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Chili di suono e grammi di strumentazione, la ricetta della felicità
Chili di suono e grammi di strumentazione, la ricetta della felicità
di [user #116] - pubblicato il

Avere la strumentazione di Steve Lukather per suonare cover a una sagra o nella coraggiosa programmazione di un pub è una ricetta per l’infelicità. Soluzioni più snelle e digitali facilitano la vita e aiutano risparmiare: tempo, soldi e gastriti. Attenzione, non perdete il nuovo gioco di Accordo.it in fondo all'articolo
Avere la strumentazione di Steve Lukather per suonare cover a una sagra o nella coraggiosa programmazione di un pub è una ricetta per l’infelicità. Soluzioni più snelle e digitali facilitano la vita e aiutano risparmiare: tempo, soldi e gastriti. 

Attenzione, non perdetevi il nuovo gioco di Accordo.it in fondo all'articolo

Circolava una storiella divertente. Descriveva il musicista come un personaggio romantico che guidava una vettura scassata, del valore di meno di mille euro, zeppa di chitarre, ampli e pedali: strumentazione per più di diecimila euro. Guidava per centinaia di km per puoi suonare per meno di cento euro. La storiella da triste diventa grottesca se poi ci si aggiunge che il più delle volte, in una situazione eroica come questa, una strumentazione del genere diventa persino un fardello. Solo a smontare un amplificatore gigantesco, un rack o una pedaliera grande come una bara, ci si stanca le mani e si arriva al momento del check stravolti e sudati. E ad apparecchiare un bendiddio del genere va via del tempo: almeno quello che basta per innervosire gli altri della band. Se poi subentra anche il più piccolo o inatteso fruscio, rumore o taglio di frequenze è il panico. Se poi, addirittura qualcosa proprio non va e la chitarra non suona, è orrore. Intanto che si aggiusta tutto, la serenità per una performance adeguata è già andata a farsi benedire. Per non parlare del gestore del locale dove si suona. Già prima di conoscerti, per lui sei uno sfigato che arrivava da un’altra provincia per suonare aggratis o a poco più. Ma ti giustificava, pensando che ognuno è libero di divertirsi come vuole. Ora però non ti stai divertendo. Sei sconvolto e ti agiti come un facchino per montare un amplificatore che lui non ti permetterà mai, ma mai, di tenere al volume che speri.
Perchè poi, il problema è proprio questo. Uccidersi per girare con una strumentazione sovradimensionata alle proprie possibilità, che non si può usare e sfruttare come si vorrebbe e si dovrebbe. Perché ogni sforzo, ogni goccia di sudore, ogni forum intasato con richieste di aiuto per cogliere l’alchimia perfetta del routing, dovrebbe essere ripagato dal primo accordo crunch che sgraniamo nel soundcheck. Quando dai quattro coni esplode il Brown Sound e le ribattute vellutate e pulsanti del delay accarezzano il primo arpeggio, il gestore del locale dovrebbe inginocchiarsi, commosso, implorando di darci più soldi. E i nostri compagni di band sorriderci grati, anche loro a occhi lucidi. E invece, quello che ci sentiamo dire, è: "Abbassa."

Chili di suono e grammi di strumentazione, la ricetta della felicità

Ma non basta. Il fondo dell’autostima si tocca quando si cerca di tranquillizzare il gestore che comunque, a locale pieno, con la gente attorno, il suono non sarà quello, sarà piùppiano, meno fastidioso. Così ti sei ucciso per avere un suono; e ora ce l’hai, devi cambiarlo, mortificarlo, sperando di attutirlo e ovattarlo nelle tette delle prime file, così che il gestore te lo lasci usare. Prima di chiederti di fare qualcosa di più acustico.
Un amplificatore grande ha bisogno di posti, situazioni e produzioni grandi. Le sfumature di suono da turnista losangelino che una grande pedaliera offre hanno bisogno di un fonico che le valorizzi e di situazioni di ascolto che permettano, a noi per primi, di beneficiarne.
Avere la stessa strumentazione di Steve Lukather per suonare cover a una piccola sagra o nella programmazione coraggiosa di un pub è la ricetta per l’infelicità. Un tristissimo vorrei ma non posso. Appoggiarsi a soluzioni più snelle, come quelle offerte dal digitale fa risparmiare tempo ed energia; libera posti a sedere in auto dimezzando pure i costi della benzina. Azzera la manutenzione e quintuplica le possibilità di suoni utilizzabili durante il concerto. Alleggerisce montaggio e smontaggio regalando tempo da investire nelle public relations. E garantisce un’uniformità e una qualità di suono senz’altro superiori a quelle di una strumentazione faraonica castrata nel volume, microfonata male e gestita negli ascolti peggio.


