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Fender made in China: perché no?
Fender made in China: perché no?
di [user #36871] - pubblicato il

Fender, una delle bandiere del made in USA, da qualche tempo ha portato la produzione del brand anche in Cina con la serie Modern Player. Negli anni della globalizzazione e dell'imposizione sul mercato del colosso asiatico, ha ancora senso parlare delle produzioni orientali come alternative economiche a bassa qualità?
"Ciò che deve accadere accade", cantava Lindo Ferretti all'epoca dei Csi. E così è capitato: Fender s'è messa a produrre in Cina chitarre brandizzate Fender.
Novità relativa: perché è da fine 2011 che Strat e company escono fuori dalle fabbriche di Pechino con il marchio simbolo per eccellenza delle elettriche americane, insieme a Gibson. Ma adesso sono molto diffuse.
Novità, soprattutto, che non stupisce i savi, perché il brand aveva già proposto Fender (non Squier) made in Japan e ne continua a promuovere di made in Mexico.
Si parla di strumenti che allora furono cassati dai puristi, e che poi sono stati riconsiderati per il loro valore oggettivo. Soprattutto le Stratocaster giapponesi degli anni '80: delle vere perle, secondo molti specialisti migliori di gran parte delle coeve fatte negli States (e la cosa non stupisce, vista l'alta qualità dei manufatti giapponesi).
Ma la Cina, si dice, è un'altra storia: da almeno vent'anni, è il Paese in cui si realizza massivamente a basso costo. Come poter mettere sul mercato sei-corde brandizzate Fender all'altezza delle aspettative, costruite con materiali di prima scelta e come Dio comanda, con queste premesse?
Beh, cari sospettosi, è andata così. D'altronde, l'americanissima Apple non produce scintillanti iPad e derivati in questo Oriente? Quale grande marchio americano non ha fabbriche qui? Anche per oggetti di ottima qualità?
Perché la verità è che in Cina le cose si sanno fare bene: basta spendere il giusto in produzione.

Fender made in China: perché no?

Ecco quindi le Fender Modern Player, sempre più diffuse: una serie di sei-corde costruite bene a prezzi molto, molto accessibili. Modelli tradizionali ma al contempo innovativi, un po' hipster, che fanno felici proprio i modern player: giovani, carini e disoccupati con tanta voglia di rockeggiare e pochi soldi in tasca. Musicisti o musicanti con voglia di suonare strumenti vintage-style rinnovati per qualcosa qua è là: le Telecaster con gli humbucker, le Jaguar senza battipenna, l'uso del mogano.

In poche parole: la qualità delle Fender MP è generalmente buona, gli scettici se ne facciano una ragione. Suonano bene e sono belle, raccolgono l'eredità delle Squier Classic Vibe, costano di più ma non deludono.

Scegliere queste, quindi? Oppure le Messicane? O puntare tutto sulle made in USA?
Chi vi dà una risposta, in molti casi fa una professione di fede. C'è chi elogerà le vernici usate su quel modello, chi i legni in quell'altro, chi vi dirà che Fender è finita da trent'anni.
La verità? Provate le sei corde e, stabilito un budget, fatevi conquistare dallo strumento che suona meglio per voi.
Non si decide veramente con la testa e non bisogna farlo solo con gli occhi. Quindi aprite le orecchie e poi fate la vostra puntata: made in USA, Mexico, China, Japan, troverete comunque la vostra fedele Fenderona dei tempi globali.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

chitarre elettriche fender premio accordo-gibson 2013
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Fender Modern Player
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===D'altronde, l'americanissima Apple non produce ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 23/03/2013 ore 11:48:26
===D'altronde, l'americanissima Apple non produce scintillanti iPad e derivati in questo Oriente? Quale grande marchio americano non ha fabbriche qui? Anche per oggetti di ottima qualità?===

