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Gibson 175 o non Gibson 175? Ecco il dilemma.

di Giovanni Ghiazza [user #31] - pubblicato il 19 gennaio 2014 ore 14:41:31.
Oggi mi è venuto su questo dubbio: ho sempre considerato, anche in base a qualche esemplare provato, la straconosciuta ed utilizzata Gibson 175 un "chiodo". Ma so anche che è uno strumento imbracciato con soddisfazione da molti, e, quindi, credo di appartenere ad una minoranza di detrattori. So anche, e ci sono articoli qui su Accordo, che dicono che dalla "sorella maggiore" L-4 normalmente "le prende". Ora chiedo ai 175isti all'ascolto: ma le 175 sono tutte uguali? Ci sono forse delle annate particolarmente buone? Il tutto lo chiedo per evitare di imbarcarmi in un inutile pellegrinaggio di prova a destra e a manca.

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Decisamente le 175 non sono ...
di E! [user #6395]
commento del 19/01/2014 ore 14:53:47
Decisamente le 175 non sono tutte uguali. Io ne ho provate 3 e ho avuto sensazioni differenti (la prima andava in feedback facilmente, la seconda era una bomba).
Non conosco le annate, credo sia il caso di effettuare il tuo pellegrinaggio e provarle di persona.

Io me la sto facendo costruire dal mio liutaio, personalizzata in tutto.
Rispondi
Secono me "le prende" dalla ...
di giambu [user #4070]
commento del 19/01/2014 ore 15:25:09
Secono me "le prende" dalla L4 perchè quest'ultima, avendo fasce e fondo in solid body e non laminato suona più "di legno" dell'altra che ha invece un sound lievemente impastato.
E questo malgrado grandi chitarristi come Joe Pass l'abbiano preferita.
Ma questi sono gusti, e per fortuna sono ancora ammessi!
Rispondi
fra tutte ..
di antheus [user #9492]
commento del 19/01/2014 ore 15:40:02
La ES 175 è la (finta) Archtop di casa Gibson che non consiglierei a nessuno di comprare (forma arcuata ottenuta per stampaggio a compressione e non per scavo del top). Per certi versi è nata per NON suonare (con i limiti di una voluta provocazione). Il suo top in acero laminato non è fatto per vibrare ma al contrario per limitare al massimo il feedback che affligge tutte le archtop con il top (e magari fasce e fondo) in massello e probabilmente preferita da grandi chitarristi per esigenze di live più che per il suono che poi si presta a essere personalizzato più dall'amplificazione ed effetti che dalla sua vera voce. Questo è uno dei principali motivi per cui passando ad una L4 (io continuo a pensare che che la vera L4 era quella con il fondo in acero laminato e non l'attuale Mahogany) si ha l'impressione di passare ad una vera chitarra. C'è molta più differenza fra ES175 e L4 di quanto non ce ne sia fra questa e la L5.
Il prezzo di vendita della 175 non ne giustifica a mio avviso l'esistenza. In tutti i modi praticamente non te la sto consigliando.
E' uno strumento più elettrico che non nato per fare jazz... e se proprio vuoi del laminato per limitare il feedback allora guarda altrove: Sadowsky Jim Hall , per esempio , che non è paragonabile per qualità, costruzione e suono.
Io ne ho avute due (una la mantengo in collezione proprio per collezione). La prima che vendetti suonava benino con un Fender Twin, amplificatore che dovetti abbandonare con la L5, ma nulla di che... la seconda me la tengo perché è in colore natural e come bionda fa la sua figura. Ma a parte che guardarla, mi astengo dal suonarla, perché fra le altre è come suonare una scopa. Capisco che aizzerò un casino di critiche su questa mia affermazione, ma chi mi legge sappia che sto parlando possedendo e confrontando, non per sentito dire...
Rispondi
Re: fra tutte ..
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 19/01/2014 ore 17:32:0
Dici: "e se proprio vuoi del laminato per limitare il feedback allora guarda altrove: Sadowsky Jim Hall , per esempio". Che è la copia che si fece fare della sua D'Aquisto hollow electric. E qui mi fermo, perché già sai... Altro pianeta, ambedue, rispetto a 175. Una timbrica comunque un po' particolare, "non gibson" direi.
Rispondi
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Re: fra tutte ..
di antheus [user #9492]
commento del 19/01/2014 ore 20:56:09
Io considero la 175 la Gibson con minor personalità fra tutte le Gibson. Se tu cerchi quel suono "gibson" (scusa tutte le ripetizioni) non lo trovi in lei. Probabilmente una 335 ha più identità. Ha un suono che io trovo privo di armoniche, quasi sottile, molto nasale in alcuni casi. La Sadowsky a parte una imparagonabile finitura e una delle tastiere più perfette che abbia mai provato ha anche, nonostante un solo pickup, una magior quantità di timbri. Se per esempio abbassi il volume (della chitarra, non dell'ampli) sembra nata per un jazz acustico, se lo aumenti va sull'elettrico con timbri che se scurisci un po' di portano proprio a Jim Hall. Per restare in ambito Gibson la L4 è un altro mondo. Per un bel po', passato alla L5, addirittura ne rimpiangevo il suono... cosa che non mi è mai successa con la 175. Ho qualche amico che mi parla bene della chitarra in oggetto... ma dei primi anni 70 per le meno datate... e a quel punto il prezzo è quasi improponibile. Io comunque, pur avendola, la tengo ben conservata nella sua custodia giusto perché è un pezzo di storia, di certo non per suonarla e non la consiglierei ad un amico, nonostante il valore commerciale.