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bene il concorso, e articolo giusto, utile ed anche divertente...
di maxventu [user #4785]
commento del 29/10/2013 ore 17:36:13
...ma attenzione a non cadere nel facile mito del frigo rack di Lukather: questo succedeva sì negli anni '80 e '90, ma da alcuni anni usa ampli e pedaliera con pedalini analogici; io comunque l'ho visto pochi anni fa a una clinic in un teatro parrocchiale, sul palco solo lui con la sua Luke e un ampli USA valvolare non microfonato, zero pedali zero effetti, ed il suo suono era il solito.
Rispondi
Re: bene il concorso, e articolo giusto, utile ed anche divertente...
di nicolapax [user #27042]
commento del 30/10/2013 ore 11:12:27
Che consolazione leggere ciò!!!
Dal 1982 (prove fotografiche alla mano) suono con le stesse 2 chitarre e soprattutto "in purezza" con lo stesso ampli (il signor Roland JC 120). Altri componenti si sono aggiunti alla famiglia (acustiche di blasone tutte prima del 1995) e solo negli ultimi mesi per accontentare mia figlia adolescente nella sua "fase Lavigne/Gomez/Cyrus" che suona la mia Tele, ho acquistato per lei dei pedalozzi eccellenti ma da pochi euri.
So chi sono, so cosa uso e so che suono voglio; la strumentazione esoterica per imitare questo o quello o per avere IL SUO suono, o la chimera di avere il "suono perfetto" come se fosse una categoria Platonica, sarà forse per l'età, sarà stato che da giovane ("da piccolo") ho imparato a fare con quello che c'era (ed era veramente tanto come vedete), non mi ha mai contagiato.
Il resto sono splendide chiacchiere da feticisti, pardon da chitarristi come me e come voi.

Più sotto Yaso fa una affermazione che sposo in pieno: sono io la realizzazione di quell'augurio!.
Rispondi
Penso che la strumentazione vada ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 29/10/2013 ore 18:16:24
Penso che la strumentazione vada alleggerita senza ridurre la qualità. Un piccolo valvolare (non superiore a 40w) e una pedaliera con pochi è giusti pedali è il compromesso più adatto per quasi tutte le situazioni, senza dover necessariamente utilizzare una pedaliera digitale. Poi se si è maniaci del suono personalizzato per ogni pezzo una pedaliera programmabile può servire: aumenta le possibilità sonore ma la qualità si riduce. Ma il più delle volte i pedali analogici vanno più che bene, e possono essere anche modificati al volo nei settaggi al bisogno. In fondo i suoni che usiamo sono sempre quelli...
Rispondi
;-)
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/10/2013 ore 19:09:04
auguro a tutti di poter suonare con gli strumenti che preferiscono.. senza troppe considerazioni "pratiche"

Rispondi
ARTICOLO FANTASTICO
di brosa [user #24159]
commento del 29/10/2013 ore 19:15:08
DAVVERO LO SALVATO NEI SEGNALIBRI
.....OOOOOOOOHHHHHHHH ABBASSA!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi
...se non finisci nel pub ...
di Sykk [user #21196]
commento del 29/10/2013 ore 19:16:45
...se non finisci nel pub che ha un impianto voce che basta a malapena per la voce...
Rispondi
Il trend del momento dice: ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 29/10/2013 ore 19:19:50
Il trend del momento dice: la pasta fa male....meglio il Tofu....
3 anni dopo invece: il Tofu fa male....meglio la pasta......
altri 3 anni e: il pesce fa male....meglio la carne
dopo 6 mesi la carne no...meglio il pesce......
e non se ne esce..... era/è/sarà sempre così...quindi come dice Yaso appena sopra:
ognuno suonerà con quello che gli pare....e quando non gli piace più,cambierà la baracca,e poi tornerà ai santi vecchi,e poi ancora ...e ancora... e ancora.....
E questo articolo è un bel "marchettone" alla proel che vende quei trabiccoli lì,e vi vuole convincere che sono meglio di un ampli.....alla fine sta tutto qui il succo! ;-) \,,,/
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di drfella [user #33044]
commento del 30/10/2013 ore 10:52:40
beh una marchetta fatta bene può dare le sue soddisfazioni....
è vero, il messaggio pubblicitario tra le righe magari c'è (ma c'è pure un concorso con premio),
ma l'articolo merita. e anche il pod, tutto sommato.
ps io ho una strumentazione (quasi)completamente analogica: mesa 25w delay digitale time factor e 2 o 3 pedalini per la distorsione, come impone la moda del momento...
questo 1) per vantarmi delle mie cose
2) per dire che non sono pagato da pod o proel :)
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di Tubes [user #15838]
commento del 30/10/2013 ore 11:57:07
Marchetta o meno , ti dò ragione . Il mio (modesto) suono esce da un Fender 22w valvolare, alcuni pedali di alta qualità che mi sono potuto permettere nel tempo, vedi Strymon,Xotic,TC Electronic,Radial ma ti posso dire che ho registrato dei pezzi con il Pod 2.0 e, a parte che mi sono divertito a smanettarci, la resa in registrazione è di assoluto rispetto . Il digitale può rappresentare una alternativa del tutto complementare all'analogico, non ci dobbiamo fare preclusioni, spendiamo più energie invece ad imparare a suonare .
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 30/10/2013 ore 12:07:10
Rispondo ad entrambi :-)
Io non ho preclusioni,tuttaltro ;-) Tanto è vero che il mio ampli principale è un DV Mark Multiamp....
i PODs li ho usati e non mi sono piaciuti,per il resto non sono un Talebano,io uso quello che mi piace "all'orecchio",quindi non faccio distinzioni tra analogico e digitale.....
Buona musica ragazzi! Anche se fosse suonando un tamburo di latta!!! \,,,/
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/10/2013 ore 22:16:24
===quindi come dice Yaso appena sopra==
io intendevo dire, forse proiettando sugli altri una mia forte esigenza, che la cosa migliore e' che uno riesca a suonare con l'equipaggiamento che ritiene gli offra il suono piu' bello..