Centrato perfettamente il punto. Le cose stanno cambiando e molto rapidamente anche. Alcuni marchi che producono lì stanno cominciando ad immettere sul mercato strumenti molto competitivi, dal punto di vista costruttivo, rispetto a quelli distribuiti dai soliti brand. Brand che, parallelamente, hanno drasticamente calato i propri standard qualitativi.
Le questioni etiche e morali sono poi altra storia...
Rispondi
Visto che il made in ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 23/03/2013 ore 12:18:58
Visto che il made in USA, custom shop a parte, sia per Gibson che per Fender, non colpisce comunque nel segno producendo strumenti appena sufficienti per suono e qualità costruttiva, non ci vedo nulla di male a spostare la produzione in Cina ed abbassare così almeno i costi in modo che i prezzi siano inferiori... almeno si ammetterà finalmente che le Standard Americane, anche se americane, sono solo delle chitarre ecomomiche che nulla hanno a che fare con le vere chitarre d'annata o il custom shop... quindi giù la maschera e viva il made in china a prezzi finalmente decenti...
Rispondi
Circa un anno fa mi ...
di DrigoPulp [user #17909]
commento del 23/03/2013 ore 13:41:30
Circa un anno fa mi è capitata tra le mani la telecaster (proprio quella più a destra nella foto), la squadrai bene, perché di Fender made in Cina non l'avevo mai sentito.
Ad ogni modo: bruttina, pesante e con un suono così e così.
Leggo 400 dollari, che diventeranno più di 400 euro, per quella cifra si trovano, con un po' di pazienza, highway one usate, Squier Japan, Fender Japan, Classic Vibe ecc...
Poi come al solito, il paese di produzione non regala la qualità, usciranno sicuramente ottime chitarre da quelle fabbriche, come ne sfornano ancora ottime negli Usa o in Giappone.
Rispondi
Re: Circa un anno fa mi ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/03/2013 ore 11:54:32
io, invece, porto l'esperienza contraria: 18 mesi fa circa mi sono imbattutto in una telecaster modern player plus a 380 euro con custodia morbida (ma imbottita). L'ho provata un poco poi visto il prezzo me la sono portata a casa, pensando che mal che andasse avrei dovuto fare un cambio di pick up, perchè l'ho provata con uno huges & ketner che avrebbe ruggito anche ci fosse stata attaccato un ukulele. Invece, non c'è stato bisogno di nulla. Il microfono al ponte (che, per inciso, è splittabile) dà grandi soddisfazioni visto che ha un buonissimo attacco ed una notevole "pacca", gli altri due sono più morbidi e fanno il loro lavoro egregiamente, il resto dell'elettronica non mi ha dato alcun problema: non gracchia, il segnale non si perde e le regolazioni sono precise. Le meccaniche (ponte e chiavi) non mi hanno dato il minimo problema: l'accordatura rimane perfetta anche dopo settimane di non uso. Inoltre l'ho utilizzata in casa, in sala prove e dal vivo, quindi ha già abbastanza vissuto e non è uscita alcuna magagna.
Segnalo che possiedo anche una stratocaster american standard (americana) acquistata 22 anni fa e non mi pare prporio che la tele patisca qualcosa in meno.
Quanto al peso non mi pare maggiore di una les paul (ne ho due) o della stessa stratocaster, inoltre non capisco perchè la definisci bruttina, la forma è quella della telecaster, il colore può piacere o meno, ma nulla meno che un classico.
Quindi il mio giudizio dopo un anno e mezzo di utilizzo è più che positivo. Ovviamente non è la classica telecaster, ma quello è una particolarità del modello modern player, indipendentemente da dove viene prodotta.
Ciao, Fracesco
Rispondi
Re: Circa un anno fa mi ...
di DrigoPulp [user #17909]
commento del 25/03/2013 ore 15:16:54
Ti è andata bene. Punto.

Quella che mi capitò tra le mani evidentemente era uno strumento sfortunato. Non ho scritto niente di anti China o pro Usa a prescindere.

Di strato ne ho due una Usa e una Japan e rispetto a quell'esemplare sono semplicemente altri strumenti.

IL Les Paul, a meno che non si tratti di uno strumento vintage o con le camere tonali, che tra l'altro non ho mai imbracciato, è di norma più pesante. Quella tele era ben più pesante delle mie strato e della mia tele.
Per l'estetica è questione di gusti, giurerei che la paletta fosse sagomata in modo leggermente diverso dalla misura classica, poi quel pickup centrale, quell'humbucker scoperto ed il ponte a 6 sellette.. sbattuti tutti insieme io non li posso vedere, poi per un'altro può essere la più bella tele di tutti i tempi.

