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Cort Link FR: il lato chic dell'heavy metal
Cort Link FR: il lato chic dell'heavy metal
di [user #16167] - pubblicato il

Ecco la terza e ultima chitarra della serie Link progettata in tandem da Cort e Backline. Il punto d’incontro tra il sound garbato e rotondo della VT e quello più punchy e aggressivo della NT. Il look è molto curato e la dotazione tecnica al top, e il sound? Scopritelo con il nostro Michele Quaini.
Ecco la terza e ultima chitarra della serie Link progettata in tandem da Cort e Backline. Il punto d’incontro tra il sound garbato e rotondo della VT e quello più punchy e aggressivo della NT. Il look è molto curato e la dotazione tecnica al top, e il sound? Scopritelo con il nostro Michele Quaini.

Caratteristiche tecniche presto dette, la Cort Link FR è una power-strat con tutti i crismi. Body in alder, ontano, con un magnifico top in acero quilted, ripreso poi sulla paletta matched. Manico bolt on in acero con tastiera in palissandro a 22 tasti con scala da 25,5’’ e profilo thin-U. Fin qui le differenze con il modello VT non sono ancora ben evidenti, nel caso non aveste osservato già le foto della gallery. Nell’hardware infatti si celano le caratteristiche peculiari di questa chitarra, partiamo dal ponte. La sigla FR non è messa a caso, indica infatti che questa Cort è dotata di ponte Floyd Rose Licensed, in particolare un Cort FR-II, stabile e molto progressivo nel funzionamento sia in compressione che in estensione. Double locking ovviamente con blocca corde bello cromato. Le meccaniche in questo caso non sono autobloccanti, ma vista la presenza del blocca corde non sono indispensabili se non per velocizzare il cambio corde. Anche la configurazione dei pick up è diversa rispetto alla VT. In questo caso troviamo un più aggressivo HSH. Le tre postazioni sono occupate rispettivamente da un JB al ponte, un SSL al centro e un ’59 al manico, tutti ovviamente marcati Seymour Duncan. Alla vista e al tatto le caratteristiche fanno presagire un sound di razza, simile a quello messo in campo dalle gemella, quindi preso un cavo vediamo di capire cosa la FR è in grado di fare.


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L’accoppiata di humbucker è una nostra vecchia conoscenza, alla Cort sono andati sul sicuro con questa scelta, con l’aggiunta poi della possibilità di split con il potenziometro del tono la tavolozza di colori a disposizione è più che mai vasta. Cominciamo con il sound pulito. Al manico il ’59 sfodera un’ottimo bilanciamento, basse prominenti certo, ma con una componente alta sempre presente e apprezzabile. Passando in posizione due, il sapore Strat è apprezzabile, anche se si è lontani dal vero twang che ci si aspetterebbe da una vera Fender. Gli humbucker splittati purtroppo restano sempre humbucker splittati, ma per una chitarra tutto fare come questa il sound che ne esce, anche in posizione quattro è più che dignitoso e sempre credibile. Il single coil centrale può poi rappresentare un’ancora di salvezza in qualche ritmica funk in cui il quack quack deve sentirsi bello vigoroso. Passando al JB poco da dire che già non si sappia. Il suono è sempre graffiante, pronto a far saturare le valvole dell’amplificatore ma nonostante tutto si sa di avere sempre la situazione sottomano e si può tranquillamente giocare con il volume o con la pennata per scongiurare crunch involontari. Col crunch la situazione si fa subito più rovente. I due humbucker spingono spingono fin da subito, ognuno con il proprio bagaglio di frequenza. Il sound al manico non è chiuso, resta sempre piacevolmente carico di medie, ma se si preferisce aggiungere un po’ di nasalità basta ruotare un po’ la manopola del tono. Il JB invece graffia e graffia forte. Passando alle distorsioni la situazione non cambia, entrambi i magneti si comportano alla grande, il single coil centrale volutamente lo releghiamo solo ai puliti, per gusto personale più che altro. Davvero ottimo il suono solistico che riesce a ottenere con un bel distorsore accoppiato al JB, ma ottimo anche in sweep picking il ’59 al manico.


In definitiva la Cort Link FR è un’ottima chitarra tuttofare, il Floyd Rose fa il suo dovere egregiamente e la scelta dei legni e dei materiali in generale è davvero ben curata e di qualità. L’idea era quella di realizzare chitarra con caratteristiche da fascia alta, come i top in acero belli spessi e i PU Seymour Duncan senza che il prezzo sfiorasse territori scomodi ai portafogli dei più . Il prezzo della FR infatti si ferma a soli 569 euro, un prezzo adeguato alle caratteristiche tecniche messe in campo da questo ottimo strumento realizzato da Cort in collaborazione con i tecnici di Backline. 