Io non ho alcuna preclusione sia verso strumenti tradizionali, che digitali, che software.. uso tutto, ma solo se mi piace. Uso anche il digitale o, addirittura, la diretta senza emulazioni se mi sembra il caso, pero' non riuscirei a suonare accontentandomi, la faccenda deve piacermi...
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 31/10/2013 ore 00:30:54
Ho detto le stesse cose..... :-)
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di Cattublepa [user #36736]
commento del 25/11/2013 ore 17:15:53
...Il commento più intelligente degli ultimi vent'anni!!!
Personalmente uso un fender hot rod deluxe dal 97 con quattro pedal in croce, ho suonato covers in ogni dove, il più delle volte per due lire più la pizza, non ricordo tutti sti problemi di trasporto e di volumi, credo di aver sempre avuto il giusto compromesso con i suoni che mi piacevano senza dannarmi l'anima più di tanto e senza bisogno di usare nè il rack di lukather nè l'iphone della ditta...
Rispondi
Re: Il trend del momento dice: ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 25/11/2013 ore 19:08:2
;-)
Rispondi
KEMPER Profiler Amp o AXE-FX Ultra II...e ho detto tutto
di Storx [user #19716]
commento del 29/10/2013 ore 19:20:55
Dopo aver scoperto che TRIVIUM, MEGADETH, M. SFOGLI, SHADOW GALLERY, A. BENVENUTI e tantissima altra bella gente con ste robe tecnologiche di ultima generazione ci ha fatto intere session e concerti dal vivo (con risultati davvero eclatanti, tant'è che non riuscivo a capire dove avessero nascosto gli ampli "veri"), posso dire che imho non ci sono più tantissime argomentazioni.
Per come la vedo io i tempi sono cambiati e forse l'epoca dell'ernia/tenditi per il troppo peso trasportato è probabilmente sempre più destinata a eclissarsi.
E' pur vero che per il live/occasione "della mia vita" non riesco ad immaginarmi senza il mio stack "del cuore": testatone valvolare preferito a palla, un paio di pedalini, ed un bel muretto di 4x12 + 2x12 dietro che mi "schicchera i lobi"... però per tutti gli altri live le soluzioni digitali più "moderne" le vedo come una bella e validissima alternativa.
Senza dimenticare che gingillini come Palmer "The Junction" o il più futuristico (ed esoso) Two Notes Engineering Torped CAB già da qualche annetto ci consentono "nuove" soluzioni di compromesso ancor più eccezionali, ad esempio tali da mandarci direttamente nel mix con i nostri suoni preferiti (e quindi con la "pasta sonora" che meglio desideriamo, se consideriamo la possibilità di utilizzo di pre valvolari o simili e di tutti i pedalini che desideriamo)!
Da quello che vedo in giro, mi convinco sempre più che a breve basterà un aggeggio delle dimensioni di una scatola di mentine (a proposito, vi ricordate le Tabù?) ed un iPad di ultima generazione per avere in qualsiasi istante qualsiasi suono di qualsiasi chitarrista...Secondo me, nel breve periodo ne vedremo delle belle! ;-)