Rispondi
Re: Circa un anno fa mi ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/03/2013 ore 15:43:22
scusa, ma perchè a me è "andata bene", tu hai imbracciato uno strumento qualche minuto, io lo suono da un anno e mezzo e sono io quello fortunato. Mi pare più probabile che sia stato tu sfortunato. Inoltre non capisco le tue critiche: non contesto l'impressione della paletta (la mia è perfetta), ma sulla configurazione di pick up e ponte mi potrai dire che non è la classica telecaster; ma se fosse brutto, allora lo stesso varrebbe per quasi tutte le marche di chitarra, del resto la stessa fender stratocaster non ha forse tre pick up di cui medio e manico sono single coil, oltre ad avere il ponte a sei sellette? Quanto al peso, ho preso les paul per citarne una, ma non mi pare più pesante di altre chitarre che possiedo: bc rick mockinbird, Ibanez Iceman, Esp max 600, gibson explorer, insomma non è una semiacustica, ma ti garantisco che la mockinbird pesa di più e che la gibson sg (col suo manico che tira in basso) è più scomoda.
Ripeto, se segnali che non è la solita telecaster che vediamo da 60 anni, posso capirlo, ma che sia brutta perchè diversa non mi pare un'affermazione giustificata.
Rispondi
Re: Circa un anno fa mi ...
di DrigoPulp [user #17909]
commento del 25/03/2013 ore 16:04:02
Ok, lo strumento sfortunato era il mio.

Per il gusto estetico la tele mi piace col ponte a tre sellette e nel caso di humbucker, questo mi piace al manico e con la mascherina, ma appunto sono gusti soggettivi. Quella confugurazione A ME non piace, non sarà una tragedia.

Bilancia da cucina alla mano:

La mia strato USA pesa 3,6 Kg la Telecaster American special: 3,4 KG, e la Les Paul 4,1.
Rispondi
Re: Circa un anno fa mi ...
di brozio77 [user #10423]
commento del 28/03/2013 ore 12:51:53
a prescindere da dove viene fatto uno strumento, la pesantezza de lbody o meno fa la differenza, les paul a parte che di suo e piu pesa. le chitarre piu leggere suonano meglio a mio modo di vedere sono piu brillanti hanno piu attacco semrpe che uno cerchi questa timbrica :-)
Rispondi
I cinesi fanno quello che vuoi tu.......
di briziofazer [user #21497]
commento del 23/03/2013 ore 14:38:11
...ovvero ti producono qualsiasi cosa secondo la qualità di cui tu necessiti, non siamo più negli anni 90, oggi sanno fare strumenti di serie A B C D ecc... basta capire quanto vuoi sborsare per quel prodotto e quanti numeri farai e le porte de Custom Shop Chian si apriranno.
Non vi scandalizzate, le conoscenze a quelli la gliele abbiamo portate Noi e loro adesso ne traggono profitto.
Tra qualche anno non saremo noi ad importare prodotti dalla cina ma saranno direttamente loro a vendere sul nostro territorio come già accade per l'abbigliamento.....così noi ci impoveriamo sempre più e loro girano con il Ferrari.....
Ogni giorno partono dall'Italia transazioni con money transfer, 12 milioni di euro a nero......
meditate gente meditate....
Rispondi
Re: I cinesi fanno quello che vuoi tu.......
di herrdoctor [user #18849]
commento del 23/03/2013 ore 20:57:55
Complimenti per il tuo post,
perché leggo una cosa che spesso molti non sanno.

I cinesi producono in funzione di quanto si paga.
Sono in grado di fare cose eccellenti e il loro punto di forza è di sicuro la manodopera.
Io per produzioni di 1000 pezzi ho spuntato prezzi per cui nel mondo ci avrei pagato la sola attrezzatura.

Obiettivamente l'azienda Fender sa bene che noi siamo un po' allocchi e il loghetto lo paghiamo.
Rispondi
Re: I cinesi fanno quello che vuoi tu.......
di jotler [user #32545]
commento del 24/03/2013 ore 10:32:17
Quoto entrambi e vado leggermente off topic per sottolineare una delle tante minchiate che sovente sento uscire dalla bocca di chi propone ricette per risollevare le condizioni italiane: "...dobbiamo puntare su produzioni hi-tech per sconfiggere il prodotto economico cinese..." . E' una ca..ata!!! I cinesi esplorano lo spazio, sono una potenza militare, investono in tecnologia n volte quello che investiamo noi. Se decidono di fare un prodotto scadente è solo perchè i committenti lo chiedono così.
Rispondi
Re: I cinesi fanno quello che vuoi tu.......
di mregazzi [user #7442]
commento del 24/03/2013 ore 12:48:47
......... e noi gli diciamo:sfruttate al massimo i vostri operai che i nostri hanno rotto e li lasciamo disoccupati, così la strato che vendo a 1000 la pago 20 invece di 700.... inquinate pure che tanto cosa succede in Cina non è un problema mio. Ricordo una mezza rivolta su internet contro la Cort: "boicottiamoli perché la qualità è migliore degli altri ma sfruttano gli operai". Troppo OT, scusate.
Rispondi
Re: I cinesi fanno quello che vuoi tu.......
di waterdog [user #12638]
commento del 24/03/2013 ore 13:21:47
Purtroppo è sacrosantamente vero... stiamo diventando il terzo mondo.
Rispondi
come sta succedendo con le ...
di giuseppe40 [user #18743]
commento del 23/03/2013 ore 14:41:29
come sta succedendo con le squier korea, tra una ventina d'anni si dirà : ho trovato usata una fender china, moooolto meglio delle fender made in vattelapesca che fanno oggi!"
Rispondi
Made in China non significa niente
di Loz [user #10863]
commento del 23/03/2013 ore 15:15:05
Made in China non significa niente, se i materiali sono buoni e i tecnici hanno imparato bene il loro mestiere. Il problema è che il brand MIC fa subito pensare al ciarpame che vediamo in vendita nelle cineserie che sempre più spesso spuntano nelle nostre città.
Poi quando, come è successo con il Giappone, si alzerà il loro tenore di vita, non sarà più conveniente produrre in Cina e la produzione si sposterà in Vietnam, Bangladesh, Cambogia o...in Italia se continua di questo passo. ;-)