Rispondi
Re: fra tutte ..
di accademico [user #19611]
commento del 20/01/2014 ore 11:11:5
Scusa Antheus approfitto della tua vasta esperienza, io non ho mai provato una L4 (ho da molti anni la 175), potresti descrivermi il suono non amplificato? Sono molto affezionato alle dimensioni e alla forma della 175, però ovviamente il suono acustico non c'è. Quanto suona forte una L4 con corde lisce da spenta? il volume è godibile? paragonabile a quello di un una buona archtop 17" tipo L5 o repliche di liuteria simili? Lo chiedo perché ho visto che il prezzo sull'usato dell'L4 è accessibile e forse scambiandola con la 175 (più l'equivalente in euro di una archtop cinese tipo Eastman ) potrei avere uno strumento che suona alla grande in contesto elettrico e molto godibile da suonare acustico in casa. Cosa ne pensi di quelle in mogano sono più ingolfate?
Rispondi
Re: fra tutte ..
di antheus [user #9492]
commento del 20/01/2014 ore 12:05:24
ti ringrazio per la sovrastimata "vasta esperienza" :-).... che in effetti è solo frutto di una passione specifica per le Gibson e l'averle in qualche modo possedute o anche solo provate tutte (almeno fino alla Super 400).
Vengo, ovviamente è soltanto il mio modesto parere, alle tue domande. La L4 è di fatto una ES175 con un paio di sostanziali differenze strutturali e qualcuna estetica. le strutturali sono quelle ovviamente più importanti: top in abete massello e (importante almeno per me) tastiera in ebano. Fra le piccole differenze, che comunque io giudico molto positivamente, ponte in ebano, attaccacorde in stile L5 (con il diamante in legno) e il posizionamento del pickup al manico leggermente più accostato allo stesso (capta più fondamentali che armoniche in questo modo).
Veniamo al suono da spenta e poi da collegata all'ampli.
Premessa: Anche io feci l'errore (che mi sono portato fino alla L5) di considerare le corde flat wound (lisce) come "le corde da jazz". Fu proprio la Gibson a farmi notare (dopo un colloquio telefonico in cui manifestavo alcune perplessità sulla mia L5) che in effetti le corde consigliate erano quelle round wound (le zigrinate per intenderci) peraltro segnate con lo stesso nome "L5" (SEG ml900 se non ricordo male). Dopo averle provate mi si aprì un mondo, sia da spenta che da amplificata, e da allora non ho mai più montato corde lisce su una mia qualsiasi archtop. Per la cronaca le L5 costano anche poco (io le prendo normalmente all'estero, ma sempre in Europa),intorno ai 7 euro, e mi ci delizio come mai le lisce mi hanno fatto fare (quando non le trovo mi rivolgo alla Thomastik pur con minore soddisfazione). Perché questa precisazione? perché acusticamente la corda liscia già non suona di suo...tende a smorzare di molto il suono e lo scurisce pure, cosa che poi si ripercuote anche in amplificazione. Comparando adesso la 175, la L4 e anche una L5 a parità di corde noteremo che la 175 semplicemente non si sente, la L4 già comincia ad avere un apprezzabile suono acustico, la L5 un po' di più senza ovviamente aspettarsi di avere in mano una bella martin... Il segreto sta proprio nel top. L'acero per i fatti suoi è un legno piuttosto duro e viene usato per le sue capacità riflettenti come fondo mai come top in una chitarra acustica/classica. Il motivo è semplice: essendo duro non vibra. In più nella 175 è pure laminato (il che significa a parità di spessore maggior durezza) e quindi di fatto manca la parte vibrante che produca il suono. Ciò consente alla 175 una minore esposizione al feedback e quindi magari di esagerare un po' col volume (cosa che con una L5 non puoi fare) ma in quanto a dinamiche del suono..... non ci si può aspettare niente di che. La L4 ha un bellissimo top in abete: legno pregiato in liuteria (insieme al cedro) che fa parte dei legni risonanti... e la differenza l'avverti subito sia da spenta che da amplificata... non una differenza per orecchie esercitate, ma proprio una differenza percepibile da chiunque non abbia problemi di sordità. Maggiori armoniche, maggior dinamica, un suono che in qualche modo poi dipenderà dalle tue dita e non soltanto dall'amplificatore. Il fondo.... in acero era perfetto, grazie alle doti riflettenti di questo legno (usato poi in tutte le top di gamma di qualunque brand), in mogano secondo me no.. La Gibson che non è nuova a cose strane ogni tanto ha tolto di circolazione la L4 con fondo in acero laminato preferendole il fondo in mogano massello (forse perché in marketing la parola "massello" ha più valore). Paradossalmente proprio nel fondo il massello non è che abbia una grande rilevanza (deve riflettere non vibrare) con il risultato di avere creato un modello piuttosto scuro nel suonare. Chiunque abbia avuto a che fare con una vecchia L4 (la mia avrà una decina d'anni) e una nuova non ha dubbi nel preferire la vecchia... ma al limite ci può stare anche un gusto diverso...
Mi permetto di finire con un'osservazione: qualcnque parte della chitarra dall'attaccorde alla meccanica contribuisce alla costruzione del suono.... il Pickup nonfa che prendere il risultato e mandarlo all'amplificatore. Non a caso pur montando i Classic 57 dalla ES175 alla Super400 le chitarre non suonano allo stesso modo. Il trucco deve risiedere altrove.... (top, fondo, ponte, manico e tastiera ovviamente compresi).
Scusa se sono andato un po' lungo