Ovviamente tutto è filtrato dalla mia esperienza, dal mio genere e gusti e da tutto il "vissuto musicale" (fatto di concerti, clinic, masterclass, etc.) di questi ultimi anni.
Rispondi
Re: KEMPER Profiler Amp o AXE-FX Ultra II...e ho detto tutto
di THE_Luke [user #31235]
commento del 05/11/2013 ore 09:38:04
interessante il Palmed PDI-9.
ma scusa, se nell'IN collego un similPOD, nel THRU posso collegarci anche una cassa? ovvero... mi fa anche da power amp?
Rispondi
Concordo in tutto e per ...
di Tubes [user #15838]
commento del 29/10/2013 ore 20:49:2
Concordo in tutto e per tutto . Dal vivo con roba pratica e funzionale,anche digitale perché no ( eccetto la chitarra che deve essere sempre all'altezza della situazione ) mentre in studio vai di pedali boutique e ampli blasonati .
Rispondi
Suoni in scatola per musica ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 29/10/2013 ore 20:54:15
Suoni in scatola per musica in scatola. Andateglielo a spiegare a Vaughan il senso di questo articolo, se avete una medium sotto mano...
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 31/10/2013 ore 00:33:2
E che ne sai cosa userebbe SRV,se fosse ancora tra noi? :-)
"In scatola" troppo spesso ci stanno i cervelli.....
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 31/10/2013 ore 07:45:13
Beh, sicuramente qualcosa di estremamente digitale, tanto botta e dinamica non gli sono mai interessati... Purtroppo per certe cose o si usa roba pesante e rumorosa o tantovale metterci le orecchie in scatola. Poi le seghe mentali rimangono tali, un manico suona con 1000 euro di strumentazione e fa i buchi nei muri, ma il paragone "frigo di Lukater vs Pod" no dai per favore. E il frigo di Lukater non lo vorrei nemmeno di regalo.
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 31/10/2013 ore 09:24:43
"E il frigo di Lukater non lo vorrei nemmeno di regalo."

Neppure io,credimi ma qui in realtà si parla dell'eterno scontro tra le forze del bene e quelle del male.... :-)
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 01/11/2013 ore 11:50:50
Si ma i dualismi ci sono da quando esiste il mondo, a me sai, mi frega il giusto, dico solo che il peso, per la mia personale esperienza va quasi di pari passo con la qualità sonora. Queste macchie digitali a mio avviso calano la qualità drammaticamente quando si cerca quel crunchone che ti fa muovere le budella, che in base al peso delle mani passa dal clean al distorto. Inoltre le caratteristiche timbriche di uno strumento le ho sempre sentite "omogeneizzate". Ecco, quando gli sento fare quello vendo tutto e prendo la macchina digitale piu piccola e leggera che esiste.
Poi sento dire, anche da gente verso la quale nutro la piu sentita stima, che roba come Kemper ed Axe fx sono realmente vicini a quello che simulano, vorrei fare ben volentieri una prova comparativa, perchè se devo rinunciare a qualcosina a livello assoluto ma avere tutto quello che offrono, beh, allora accetto e abbraccio a piene mani l'era digitale "2.0"!!
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 01/11/2013 ore 14:14:46
Ti posso dire questo,io ho una bella testata valvolare di Gwyneth,eccezionale,molto "Fenderiana" sicuramente anni luce meglio dei reissue attuali,ed ho pure un Dv Mark Multiamp.....e credimi,con il Multiamp ti puoi lasciare tranquillamente alle spalle tutto il resto ;-)
Just my two cents!
Rispondi
Re: Suoni in scatola per musica ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 01/11/2013 ore 14:19:36
bisogna anche fare i confronti in modo appropriato.. nel senso che il volume e' una brutta bestia, fa sembrare bello anche cio' che non lo e'. Quindi e' molto facile che, per esempio, un bel 100w su quattro coni da 12" dietro le spalle ci sembri piu' "ganzo" di un pod riascoltato da una spia magari pure un po' scarsa o da un piccolo impianto di amplificazione in una sala prove...