Cina a parte non comprerei chitarre della serie Modern Player, perché, esattamente come le Black Top, mi sembrano dei guazzabugli di cose messe a casaccio: Telecaster con P90 o in configurazione HSS, bassi Jazz con il doppio humbucker.
Rispondi
Non ho mai guardato la targa di una chitarra...
di arne_saknussemm [user #24345]
commento del 23/03/2013 ore 18:55:14
Non mi interessa. Vedo una Strato, mi piace, suona bene, mi ci trovo a mio agio e magari costa poco? La prendo. Punto.
Tutto il resto sono chiacchiere...
Rispondi
Sul momento è facile farsi ...
di sound floyd [user #5767]
commento del 23/03/2013 ore 19:09:27
Sul momento è facile farsi tentare da una chitarra che suona...e può sembrare sia il nostro ideale, ma le differenze che si avvertono in seguito sono le più dannose, e giù a dire: se spendevo qualcosa in più non avevo questo problema di accordatura, oppure il blocco del ponte non da il sustain giusto ecc.... mi è già successo, e l' esperienza sulla scelta di uno strumento è anche questo
Rispondi
sola ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 23/03/2013 ore 23:33:57
sola
Rispondi
Daltro canto....
di Chiodo utente non più registrato
commento del 24/03/2013 ore 13:05:39
.....invece di mandargli a fare la prima lavorazione per i legni e ,a sto punto aprono anche in cina cosi' verniciatura e logo le fanno li e allargano ancora i loro margini di guadagno ,per loro va benissimo!!
Per noi a sto punto vanno anche bene le harley benton,visto che son quasi le stesse e costano un terzo!!
Rispondi
Pienamente d'accordo con te, ma....
di FBASS [user #22255]
commento del 24/03/2013 ore 17:46:18
Ti premetto che ho una magnifica Fender Telecaster Pasley Sunburst del 1987, Made in Japan ed una validissima Fender Mustang Competition Blue del 1999, sempre Made in Japan, poi, dopo una delusione da Squier Bullet Strat, Made in China, ho comperato, a soli € 100 in più, un'ottima Squier Stratocaster Standard Series, Made in Indonesia, unica cosa che non mi trovo con te, autore di un ottimo articolo premetto, è che ho una Fender Telecoustic, con Fishmann, del 2003, ma guarda caso è made in China ed è di circa un decennio prima di quanto da te asserito. Poi, ad inizio anni 90's, ho posseduto una Fender Stratocaster Black, Made in Korea, quindi esistevano già produzioni Fender diverse dalle validissime Giapponesi datate "Rinascimeto post CBS", l'ho subito sostituita con un'America Standard made in USA però, colpa dei pickup mentre quelli della Squier indonesiana sono ottimi, ciao da Ciccio il Napoletano. PS) vai avanti così, firmato FBASS.
Rispondi
Curiosità: quali sono le Gibson ...
di Oliver [user #910]
commento del 24/03/2013 ore 17:54:49
Curiosità: quali sono le Gibson prodotte in Cina?
Rispondi
Re: Curiosità: quali sono le Gibson ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 25/03/2013 ore 16:23:16
una e' la EXPLOLEL e l'altra e' il LES PAUL STANDALD
Rispondi
Re: Curiosità: quali sono le Gibson ...
di Oliver [user #910]
commento del 25/03/2013 ore 16:3
In effetti ela facile... litilo la domanda.
Glazie.
Rispondi
Re: Curiosità: quali sono le Gibson ...
di Farloppo [user #27319]
commento del 26/03/2013 ore 11:14:17
Le Baldwin? Mi pareva fossera made in china ma potrei sbagliarmi...
Rispondi
Quindi..
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 26/03/2013 ore 10:55:45
..alla fine della giornata,viene fuori che una chitarra da 300€ è esattamente come una da 3500...
Azzz...dopo tutti questi anni,finalmente abbiamo capito l'inganno..... :-O Che branco di coglioni che siamo noi chitarristi,comunque se andate a Pechino ( io lì le ho viste) ci sono in giro un sacco di SUV con un nome Cinese che non riesco a pronunciare,però se le guardi bene dici "cazzo...ma questa è una Porsche Cayenne" ed infatti è uguale..uguale....va a finire che è la stessa cosa? :-)
Io non direi,secondo me è molto peggio pagare una Fender MIC 4/500€ ( a loro costa 50 forse) che una Custom Shop USA 2500....imho.....come ha detto giustamente qualcuno sopra,Harley Benton marchio di Thomann,vende le stesse chitarre che fa Epiphone a meno di metà prezzo,oh le fanno proprio nella stessa fabbrica,e con la stessa qualità.... ;-)
In Messico il costo del lavoro non è molto lontano da quello Cinese,le MIM costano da 700 in poi....
Non è questione di dove si fanno le cose,ma del "come" si fanno,materiali,qualità etc..etc...
Un operaio si può addestrare alla produzione di serie,in italia in Cina e sulla luna,non cambia nulla.
Se vorrò un prodotto economico,non comprerò mai un brand occidentale fatto in oriente,comprerò direttamente il prodotto "sbranded" orientale,che è esattamente la stessa cosa a metà prezzo! ;-)
Sayonala...