P.s. ovviamente tutto ciò che ho detto è soltanto una mia opinione, mica un estratto dal Vangelo... ci sarà chi a buon diritto la penserà diversamente
Rispondi
Re: fra tutte ..
di accademico [user #19611]
commento del 21/01/2014 ore 09:03:1
grazie per le delucidazioni, per quanto riguarda la L4 credo che ne proverò una prossimamente, ma non prima di aver rimesso le corde ruvide, saranno più di vent'anni che non le metto e sono un fan delle lisce per il feeling e la maggior facilità, oltre all'assenza di rumorini ecc., ma una prova vale la pena farla.
Quanto al mogano, azzardo a dire che potrebbe essere così anche per la 175, anche se non ho mai verificato se il mogano sia anche nello strato interno del laminato (dovrebbe essere così secondo Ingram).
ciao
Rispondi
Re: fra tutte ..
di antheus [user #9492]
commento del 21/01/2014 ore 09:52:10
Se le trovi ti consiglio davvero di provare le Gibson L5 (io monto la scalatura 011-052 la 12 è troppo grossa e devo dire non mi piace molto). In alternativa potresti provare le Thomastik che però trovo un po' troppo sbilanciate (le prime tre in effetti hanno una scala troppo ravvicinata tan'tè che quando mi capita almeno la terza la compra singola un paio di punti più spessa)
Per quanto riguarda il mogano.... se è massello lo è dentro e fuori (non si fa un doppio strato laminati dentro massello fuori (considerati anche gli esigui spessori). Diciamo che peraltro il mogano è generalmente meno costoso dell'acero ed essendo meno "estetico" non richiede la selettività di quest'ultimo. In realtà noi pensiamo che ci siano chissà quali costi immani su una tavola di legno... in realtà il costo è più nella scelta e nella reperibilità di tavole il più possibile perfette nell'estetica finale.(specie poi per quanto costa il prodotto finito ad una casa come Gibson che di "hand made" non fa praticamente nulla ché nella migliore delle ipotesi quando non stampa direttamente a caldo la forma arcuata si avvale di macchine a controllo numerico per scavare fondi e top).