se, invece, i confronti li facciamo sulla base di come ascolta il pubblico dei concerti o dei dischi (ovvero da casse full range dopo che il suono e' passato da un microfono e da un mixer), si possono avere molte sorprese e sentire, si, suoni differenti, ma indistinguibili in termini di qualita'...
Rispondi
hai colto nel segno.... Non ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 29/10/2013 ore 21:32:09
hai colto nel segno....
Non serve secondo me una strumentazione da capogiro...
Gira e rigira quello che dici è molto vero e si può benissimo ottenere la stessa paga portandosi dietro una pedaliera digitale (zoom , line 6, boss, Vox) quella che ti pare tanto più o meno al giorno d'oggi sono tutte uguali e una chitarrina da 150 euro...
Secondo me se la mano e la testa valgono, valgono di più di millemilaeuro di strumentazione che ammettiamolo ci piace avere per mera gratificazione personale...
Alla gente che ci ascolta non interessa di certo che strumentazione usiamo basta che la musica esca e ci sia una bella amalgama di suono...quello che ricerchiamo lo cerchiamo per noi...la mania del suono che cosi è meglio....ma è meglio per noi :-)
Rispondi
Re: hai colto nel segno.... Non ...
di Claes [user #29011]
commento del 30/10/2013 ore 12:20:47
Sono pure io convinto del "chissefrega" del pubblico e del KISS... Keep It Simple Stupid! Portarsi appresso una mezza tonnellata di roba non serve. Viva pedali e preampli! Come giustamente scrive Marcomo, il suono è nelle mani e in testa.
Rispondi
....è vero tutto il contrario del vero....
di satrivai76 [user #37449]
commento del 29/10/2013 ore 22:50:38
apparteniamo ad una categoria di musicisti un pò particolare.....inseguiamo ogni percezione sensoriale come fosse dettata da chissà quale entità ultraterrena....il sentire questo o quel Guitar Hero, ci porta o,lo ha fatto in passato, ad una continua ricerca...sembra quasi non finire mai perchè la ricerca del proprio set sound è sempre molto ardua.E allora giù a sbirciare dai video quale rig usa Vai,quale Ampli Howe, quale è il segreto del delay di Petrucci e la lista sarebbe infinita...non credo alle chiacchiere che basta ampli e chitarra...il tocco poi per chi ce l'ha ben venga...la tecnica meglio ancora...ma il progresso sonoro è il compendio anche della tecnologia, altrimenti suoneremmo ancora la lira con l'alloro piantato in testa!!!!
Rispondi
Re: ....è vero tutto il contrario del vero....
di marcomo utente non più registrato
commento del 29/10/2013 ore 23:05:20
sono parzialmente d'accordo...
Il progresso tecnologico però è stato spaventoso...sai un tempo c'erano calcolatori grandi quanto una casa che sapevano fare solo le 4 operazioni poi le cose si sono evolute....
Idem per la musica...il fatto che si ottengano in certe condizioni con certa strumentazione certi risultati non implica che con quella strumentazione si ottengano gli stessi risultati in ogni situazione..
Credo che il punto focale dell'articolo fosse questo.. Potremmo ancora portarci dietro i calcolatori di un tempo per fare le 4 operazioni perchè le facevano bene e come le facevano in passato oggi non le fanno più (frase che sento in continuazione) ma magari si può ottenere quello e anche meglio con meno...il resto è mania :-)


Quello che mi incuriosisce e che se mettessimo (io in prima fila) il tempo l'impegno e i soldi che mettiamo per la ricerca del suono sulla ricerca della musica della tecnica e del tocco saremmo tutti molto più bravi a suonare che a cianciare :-D
Rispondi
mah... buon articolo, validi spunti, ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 30/10/2013 ore 06:28:47
mah... buon articolo, validi spunti, ma non condivisibile al 100%. Certo portarsi testata e 4x12 e' inutile... ma l'alternativa non e' tra full stack con due rack di effetti e un mini pod diretto nel mixer, c'e' pieno di sfumature tra questi estremi ;)

Alla fine della giornata, ad ognuno il suo, se vuoi il digitale, vai di digitale. Io continuo a preferire un bell'ampli e cassa con pedali. Non ci vuole tanto, e il suono per me e' sempre meglio. Si, ho provato diavolerie tecnologiche, sia mie che di altri chitarristi che mi e' capitato di sostituire, e il suono non mi piace.