P.S.
volevo anche segnalare che le Fender Japan dei 2 o 3 anni in cui furono prodotte la,perchè la nuova fabbrica di Corona ancora non era operative,erano buone perchè "dovevano" avere gli stessi materiali e standard delle USA,in California la fabbrica era ferma.....poi dopo,da lì in poi,
il resto del MIJ/CIJ, è roba "normalissima" nulla di che,tanto per sfatare le solite leggende.
Rispondi
Re: Quindi..
di francesco72 [user #31226]
commento del 26/03/2013 ore 15:45:30
vorrei fare due precisazioni: 1 - personalmente non ritengo che una chitarra da 300 € equivalga ad una da 3500, semplicemente perchè non possiedo chitarre da 3500 euro. 2 - l'esempio delle auto non è pertinente perchè esse non hanno marchio (e quindi qualità) bmw o audi o porche o cadillac. Il marchio dà un'impronta al prodotto ed è interesse del titolare del marchio che il prodotto mantenga sempre la qualità che ci si aspetta da quel marchio: se la coca cola in cina costa meno non è perchè sa di piscia, ma perchè il ciclo produttivo è più economico. A mio parere sarebbe un suicidio per la fender (come per qualunque altro produttore) marchiare le chitarre senza altra specificazione e mettere sul mercato delle ciofeche. Inoltre partiamo dal presupposto che gira e prilla, non sono strumenti di liuteria, ma sempre e solo fatti a macchina: una macchina operatrice prende un asse di legno e la sagoma secondo le impostazioni fornite e non venitemi a dire che le fender americane scontano un prezzo per la ricerca o l'innovazione. Pertanto, per come la vedo io, quello che forma il prezzo sono: costo dei prodotti, costo della lavorazione, marchio, struttura commerciale. A parer mio ciò che fa la differenza nelle cinesi sono i primi due elementi che costano (non valgono) molto meno degli equivalenti americani.
Rispondi
Il marchio non dà un'impronta ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 26/03/2013 ore 16:14:09
Il marchio non dà un'impronta al prodotto Cinese,lo fa solo costare di più :-)
Come ti ho detto sopra,Harley Benton commercializza le chitarre che sono "anche" marchiate Epiphone ( e pure gli ampli) però proprio il marchio Epiphone(quindi Gibson) fa costare le stesse,esattamente due volte e mezzo,è facile....si chiama economia di mercato!
Tanto per smentire la tua ipotesi,le asce MIM con body fatti di 350 pezzetti di legno,e verniciati
( quindi di che materiale stiamo parlando?) pickup anonimi etc..etc..
costano dai 700€ in sù....il costo del lavoro in Mexico è "ridicolo".....per non parlare delle norme antiinquinamento etc..etc.. tutti costi agiuntivi che quindi non essendoci,non vanno ad incidere sul prodotto finale...che però è bello salato,e ti smentisci da solo perchè alla fine giustamente dici che quello che concorre al prezzo è "il costo del marchio,e della strttura commerciale" non della qualità intrinseca,è semplice con la scritta Fender sopra,si nobilita anche un pezzo di parquet,che se si chiamasse Xiang-Ho,come l'equivalente commercializzato in proprio,varrebbe un quinto :-)
Che ci vuole a capire queste cose? Negli anni 50/60 in Italia succedeva la stessa cosa,qui nelle mie zone c'erano 10.000 calzaturifici e manifatture varie colelgate alla scarpa,si facevano prodotti economici ( costo del lavoro ridicolo!) che andavano in tutto il mondo,con vari marchi,ma le stesse robe,marcate "Tiglio" o "Superga" ( già proprio così!) costavano 4 volte tanto ;-)
La storia si ripete,sempre,tra 15 anni,la Cina sarà roba elitaria,e ci saranno altri "terzi mondi" più economici,vedrai....
Rispondi
la cina dominera il mondo ...
di DiavoloBianco [user #36907]
commento del 27/03/2013 ore 11:46:50
la cina dominera il mondo
Rispondi
Re: la cina dominera il mondo ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/03/2013 ore 22:08:06
Guarda che è già a buon punto ;-)
La liquidità ce l'ha già,ha comprato il 70% del debito pubblico Americano,quindi li tiene per le palle,ha già in tasca mezzo continente Africano,che significa risorse ed ulteriore mano d'opera a costo zero! 15/20 anni al massimo da ora,e daranno loro le direttive all'Occidente!! ;-)
Sono i cicli storici,è già successo.....anda e rianda....
Rispondi
epiphone
di gioga77 [user #33195]
commento del 28/03/2013 ore 10:29:00
Allora io ho preso un anno fa una lp epiphone made in china molto ben fatta, bel suono, pagata 294euro. Chi lo dice che harley benton le fanno nello stesso stabilimento? Avete delle prove o sono le solite voci a cazzo messe in giro solo per alzare polvere?
Voglio prove e link.
Avanti !!!!
Rispondi
Re: epiphone
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/03/2013 ore 12:20:31
personalmente posso solo dire che, confrontando, sembra anche a me che le epiphone corrispondano, all'incirca, allo stesso modello HB di prezzo dimezzato o quasi...
Rispondi
CINA UGUALE PER TUTTI
di lassie [user #24566]
commento del 28/03/2013 ore 10:42:20
Finalmente così i fenderisti smetteranno di rompere i co..., dicendo che le Epiphone erano delle chitarre di me..., sempre meglio delle strato bilt on, niente binding, paletta flat no 14° rispetto al manico, body in ontano no mogano, sustain compromesso dal ponte in ferro fluttuante con molle e non saldamente bullonato nel corpo, per non parlare dei pickups deboli d'uscita che molti sostituiscono per meglio saturare l'ampli, ecc ecc,
Rispondi
Chitarre orientali
di Claes [user #29011]
commento del 28/03/2013 ore 11:48:52
Mi ricordo una LP Standard, in nero, perfetta copia - anzi era migliore dell'originale come sound! Questa era anni fine 60, una "no name" Giapponese e forse della Ibanez. Fine anni 90 ho comprato tutta una serie di Epiphones... Made in Indonesia!!! A parte potenziometri poco attendibili, il resto è ottimo - i legni locali sono all'altezza. Potrebbe essere il caso anche per il Made in China.
Rispondi
evviva le china?..non so..
di charry_red_wine [user #16585]
commento del 28/03/2013 ore 15:36:52
nonostante il titolo permettetemi di essere in disaccordo. premetto che essendo abbastanza timido e non propri competente, leggo molto su accordo ma scrivo poco. però in questo caso vorrei esprimere la mia opinione.