Avete mai visto quanta differenza di prezzo c'è fra una Nera e una natural? Il fatto è che la vernice copre nodi, imperfezioni e simmetria.... che nel natural non ci si può permettere. Tagliando una tavola di acero marezzato bisogna essere fortunati nella bellezza della fiammatura e nella simmetria della stessa (cosa che non capita spesso pur tagliando a libro...) e se le "fiamme non coincidono o c'è qualche nodo... la bella natural finisce sotto un bellissimo strato di vernice....
Rispondi
Re: fra tutte ..
di paserot [user #21075]
commento del 21/01/2014 ore 20:21:16
....e il posizionamento del pickup al manico leggermente più scostato dallo stesso (capta più fondamentali e armoniche in questo modo). ....
non è il contrario? lontano 175 e vicino al manico L4?
Rispondi
Re: fra tutte ..
di antheus [user #9492]
commento del 21/01/2014 ore 21:00:48
ASSOLUTAMENTE Sì... sarebbe stato corretto "accostato allo stesso" ma ho il vizio di scrivere di fretta e non rileggermi specie quando la tiro troppo lunga. una cosa me la sono corretta (quella della Citation), . Peraltro anche il concetto successivo è da correggere in "(capta più fondamentali CHE armoniche in questo modo)" (voglio dire che in qualche modo il suono è più "grosso" e caldo)

p.s. non ci crederai ho soltanto ora scoperto che è possibile correggere un proprio scritto quando ho visto "modificato" nel tuo!!!! vado a sistemare un po' anche di ortografia qua e la
Rispondi
E' tutto molto soggettivo.....
di FBASS [user #22255]
commento del 19/01/2014 ore 18:47:27
Nel senso che ogni chitarrista ha i suoi gusti, io ho da sempre cercato una Gibson da Jazz identificandola nella L 5 ma dai costi proibitivi per le mie tasche, anche usata non la trovi a meno di € 6000 e sto parlando non del vintage, pertanto mi ero indirizzato proprio verso la ES 175 in laminato che mi fu proposta a meno della metà. Tra parentesi ho due Gibson di cui vado contento, una Les Paul Special TV che io considero ottima e perchè sono convinto che la Les Paul sia nata con i P 90 e tale dovesse essere quella da possedere, mentre d'occasione comperai una ES 335 Studio Black del 1989, più per curiosità che per altro, ma mi ha fatto una riuscita ottima e l'ho usata in contesti sia Blues che Jazz, per quel poco che so fare, ma facendo un confronto con la ES 175 propostami, mi sono tenuto invece la ES 335 ed ho comperato poi una riuscitissima Ibanez AF85-VLS che, sebbene Made in China, suona come io volevo ed haun manico favoloso, anche buona come pickups ( io poi sono stato per il passato un po' disilluso verso tale Brand, specialmente per ciò che riguarda i bassi elettrici, avendone posseduto anche il primo modello importato da noi nel 1969 ed il Top, un Musician 940 ), Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Se può servire.. Un ...
di pastrana [user #34418]
commento del 20/01/2014 ore 08:19:49
Se può servire..

Un paio d'anni fa, in sala prove, con una 175 Natural presa in prestito da un amico (una 175 "special-qualcosa", non ricordo bene, non posso essere più preciso) ci ho suonato le ritmiche degli Ac/Dc per un pomeriggio intero. Vennero benissimo.