Una bella testata Mesa (Mark V o TA30) con una cassa 1x12 e una pedaliera onesta vanno benissimo per me. Trasportabile, ingombro limitato, bel suono. Che poi il mio volume non lo decido io, lo decide il batterista, e gli altri si regolano sul palco in base a lui.
Rispondi
Per come la vedo io ...
di angeletto [user #21395]
commento del 30/10/2013 ore 08:15:45
Per come la vedo io un ampli da 20 W (massimo 30 possibilmente splittabile a potenze inferiori) basta e avanza, poi se serve avere suoni particolari allora la pedaliera ma che non sia più grande di 50x50 cm circa. Poi ho sentito gente suonare con una pedaliera elettronica multieffetto e avere un ottimo suono, senza dover spendere milioni in pedali famosi, ognuno può scegliere la migliore soluzione per se'.
Per quanto riguarda la continua ricerca del suono "bello" mi viene in mente una frase del "Il vecchio e il mare" di Hemingway: "Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai". Bisognerebbe tenerla a mente.
Ciao
Angelo
Rispondi
Re: Per come la vedo io ...
di Adimant [user #12733]
commento del 31/10/2013 ore 11:34:59
Gran bella citazione. Da sola vale lo sforzo di leggere il thread. :)
Rispondi
e il fonico?
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/10/2013 ore 09:15:29
partirei da una considerazione generale: il fonico è il primo che fa la differenza. Se sul palco hai un suono meraviglioso ma poi l'uomo del mixer impasta tutto o te lo sovrasta di basso e voce (le due frequenze "antagoniste" della chitarra) sei fritto. Nell'ultimo anno, complice qualche euro in più di quand'ero studente, ho sperimentato molto tra digitale, analogico, valvole, transistor e sistemi ibridi, però registrazioni alla mano, il suono migliore l'ho avuto ad un concerto dove ho potuto montare solo distorsore e delay su un palco tutto pre-confezionato: era un contest quindi 5 minuti di cambio palco e via con quello che passa il convento. Ebbene, complici un buon ampli (ma niente di mostruoso) e, soprattutto, un buon lavoro dei fonici mi sentivo bene sul palco e mi si sentiva bene in platea. Memore di quest'esperienza ho snellito il mio arsenale accoppiando il mio fidato Mi audio crunch box ad uno zoom ms-50 (60 euro usato) e attacco il tutto ad un fender 212 (suono fender ma un po' più grezzo) o a quel che c'è. Con un viaggio solo dall'auto al palco ed in due mosse sono pronto e non mi esce l'ernia e, sinceramente, ho un suono che mi soddisfa.
Infine dirò una banalità, ma quanto esprimiamo dal vivo dev'essere frutto di preparazione in studio, con la band e non di gestione casalinga. Spesso mi è capitato di suonare con chitarristi che, suonando da soli, avevano un suono meraviglioso: gonfio, pesante e netto, peccato che appena iniziava a suonare il gruppo la chitarra scomparisse. Quindi a mio parere ognuno usi quel che gli pare, basta usare bene le risorse.
P.S. sono in assoluto disaccordo con chi ha indicato che sia sufficiente una chitarrina da 150 €: in realtà la chitarra è l'unico elemento che deve avere un minimo di senso. Hai voglia ad elaborare suoni per una chitarra coi pick up di cartone o che ogni 3x2 è scordata. Non che si debbano avere ferri da mille mila euro; oggi con 5/700 euro puoi portare a casa una signora ascia (per un dilettante come me).
ciao
Rispondi
La mia pedaliera è una ...
di gigius [user #32013]
commento del 30/10/2013 ore 09:54:21
La mia pedaliera è una bara, tutti mi chiedono se davvero mi serve tutta quella roba in una serata sola... Alla fine no, ma capita che sul momento ci siano degli aggiustamenti da fare e avere versatilità serve a cavarsela da ogni situazione. Ok lo zoommino digitale di turno, ma poter contare su un po' di pedanza varia a me fa piacere...
Rispondi
mah
di MannishBoy [user #15101]
commento del 30/10/2013 ore 09:55:43
Proprio in queste occasioni in cui il palco è sempre tutto da inventare con pochi/pochissimi mezzi ho trovato la felicità di orecchie e schiena con due piccoli combo in stereo e qualche pedale pre imbustato in borsa morbida e comoda. Tutto su un bel carrellino con ruote e passa la paura.
I due combo (Super champ xd) sono leggeri e stracomodi. Senza contare che suonano bene, mi garantiscono un buon ascolto sul palco e lo garantiscono in mancanza di spie agli altri del gruppo (orientandoli a dovere). Inoltre se proprio mi dicesse sfiga che se ne rompe uno ho sempre l'altro. Posso non microfonarli, microfonarli, o usare il line out anche solo per aggiungere un po' di spazio al mio suono.
Per la mia esperienza proprio in posti con impianti minimal (per fargli un complimento) il digitale (insomma la scatoletta che fa tutto) può dare problemi di ascolto sul palco (raramente i suoni che escono dalle spie in palchi non eccelsi hanno lo stesso suono che percepisco dai mie ampli, e se mi sento male suono peggio). Parliamoci chiaramente, se si suona in pubs, baretti e localini il fonico ci sarà una volta su dieci. Preferisco sempre avere i miei ampli dietro alle chiappe e gestire tutto in un paio di metri quadrati.

Alla fine ovviamente ognuno trova la sua soluzione in base alle proprie esigenze sonore e logistiche.
Rispondi
Praticità sì, ma buon suono sempre!
di Criss79 [user #38354]
commento del 30/10/2013 ore 10:12:08
Concordo sull'articolo, ma all'80%.
Suonare è il mio divertimento e il suono bello che esce dai miei coni, in prima battuta, deve soddisfare sempre prima me e poi gli altri.
E' chiaro che portarsi chili di strumentazione non serve sempre, ma anche il minimo essenziale deve rappresentare in ogni occasione, almeno per me, il suono che voglio.

E poi come si dice... è il manico che conta! ;-)
Rispondi
Eggià!
di magheggio [user #10968]
commento del 30/10/2013 ore 10:27:46
Eggià... ricordarsi il famoso detto "il troppo storpia!"