Qui non si tratta di mettere in dicussione la qualità costruttiva di uno strumento, perchè sicuramente in cina rispetteranno gli standard aziendali dettati dalla fender.
il problema, a mio modesto parere è che in cina, le ns chitarre, le costruiranno i nuovi schiavi. tutti noi sappiamo in che condizioni lavorano in cina, basta informarsi un pò anche in internet.
io sincenramente non sarei capace di spendere 300 euro sapendo che magari un minorenne, o una persona alla quale non viene riconosicuto il benchè minimo diritto e la benchè minima dignità sociale mi ha costruito la telecaster.
preferisco staccare la spina all'ampli
forse sbaglio ma credo che sia un argomento da non sottovalutare
Rispondi
Re: evviva le china?..non so..
di francesco72 [user #31226]
commento del 28/03/2013 ore 18:06:11
hai ragione in linea di massima. però lo stesso ragionamento andrebbe fatto per tutto quanto proviene dal celeste impero, nonchè per ogni altro luogo dove il proletariato è sfruttato e qui il discorso si amplia a dismisura. Forse la passata dei pomodori raccolti dalla schiavitù in Italia è accettabile perchè frutto di azioni illegittime, mentre in cina è odioso il fato che la legge stessa permetta standard parificabili allo sfruttamento? diventa poi difficile rinunciare a qualunque prodotto se non eticamente realizzato.
Inoltre la storia ci dimostra che si tratta di un'obiezione controproducente: oggi la cina è molto indietro sulle normative antiinquinamento e la tutela del lavoro, 20 anni fa lo era taiwan, 10 l'est europeo. Però là dove il mercato si è aperto "colonizzato" dalle imprese, pian piano sono aumentati gli standard di tutela, infatti la delocalizzazione è un fenomeno nomade che insegue i luoghi dove si produce al minor costo.
Rispondi
evviva la china 2..
di charry_red_wine [user #16585]
commento del 28/03/2013 ore 18:53:43
vero tutto..però ad esempio..se tu sapessi che una passata di pomodori è fatta in cina la compreresti uguale?..certo se il prezzo è basso forse sì..ma cmq è difficile questo discorso ed effettivamente esula da quello chitarristico..a me xò ha colpito il titolo di questo post.."Ciò che deve accadere accade"..che non è sempre vero...cmq tutto molto interessante..e se occhi a mandorla devono essere..occhi a mandorla siano purchè suoni bene :)
Rispondi
regola
di marcoguitar [user #15320]
commento del 28/03/2013 ore 20:22:25
Io ho una regola che non è mai stata smentita: le cose migliori costano di più, quindi quando una cosa costa meno, vale meno. Detto questo ogni tanto anch'io compro qualche chitarra a un prezzo economico e ci provo gusto Ne ho prese a decine ma vale sempre la vecchia regola: se spendi di più, hai di più.
Rispondi
le cose migliori costano di più..
di charry_red_wine [user #16585]
commento del 29/03/2013 ore 00:24:5
vi racconto una breve storiella..decido di acquistare una telecaster, senza peò voler spendere una cifra esagerata..contatto XXXXX in giappone per una linea di tele (chitarra molto carina e di buona fattura)...costo della XXX in giappone circa 75.000 yen (600 euro circa)..costo in italia 1.300 euro iva esclusa a listino da scontare per arrivare a 900 euro..assurdo..riferisco il tutto direttamente alla XXX..vengo rimproverato dal distributore perchè mi sono rivolto al produttore in giappone sottolineando l'enorme differenza di prezzo... secondo loro non potevo avere la libertà di informare il produttore della speculazione che qui fanno..(ed evidentemente il produttore deve aver chiesto contezza al distributore italiano)....ho volutamente omesso di indicare marca e modello di chitarra e di fare riferimenti al distributore italiano per la seguente ragione:
non sono sicuro, visto l'impazzimento del mercato, se il distributore fosse in malafede oppure si dovesse attenere alla giungla dei listini e del sistema europa che ci strozza..alla fine ..niente tele..
ciò per dire che non è sempre vero che le cose migliori costano di più..è un momento difficile in cui ogni riferimento può saltare da un momento all'altro
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Re: le cose migliori costano di più..
di Pinus [user #2413]
commento del 30/03/2013 ore 11:30:31
Meriteresti la pena di morte
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mi unisco alla schiera
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/03/2013 ore 11:26:28
anch'io non me la sento di sottoscrivere la regola del costa di più = è migliore. Soprattutto quando parliamo di produzione industriale. Mi spiego meglio: è ovvio che una chitarra a forma di telecaster fatta da un liutaio, magari con materiali di primissima scelta sarà migliore e costerà di più; ma per una chitarra che esce da una sagomatrice e monta elettronica vecchia di 60 anni (come concezione), in cui la parte più complessa del lavoro è dare qualche punto di saldatura, fatico a pensare che il prodotto più costoso sia migliore. A mio parere queste linee di lavoro orientali servono proprio per poter mettere sul mercato un prodotto mediamente buono ad un prezzo più accessibile, cosa possibilissima nel mercato globale in cui il legno utilizzato in america può benissimo essere il medesimo usato in cina e lo stesso per i pick up o tutte le componenti.
Ciao
Rispondi
Se fossi il boss di una fabbrica di chitarre in Cina...
di Claes [user #29011]
commento del 29/03/2013 ore 12:16:2
...darei un ordine perentorio: dobbiamo fare chitarre di qualità superiore alle Gibson / Fender contemporanee. Dippiù, con designs nuovi, originali e non le solite copie LP / SG / Strato. Poi, l'individuare una precisa fetta di mercato per i loro vari modelli. Partirei con chitarre stravaganti per metallari irriducibili - a loro è più importante il look piuttosto che le solite Gibson o Fender. Vedrei anche innovazioni tipo equalizzatori parametrici, gate incorporato, MIDI e cavi di tipo XLR come quello della Roland - segnale chitarra + MIDI. Poi pure una super-classica!