NON montava pickup Gibson però.. al ponte aveva un TvJones.
Rispondi
Re: Se può servire.. Un ...
di antheus [user #9492]
commento del 20/01/2014 ore 08:41:08
beh diciamo che comprare una Es 175, per cambiarle i pickup (che sarebbero i magnifici Classic 57) e poi suonarci gli Ac/Dc è come prendere una Harley Davidson per farci motocross :-)
Rispondi
Re: Se può servire.. Un ...
di Piazza [user #31749]
commento del 20/01/2014 ore 14:05:53
Ti faccio una piccola provocazione, il jazz non è proprio nelle mie corde sia per quanto riguarda l'ascolto che il suonarlo.

Però, conosco Ted Nugent che da 50 anni suona con una Gibson Byrdland ricavando uno dei suoni hard rock più granitici che io abbia mai sentito, tra le altre cose ha sviluppato un controllo del feedback pazzesco proprio per via della chitarra che usa, riuscendo a ottenere effetti e suoni molto particolari. :)

Qui un video:

vai al link
Rispondi
Re: Se può servire.. Un ...
di antheus [user #9492]
commento del 20/01/2014 ore 14:29:52
Rispondo alla provocazione con questo video ;-) ;-)
vai al link (sono due Harley fuoristrada)

Tutto si può se si vuole, mi pare anche ovvio che NORMALMENTE si sceglie il mezzo più adatto.

Non è impossibile fare hard rock pure con una Buscarino Monarch ;-), ma diciamo che sarebbe un po' sprecata. Si fa dell'ottimo rock spendendo senz'altro molto meno e con potenzialità maggiori volendo e non devi portarti una guardia del corpo per la chitarra.

Poi la Gibson Byrdland è una L5 con lo spessore di una 335 (voluta appositamente così da Charlie Byrd e Hank Garland, da qui il nome....). Delle archtop ha il Top, la scala e le caratteristiche del manico (oltre allo spessore del body) sono più vicine ad una les Paul. Bellissima chitarra comunque adatta anche per un ottimo jazz (A.Wilson, il chitarrista di Diana Krall, la espone magnificamente nel concerto live in Paris, prima di passare ad una più adatta Monteleone

