Migliora i tuoi accompagnamenti: Tu Vuo' Fa' L'americano
di redazione [user #116] - pubblicato il 21 aprile 2013 ore 08:00
L'imminente Second Hand Guitars a Salerno offre un ottimo pretesto per approfondire la conoscenza della musica napoletana e mediterranea in generale. Per rendere meno traumatico il salto dalle sonorità d'oltre oceano tanto care a molti rockettari frequentatori di Accordo, il primo appuntamento partenopeo di Paolo Pilo fa l'occhiolino allo swing, con "Tu Vuo' Fa' L'Americano" di Renato Carosone.
L'imminente Second Hand Guitars a Salerno offre un ottimo pretesto per approfondire la conoscenza della musica napoletana e mediterranea in generale. Per rendere meno traumatico il salto dalle sonorità d'oltre oceano tanto care a molti rockettari frequentatori di Accordo, il primo appuntamento partenopeo di Paolo Pilo fa l'occhiolino allo swing, con "Tu Vuo' Fa' L'Americano" di Renato Carosone.
Grande classico della canzone napoletana, ma anche brano divertente e ruffiano che cavalca l'onda della febbre per gli USA esplosa in Italia col secondo dopoguerra, "Tu Vuo' Fa' L'Americano" si presta a essere arrangiata in molti stili. Grazie alle molteplici influenze musicali presenti nel brano, dalle sonorità quasi mediorientali della musica partenopea al ritmo saltellante dello swing, tutto è reso a portata di mano e le discografie sono piene di reinterpretazioni del classico di Carosone. Per i chitarristi, è senza dubbio memorabile la versione rockabilly firmata da Brian Setzer, ma per gli amanti della chitarra acustica sono altri i generi musicali che saltano alle dita quando viene accennata l'inconfondibile intro di "Tu Vuo' Fa' L'Americano". Il manouche è quasi d'obbligo quando, con una sola chitarra acustica e la propria voce a supporto, si affronta questa canzone.
Paolo Pilo, maestro nell'arte di cucirsi addosso ogni brano gli passi per la testa e plettratore gipsy DOC, ha voluto fare un omaggio alla musica di Renato Carosone con questa versione, pesantemente personalizzata, del suo "inno italo-americano".
Se ci si volesse soffermare sulle funzioni armoniche di ogni accordo che Paolo va a far dondolare avanti e indietro, creando quel mood swing in continuo movimento, si andrebbe incontro a sostituzioni su sostituzioni, ma l'approccio di "Migliora i tuoi accompagnamenti" va in tutt'altra direzione: ci si sofferma sul sound degli accordi, i movimenti dei bassi e il modo in cui le note di ogni accordo vanno a sostenere la melodia, dandole colori particolari e nuovi. Sperimentare piccoli stratagemmi come quello di far ondeggiare un accordo tra più voicing o anche uscendo e rientrando dalla tonalità, o ancora muovendo singole voci all'interno di un accordo come mostrato da Paolo in video, può offrire interessanti risvolti per i propri arrangiamenti, anche più arditi.