di redazione [user #116] - pubblicato il 02 novembre 2013 ore 14:30
Sogno segreto di ogni chitarrista dell’epoca beat, le forme assurde delle chitarre Vox tornano nel 2013 con la Mark III e la Mark V, aggiornate dal punto di vista tecnico ma fedeli al dettaglio per shape e mojo.
Sogno segreto di ogni chitarrista dell’epoca beat, le forme assurde delle chitarre Vox tornano nel 2013 con la Mark III e la Mark V, aggiornate dal punto di vista tecnico ma fedeli al dettaglio per shape e mojo.
Durante gli anni '60, Vox ha vissuto un vero e proprio boom di notorietà grazie al movimento beat che proprio nelle sue chitarre e nei suoi amplificatori ha trovato uno dei propri più grandi simboli. Così come le Eko in Italia, gli strumenti Vox dalle forme più disparate venivano scelte dalle giovani band come proprio segno distintivo. Le forme voluttuose delle cugine made in USA non interessavano più i nuovi musicisti, che preferivano body astratti, dai contorni semplici e lontani anni luce da quella che sarebbe potuta essere la forma tradizionale di una chitarra, così come la si intendeva all'epoca. Con le sue chitarre della serie Mark, Vox ha forse toccato l'apice di questo concetto, proponendo dei body minimalisti e moderni capaci di far girare la testa a molti complessi dell'epoca. Mezzo secolo più tardi, le Mark ritornano in produzione in due versioni rivedute e corrette della Mark III e della Mark V: il pentagono e la goccia di casa Vox.
In passato, Vox aveva già riproposto le sue atipiche solid body in diverse edizioni limitate e reissue da collezione, ma questa è la prima volta che le Mark tornano in catalogo in grande quantità e con l'idea di rimanerci.
Le nuove Mark sono provviste di tre pickup single coil, selettore a cinque posizioni, controlli per volumi e toni e di un ponte vibrato per adattarsi alle necessità dei chitarristi moderni. I battipenna, in plastica bianca a tre strati, coprono buona parte del body facendo attenzione a lasciare a vista la parte bassa della Mark V, disponibile anche in versione sunburst. Entrambe le chitarre hanno corpi in tiglio, manici avvitati in acero con tastiere in palissandro a 22 fret.
Disponibili a breve con prezzi a portata di studente, le due Mark si impongono l'obiettivo di riportare il timbro squillante e secco delle loro controparti anni '60 con una serie di migliorie tecniche e in fatto di suonabilità. I pickup sono a basso output per risultare sempre cristallini e definiti, salvo ingrossarsi e sporcarsi per bene con un buon overdrive o, magari, un fuzz vintage style.
Nel 2012 Vox aveva già presentato la Apache, che delle due Mark imita la forma con hardware e pickup diversi e con l'aggiunta di effetti, drum machine e speaker integrati.