:-)
Rispondi
Re: Se può servire.. Un ...
di Piazza [user #31749]
commento del 20/01/2014 ore 16:10:38
Grazie delle precisazioni e della spiegazione, è palese che tu sia appassionato nonchè competente :)
Rispondi
Ciao Giovanni, io ho una ...
di accademico [user #19611]
commento del 20/01/2014 ore 09:31:06
Ciao Giovanni, io ho una ES 175 del 1988 (quelle con fasce fondo in mogano), il timbro è quello conosciamo un po' tutti, anche se forse, ma lo dico solo da confronti affrettati, la mia suona un pelo più scura di molte altre (sarà il mogano sebbene laminato?). Il vantaggio di questa chitarra secondo me è quello di poter avere un feeling jazz e suonare a volume sostenuto, che è quello che faccio io causa sezione ritmica un po' robusta. Se suonata a volumi pseudo acustici e ben amplificata il timbro è molto soddisfacente, nel senso che si ricreano facilmente i suoni dei grandi che l'hanno utilizzata, se si suona a volume alto credo che si ottenga un suono che, almeno alle orecchie di un ascoltatore medio, non sarebbe distinguibile, per esempio, da quello di una les Paul con i 57 classic.
Certamente è qualcosa di molto diverso da una archtop nata per suonare acustica, io la mia me la tengo anche perché ce l'ho da moltissimi anni e sono legato anche affettivamente, inoltre non vedo cosa potrei comprare di meglio con gli stessi soldi. (forse Peerless Monarch, a molto meno, ma non ne sono convinto non avendola mai provata).
Ovviamente a me manca una vera archtop acustica, che però vedo meglio in contesti molto più contenuti, duo o trio senza batteria ad esempio.
Rispondi
Aggiungo un particolare: l'unica cosa ...
di accademico [user #19611]
commento del 20/01/2014 ore 09:46:38
Aggiungo un particolare: l'unica cosa che detesto della mia 175 è il pick up al ponte, non l'ho mai usato in vita mia e ha solo il risultato di appesantire la chitarra e infastidire chi la suona. Per questo motivo se dovessi andare in cerca di una 175 oggi guarderei soprattutto alle vecchie Herb Ellis (ma non quelle con pick up floating) dette anche 165 o 175 sigle pick-up, oppure alla più costosa nuova riedizione della '59n ad un pick up, di cui si sente dire molto bene, ma che mi sembra, quella sì, veramente molto costosa.
Rispondi
Re: Aggiungo un particolare: l'unica cosa ...
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 20/01/2014 ore 10:20:0
Una 165 Herb Ellis mi è venuta nelle mani di recente, propostami in permuta con una archtop di Frans Elferink. Condivido il fatto che con un solo p.u. sia più leggera e comoda (credo che tutti quelli che fanno jazz, anche con le L5, usino esclusivamente solo il p.u. al manico), con meno "distrazioni". Però il feeling e il suono "spento" era pur sempre quello della 175.
Rispondi
Re: Aggiungo un particolare: l'unica cosa ...
di accademico [user #19611]
commento del 20/01/2014 ore 10:49:42
Di sicuro non vale tua Elferink, (ce l'hai fatta a venderla?). Il suono della 175 è quello, la componente acustica è effettivamente piuttosto ridotta, perché non ti orienti su una Heritage 575? Ma poi quale sarebbe l'uso che ne vuoi fare?
Rispondi
Re: Aggiungo un particolare: l'unica cosa ...
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 20/01/2014 ore 10:59:52
Mi piacerebbe avere un "suono Gibson" in uno strumento comodo (16") e non troppo costoso. Ho preso in permuta una 345 che ha sì quella timbrica, ma è un po' pesantuccia e priva della dinamica che offrono le archtop a piano armonico scavato, sebbene abbia un sustain notevole, da solidbody. Insomma: la coperta è corta! Forse la L4 può essere un buon compromesso.
Rispondi
Vedo Giovanni che sei sempre ...
di Cukoo [user #17731]
commento del 20/01/2014 ore 21:05:30
Vedo Giovanni che sei sempre alla ricerca del Graal ;-)
Rispondi
Re: Vedo Giovanni che sei sempre ...
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 21/01/2014 ore 10:25:08
Il fatto è che di Graal ce ne sono tanti. In realtà sono piuttosto appagato di cos'ho in casa, ed alla fine suono quasi sempre con un paio di strumenti. Tanto è vero che ho deciso di ridurne il numero. Poi però ti viene fuori il sentimento di avere comunque a disposizione un certo timbro (gibson) e magari ti capita sotto gli occhi una foto di una L5 in wine red ... elegantissima! E sei sotto gas ...
Rispondi
Fidati di più delle tue ...
di cucciolo1234 [user #23772]
commento del 23/01/2014 ore 09:32:07
Fidati di più delle tue orecchie piuttosto che guardare il modello x. Ogni strumento suona diverso dall'altro.
Magari potrebbe piacerti di più una es339 rispetto ad una 335 e così via.
Devi provare sempre tutto e appena ti innamori di uno strumento lo prendi e basta.
Rispondi
Re: Fidati di più delle tue ...
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 23/01/2014 ore 15:34:29
Per mettere in pratica il tuo condivisibile commento è necessario disporre di una risorsa: tempo. Nel caso, come il mio, che di tempo libero ce ne sia poco (ed in quel poco vuoi anche suonare...) non rimane che fare una pre-selezione delle chitarre d'interesse, fondata sulle esperienze altrui. In tal maniera la prova pratica (anche secondo me indispensabile) viene riservata ad un numero ristretto di strumenti.
Rispondi
Ovvio. . .
di luvi [user #3191]
commento del 24/01/2014 ore 14:54:3
. . . che nel campo delle hollowbody la gamma delle variabili in gioco nella determinazione del suono sia più elevata che nei modelli a corpo pieno, per cui diventa un rischio notevole acquistare senza aver prima ben provato.
Ad ogni modo, la 175 ed il suo timbro ben riconoscibile stanno alla storia della chitarra jazz come quelli di Strato e Les Paul stanno alla storia della chitarra rock, per cui prima di relegare questo modello alla stregua di una "chitarraccia" ci penserei un po', anche se non mi piacesse granché. ;-)