Diamo che bisogna sempre tenere a mente il buonsenso: se la situazione è adatta sfoderate pure l'arsenale, altrimenti andate leggeri.
Rispondi
Dico solo una cosa.... ...
di kee85 [user #20148]
commento del 30/10/2013 ore 10:38:07
Dico solo una cosa....

hughes&kettner grandmeister 36
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geniale...
di drfella [user #33044]
commento del 30/10/2013 ore 10:46:04
E i nostri compagni di band sorriderci grati, anche loro a occhi lucidi. E invece, quello che ci sentiamo dire, è: "Abbassa."
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Re: geniale...
di Claes [user #29011]
commento del 30/10/2013 ore 13:06:22
Abbassa o abbassatevi dipende dapprima dal livello di volume del batterista - deve essere bravo, dinamico. In locali piccolissimi deve magari usare spazzole! Prova suono: parte il batterista, entra il bassista che regola il volume del suo ampli basandosi sul batterista. Poi tastiera, chitarra ritmica e infine la VOCE (è la cosa più importante nel mix). A questo punto vi è da integrare strumenti solistici tipo chitarra. Se vi capitasse di essere colpevoli a livello audio tale da generare l'ordine perentorio "abbassati" vi è un problema vostro.

Fonici... ah... l'eterno problema - ancor peggio se non ve ne è uno! Spero che nessun fonico mi legga. Penso che la maggior parte dei fonici sia gente che avrebbe voluto suonare, e... non avevano neppure muscoli da roadie. Dovete in ogni caso avere un mix perfetto già sul palco.
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Re: geniale...
di drfella [user #33044]
commento del 30/10/2013 ore 14:42:52
ma si, il commento era riferito più al fatto che a dispetto di tutta la fatica che facciamo noi
chitarristi a comporre un setup maniacale pur di raggiungere il fantomatico sound che abbiamo in testa, al resto della band e del mondo non gliene può fregare di meno: gli interessa più il volume d'uscita del nostro ampli!!
nella specie a me dicono più spesso alza sta XXXX di chitarra!!!
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Scusate ma le affermazioni di ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 30/10/2013 ore 14:43:32
Scusate ma le affermazioni di questo articolo sono davvero qualunquiste, comprendo che riuassumere tutti i dettagli legati alla scelta di un buon rig non possano essere riuassunti in un articolo ma così si confondono solo le idee a quella parte di persone meno esperte che leggono Accordo.
Nella fattispecie la frase "Soluzioni più snelle e digitali facilitano la vita e aiutano risparmiare: tempo, soldi e gastriti" mi trova in totale disaccordo, ci sono troppe incognite da tenere in considerazione e non si può ridurre tutto ad una frase così IMHO
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Siamo tutti schiavi del mercato..
di MrGi [user #33656]
commento del 30/10/2013 ore 15:42:47
questo post potrebbe durare all'infinito, non c 'è soluzione unica, ognuno di noi cerca un suono differente, il suono cambia in funzione di dove si suona e sicuramente se uno non sa suonare di certo il rig non aiuta minimamente.
In ogni caso stringendo un pò il campo di azione e limitandosi a quelli tra noi che cercano un suono personale e non un'emulazione del suono di qualcun'altro, anche qui purtroppo le leggi le fa il mercato.

Anni fa esistevano i rack, versatili, dinamici, ma ingombranti perchè il MIDI era alle prime armi, i multi effetto digitali erano poco validi, scaldavano, e varie altre motivazioni

poi sono usciti prodotti da 1 unità rack valvolari ed analogici di grande qualità (Mes Boogie o Brunetti per dirne un paio) ed oggi esistono multi effetto digitali da 1 unità rack più che validi.

Quindi oggi si può (io l'ho fatto) mettere in una valigetta da 3 unità rack una catena Pre -- DSP -- Finale, tutto valvolare o un mix valvole/transistor, tutto pilotabile via MIDI da un controller a pedale di dimensioni più che contenute.

Il risultato è una valigetta non più ingombrante di una testata, che dovete solo attaccare a una qualsiasi cassa e da cui escono suoni già perfettamente bilanciati. Il sound check? regolare il volume. punto.

Se avete lavorato bene a casa, ascoltandovi microfonati e spendendo un pò di tempo nel bilanciamento dei volumi e della EQ dei vari preset, vi assicuro che il tempo di set-up e sound check è ridotto all'osso: cavo alla cassa, cavo al controller, attacchi la chitarra e accendi. finito.