Scoverei legni adatti ma non esistenti altrove. A completare il tutto vi sarà un bellissimo logo con un pictogramma cinese!!!

La Cina è ormai nell'era dello spazio, razzi e satelliti... I costi di lavoro saranno presto aumentati e pure (spero) il ivello di vita. Si dovrà pure avere l'esclusiva di importazione loro per avere sotto controllo i distributori di ogni paese. Caro Charry, il tuo testimonio riguardo distributori è preoccupante...
Rispondi
Re: Se fossi il boss di una fabbrica di chitarre in Cina...
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/03/2013 ore 14:45:45
caro claes, condivido la tua visione utopistica anche se devo dire (da metallaro) che la forma ed il colore sono importanti, ma è sostanziale che la chitarra suoni bene e tenga l'accordatura. detto ciò, mi permetto solo di aggiungere che la ricerca costa perchè frutto dell'ingegno umano, al momento la cina è imbattibile perchè prende schemi e progetti già rodati (chitarre, effetti a pedale e pedaliere, ma anche occhiali, scarpe e borse) e li copia. Inevitabilmente un team di sviluppo porterebbe maggiori costi e quindi prezzi più alti.
Non mi stupisco, invece, della segnalazione di charry visto che nel raggio di 50 km da Bologna ho personalmente sperimentato che la stessa chitarra ha variazioni di prezzo sensibile a seconda che la acquisti dal negozio super noto nei pressi del centro in cui dimora il liutaio (che poi facendo finta di mettere le mani sull'attrezzo, ma in realtà lo accorda solamente, ti dice che l'ha settato) oppure lo compri a Vignola (ripeto distante circa 50 km) nella bottega di periferia dove il liutaio ci mette le mani veramente e ti offre il caffè. Parlo per esperienza diretta.
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Re: Se fossi il boss di una fabbrica di chitarre in Cina...
di santa_man [user #8688]
commento del 30/03/2013 ore 12:41:
A me è successo che il negoziante aprisse la custodia della chitarra (appena arrivata e da me ordinata),levasse il cellophane e rimessa la chitarra dentro la custodia regolasse il truss rod senza averla minimamente guardata!!!
A quel punto gli ho detto che poteva anche tenersela....fortuna per lui ne aveva prese due,quindi ho provato l'altra e me la sono portata via...comunque non mi vede più!