Ho posseduto quattro diverse ES175, comprese tra il 1964 e il 2000 come anni di produzione e ognuna aveva, oltre all'elettronica diversa, un carattere diverso pur trattandosi sempre di sfumature dello stesso colore di base.
La 175 ha enormi vantaggi dal punto di vista della versatilità e dell'utilizzabilità dal vivo rispetto ai modelli in massello, primo tra tutti la minore tendenza al feedback, che la rende tanto diffusa: negli ultimi 60 anni è stata la scelta preferenziale da parte di innumerevoli musicisti che volendo si potevano permettere ben altro, fin dalla sua prima incarnazione (tutt'ora splendida) con i P90.
Personalmente la preferisco di gran lunga alla più prestigiosa L4, che ha una timbrica decisamente mediosa e "legnosa", molto meno malleabile e morbida, specie sui bassi, che non mi appassiona granché.
Il suono è tutto sommato brillante sugli acuti, ma morbido sulle basse (merito anche dell'abbiinamento scala corta da 24.75" + pickup PAF o post-PAF), tuttavia è largamente condizionato dal tocco e dalla pronuncia delle note di chi la utilizza (oltre che dalll'utilizzo del controllo di tono): queste non sono d'altra parte novità nel campo delle hollowbody, visto che per ottenere dalla L5 (chitarrone a scala lunga da 25.50" decisamente più brillante in partenza, nonostante i bassi profondi) un suono sufficientemente morbido sulla gamma acuta, il grande Wes Montgomery si dovette inventare la sua celebre tecnica "auto-equalizzante", basata sull'utilizzo del polpastrello del pollice...

Se trovi quella giusta per te, a mio parere una 175 è un acquisto definitivo. :-)
Rispondi
Re: Ovvio. . .
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 24/01/2014 ore 21:23:23
Di fronte a cotanto commentatore, mi permetto un paio di domande, giusto per capire i tuoi gusti:
1) dovendo per forza sceglierne una in regalo, cosa prendi tra 175 e L5?
2) se di 175 ne hai avute ben 4 (e mi confermi che sono tra di loro diverse, aimé, grande disgrazia per chi come me ha poco tempo libero) quale esperienza hai avuto di L4?
3) per ottimizzare i tempi: che tu sappia ci sono "annate" preferibili circa le 175?
Grazie.
Rispondi
Re: Ovvio. . .
di luvi [user #3191]
commento del 25/01/2014 ore 02:28:49
Non sia mai... tutte le posizioni sono legittime ed hanno pari dignità! :-))

Personalmente amo entrambe le chitarre delle quali parliamo, anche se a causa del costo proibitivo non possiedo la seconda, purtroppo. Possiedo però due archtop Gibson in scala 25.50 simili al concetto costruttivo della L5 (anche se non sono in massello), cioè una ES150 di fine anni '40 e una Tal Farlow CS recente.
Della 175 mi piace alla follia il "Metheny tone", ottenuto con il tono parzialmente chiuso ed ammorbidendo il più possibile la plettrata; dell'L5 amo invece il maggior spessore sulle basse e il carattere "legnoso" delle medie, anche se non gradisco molto la gamma acuta particolarmente estesa e la maggiore tensione delle corde causata dalla scala più lunga.
Se me le offrissero in regalo, sceglierei probabilmente l'L5, ma perché la 175 potrei comprarmela più facilmente a mie spese! :-))
Non ho mai posseduto una L4 perché, pur essendo di maggior pregio (tavola in massello e tastiera in ebano) ed avendone avute per le mani almeno tre in momenti diversi, ogni volta sono rimasto poco favorevolmente impressionato dalla gamma media troppo in evidenza e dura, per i miei gusti. Non mi sono mai innamorato di questo modello, insomma.

Le 175 che suonano bene si trovano di tutti gli anni di produzione, direi. Dipende anche dal suono che cerchi: certamente le vecchie 175 con i P90 hanno un bellissimo timbro, diverso però da quello più morbido (ma con mazzata nel prezzo allegata) delle successive coi PAF.
Anche le più recenti con i Classic 57, comunque, quando sono ben riuscite, suonano benone...
E' indispensabile provarle una per una, non c'è nulla da fare.
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