Qual'è il rovescio della medaglia? I produttori hanno smesso di fare le unità a rack, lo sviluppo è concentrato sulle testate e sui pedali, più velocemente consumabili, molto meno versatili, che stufano prima e che vengono pubblicizzati grazie a contratti di endorsment più o meno veri. Oppure trovi molti prodotti all-in one (POD e simili) che, c'è poco da fare..sono FINTI..il mondo vero è analogico, ricordiamocelo.

La soluzione quindi non c'è..le leggi le fa il mercato e noi possiamo solo cercare di mantenere la nostra identità e non farci omologare.


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Re: Siamo tutti schiavi del mercato..
di coldshot [user #15902]
commento del 30/10/2013 ore 16:12:37
--------------.il mondo vero è analogico, ricordiamocelo.-------------
mah, non è sempre cosi, o almeno non lo è per tutti gli effetti, prendi un reverbero o delay digitale dell'eventide o della strymon la simulazione spring reverb o analog delay e poi prendi un reverbero o delay a pedalino analogico e poi mi dici quanta differenza c'è, stesso discorso per le modulazioni, ovviamente andrebbe fatto un blind test, diverso è il discorso per gli effetti di dinamica ma anche li i passi avanti fatti dal digitale sono immensi.
Rispondi
Il digitale ė...
di miloslash16 [user #38951]
commento del 30/10/2013 ore 22:07:3

Il digitale per me è pura comodità...chiaramente se sei in situazioni live che te lo permettono allora vado di Fender bluse deluxe riessue 40w un cono da 12 e via di pedali come
time factor, blackstar ht dist, e line6 m5 tutto collegato ad una midione che comanda via midi time factor e m5,niente saltelli tutto nei preset via...ma se sono in locali dove a mala pena riesco ad entrarci io ( è mi è già successo) tutto ipla mia strumentazione va davvero a ridursi e quindi viene anche comodo un aggeggio come il POD chiaramente i suoni non saranno fedelissimi ma è pur sempre un buon compromesso...
Rispondi
Re: Il digitale ė...
di coldshot [user #15902]
commento del 30/10/2013 ore 22:32:54
giusto, comunque rientra nel mondo del digitale anche l' eventide e l'm5, questo per dire che il digitale è diventato parte del set up della maggior parte dei musicisti, professionisti e non, per la comodità e nel caso del time factor ma anche dell'm5 in dei casi per la qualità.
Rispondi
Re: Il digitale ė...
di miloslash16 [user #38951]
commento del 30/10/2013 ore 22:48:01
Già ...ormai parecchi effetti digitali simulano al meglio i migliori pedali analogici...poi basti pensare che ora esistono macchine come fractal e kempler che sono il top della categoria...
Rispondi
Re: Il digitale ė...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 31/10/2013 ore 00:34:44
Non ci sono solo quelle ,-)
Rispondi
concordo con non mi ricordo chi..
di fender64 [user #14522]
commento del 05/11/2013 ore 14:48:1
io posseggo due pianeti di setup...uno stratosferico con pedaliera midi e tremila effetti e un altro..pedalierina scrausissima e ampli cagatone..beh..cari miei..mi sono reso conto che il "manico" poi alla fine regna sovrano!! quando hai energia e allenamento tiri fuori i suoni anche da un frullatore!!
Rispondi
ultimamente va di moda esibire l'analogico ma...
di Fabione72 [user #28527]
commento del 07/11/2013 ore 11:30:57
...attenzione a quello che "pensiamo" di vedere.

In realtà l'elettronica in send/return c'è nella quasi totalità dei casi, è semplicemente nascosta al pubblico.

Dietro una struttura mobile dietro la batteria, dietro a una simil-colonna, e in molti casi addirittura fuori dal palco, dietro le quinte.

Non vedremo neppure la classica pedaliera MIDI, si solito c'è il roady di turno a pilotarla...

Ho visto recentemente delle interviste/servizi sulle pedal boards di diversi player, da G. Castellano a Kirk Hammet.

Alla fine è SEMPRE venuta fuori la stessa cosa (elettronica celata) :D
Addirittura in quella di Hammet intervistavano il suo roady, che si occupava anche del settaggio dei presets.

Purtroppo c'è poco da fare, un delay/reverb prima del preamp da risultati forse troppo presenti e un po impastati (per alcuni generi va benissimo, per carità, però di norma non è la soluzione ottimale se hai bisogno di una certa flessibilità).
Gestire la cavetteria di stompboxes che vanno prima dell'amp e poi anche in send/return (sempre che l'impedenza lo permetta), finisce per generare confusione. :P

Personalmente ho trovato la quadra con un singolo multieffetto di buona qualità nel loop per modulazioni e deley/reverb (gmajor 2) e Wah, overdrive/dist e compressore prima dell'ampli.

Insomma, un mix tra le due soluzioni... 50/50, da buon italiano :D

Ciaooooo

Rispondi
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