era più sottile....cooooooooosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?Mi colpì molto da giovane perchè ero orientavo verso chitarre slanciate eleganti e via dicendo.Ma, sì si risolve il problema del peso a discapito della corposità e mi pare ovvio.Quì non si tratta di pick ups più spinti.Ma è ovvio che se togli anche un terzo di spessore e anche meno ad un les paul, non suona più come un les paul tradizionale.Preferisco suonarla da seduto....non capisco.Parecchie persone si erano buttate tutte sul frassino leggero nelle strato o in altri tipi di chitarre....ma i risultati non sono mai stati soddisfacenti.Tutto è valido per me.Solo che da purista e non per me potevano risparmiarsela.Ovvio che è un giochetto che cerca di sottrarre qualcuno orientato verso questi suon ma sempre les paul(da non dimenticare il marchio Gibson è sempre sinonimo di qualità e di buon investimento).Io non la comprerei mai se non avendo ovviamente soldi da spendere.Però potrebbe essere una buona soluzione per tanti che cercano il suono les paul con un alleggerimento.Daltronde nessuno strumento suona come una Gibson o come una fender.Oggi come oggi la vedo una buona soluzione visto le lamentele di parecchi sul peso
Rispondi
LITE MICA TANTO
di lassie [user #24566]
commento del 21/03/2013 ore 14:03:29
io ne ho una del 88 sun set metallic sottile comoda e maneggevole pickups spittabili hardware dorato 2 volumi 1 master tono ottimo e comodo neck, sustain più che ottimo avendo aggiunto nel bodi sotto il ponte una piastra, se consideri che è sottile la meta della custom classica dovrebbe pesare 2,5 anzichè 5 kg, ma udite bene, pesa 4 kg, più massello di così.
Rispondi
PERCHE'???
di Andromeda [user #25670]
commento del 25/12/2013 ore 21:15:23
Sinceramente non ho mai capito da cosa dipendesse il peso così maggiore delle Custom rispetto alle Standard! le misure sono le stesse, e il mogano era sempre quello(almeno credo). Quindi da dove veniva tutto il peso in più??
boh..
Rispondi
di PegasusVanDerKlyne [user #19758]
commento del 20/02/2017 ore 20:44:46
Ciao, l'incremento di peso è dovuto alla tipologia del body: più spesso di diversi millimetri (binding a triplo filo). Nelle CUSTOM Black Beauty (1957) il body è costituito da un unico pezzo di mogano, caratteristica importante per conferire alla sua timbrica una straordinaria intensità. Nelle CUSTOM moderne, invece, il body è mogano + top in acero; dal 2008 sono presenti camere tonali maggiorate, le quali contribuiscono ad alleggerirle ulteriormente.

PS: prima del 1983 le Les Paul CUSTOM non avevano i nove fori di alleggerimento, dunque il peso era nettamente superiore! Provane una per un'ora poi mi dirai;)
Rispondi
di PegasusVanDerKlyne [user #19758]
commento del 20/02/2017 ore 20:33:10
Nulla di nuovo sotto il sole... Ho avuto modo di provare tre LPCUSTOM Lite (vecchia produzione) e, francamente, non mi sono mai innamorato. Sarà per quei kg in meno o forse per quell'aspetto "dimezzato" che ad un purista come me non è mai piaciuto. Sono convinto della sua comodità, questo è fuori discussione, ma l'essenza CUSTOM è un'altra.
Non potrei mai separarmi della mia LPCUSTOM ebony 2001... la quale, seppur non sia una piuma (prima del 1983 pesavano ancora di più;), continua ad attrarmi magneticamente con la sua voce intensa ed il fascino, insostituibile, della tastiera in prezioso ebano*
Rispondi
di KKBIKE utente non più registrato
commento del 03/11/2022 ore 14:00:40
Non comprendo, sinceramente, tanti prevenuti. Premetto che ho anche una Gibson ES 355 BB King custom shop black ed una Strato American Standard con alcuni accorgimenti che la fanno suonare come una custom shop. Mi mancava la Les Paul nera che desideravo da quando ero ragazzo. Mi sono incontrato con questa Lite del 2016, 4 knobs, e me ne sono invaghito. Identica in tutto e per tutto ad una LP custom, stessa elettronica, stessa meccanica, stesse rifiniture, ha solo la cassa più stretta e leggera, cosa che apprezzo molto e la mia schiena ringrazia. Per il resto, tranne un po di sustain in meno, ma quasi impercettibile, è identica. Tastiera in ebano, non richlite. Quando l'attacco al mio Laney 60W, con casse Celestion greenback degli anni 70, con i miei pedali quasi tutti analogici, me la godo tutta. Non sono un professionista ed i miei giudizi valgono due cent, ma chi critica questo strumento o non l'ha provato o ha dei preconcetti. IMHO
Rispondi
Altro da leggere
Multiscala, multi-switch e ultra-versatile: Dingwall racconta il basso del futuro
So long, Dickey: addio a Richard Betts
"Sorridi e va' avanti": Kiko Loureiro insegna che lo spettacolo deve sempre continuare
La volta in cui Tony Iommi ha mandato il tecnico sul palco al suo posto
Tonex One: Machine Modeling in miniatura
CLD-10SCE-12BK LH: Harley Benton mancina a 12 corde
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964