Hold the Line
Andrea
Rispondi
addenda
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/03/2013 ore 14:48:05
se non si fosse capito voto pieno per il liutaio di Vignola.
Rispondi
Tornando al discorso dei distributori ...
di santa_man [user #8688]
commento del 30/03/2013 ore 12:29:57
Tornando al discorso dei distributori ho appena acquistato negli USA,tramite mio amico residente in Tennessee,una chitarra elettrica.
Laggiù costa in negozio $ 1.775 (al cambio attuale sono circa 1.370 €). Devo aggiungere circa 200/250 € per spedizione e sdoganamento per un totale di circa 1.620...
Questo per dire che la stessa chitarra posso comprarla in Italia per modici 2.449 €!!!

Hold the Line
Andrea
Rispondi
Che tristezza ... :(
di isolo226 utente non più registrato
commento del 30/03/2013 ore 16:45:4
Le Fender messicane sono per chi vuole risparmiare mentre le americane per chi vuole la qualità :) ... le cinesi, a mio avviso, invece, sono delle chitarre anche peggio delle già citate messicane :( qualità pessima come d'altronde le Epiphone :(
Rispondi
Squier made in indonesia vs fender made in china
di Diablobj [user #38230]
commento del 17/08/2013 ore 12:43:32
Come da titolo io 7 mesi fa ho scelto un basso Squier by fender vintage modified jaguar Special edition con configurazione pickup jazz e precision, acquistato sui 260€, anzichè un fender modern player made in china costo sui 430€ se non erro, al di la del corpo basswood per squier e koto per fender, gli altri legni utilizzati erano uguali, il made in china riportato sul fender ha penalizzato molto la scelta, secondo voi ho sbagliato? Considerando che il basso è stato acquistato per imparare lo strumento e registrare tramite mac...
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