Cort è un marchio distribuito da Backline
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Niente Male! ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 31/01/2014 ore 13:58:03
Niente Male!
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Era da tanto che non ...
di guitardario [user #36869]
commento del 31/01/2014 ore 14:40:28
Era da tanto che non vedevo un test di Quaini su Accordo.E devo dire che è sempre un piacere!!!!
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non metto in dubbio
di maxventu [user #4785]
commento del 31/01/2014 ore 17:16:29
non metto in dubbio la qualità della chitarra, ma vorrei ascoltarla collegata a un ampli della sua stessa categoria, e non invece, come nella prova a un ampli boutique artigianale classe A cablato point to point, e possibilmente anche senza pedaliera effetti (si sentono ma non si vedono).
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Re: non metto in dubbio
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 01/02/2014 ore 11:02:14
Vabbè dai, ma tanto da youtube puoi farti giusto un'idea. Ed in ogni caso non è che Classe A e point to point siano indici di qualità superiore a Classe D e pcb...Potrebbe succedere tranquillamente che questa chitarra suoni meglio (o meglio piaccia di più) accoppiata ad un ampli a transistor per dirne una.
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certo che anche l' ampli...
di imarcob [user #28659]
commento del 31/01/2014 ore 19:26:31
certo che anche l' ampli fa la sua figura, non solo mette in luce le sonorità della chitarra, ma probabilmente le accentua!
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peccato per i 22 tasti e non 24...
di journeyone [user #29261]
commento del 01/02/2014 ore 08:43:04
veramente un peccato non avere 24 tasti invece dei 22 ed un floyd su licenza...
molto meglio prendere una ibanez rg premium...
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stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di oremococ [user #37942]
commento del 03/02/2014 ore 16:52:52
stavo meditando sulla stessa cosa....pero' boh....i pickup delle premium son quello che sono, il top quilted e' finto ed il body in tiglio non e' che sia cosi' ricco di sfumature timbriche anzi....... I 2 tasti in meno sono oggettivamente un peccato!
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Re: stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di journeyone [user #29261]
commento del 06/02/2014 ore 11:31:30
non è solo un fattore di tasti, ma la chitarra nel suo insieme.
Conta che le ibanez premium è come se fossero delle prestige, solo che vengono costruite in indonesia.
I pick-up li puoi sempre cambiare...e poi vogliamo parlare del ponte ...mi pare che i ponti ibanez ZR siano di gran lunga superiori a quelli montati dalle cort...
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Re: stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di oremococ [user #37942]
commento del 08/02/2014 ore 00:07:58
Di quelli montati normalmente sulle Cort direi di si, di questo non lo so perchè non l'ho ancora provato. E comunque i loro difetti li hanno anche gli Zr. Aggiungo che le Premium costano almeno 200 euro in più (più il cambio pickup). Tutta questa differenza di qualità SULLA CARTA non ce la vedo...
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Re: stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di journeyone [user #29261]
commento del 08/02/2014 ore 09:52:58
ma il manico delle premium lo hai mai visto...solo quello basterebbe a schiantare qualsiasi cort...
tanto che ormai la rg870 qmz Bi si trova anche a 500 euro spedita...con custodia rigida inclusa.
sei ancora convinto che questa cort sia appetibile rispetto alla ibanez ?
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Re: stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di oremococ [user #37942]
commento del 08/02/2014 ore 12:13:46
Beh, direi di si......ho proprio una 870! Dico solo che mi incuriosisce molto e che vorrei tanto provarla. Mi ispira parecchio, si! Mi piace la scelta dei legni, i pickup seri già di serie e altro. Le Premium suonano, non dico di no.....ma tutte uguali un pò come tutte le Ibanez (ho anche una 2570mz) ed in gran parte, SECONDO ME, deriva dal tiglio...vero e' infatti che anche con upgrade di pickup le cose cambiano un poco ma non si stravolgono. Sono chitarre alle quali, sempre secondo me, dal punto di vista del suono manca più che qualcosa...soprattutto in espressività...poi e' ovvio che la componente gusto personale e' fondamentale. Come e' anche fondamentale se hai le mani di Sfogli ad esempio. Stavo pensando di prendere un'altra Premium (la 920mqmz per la precisione) quando ho visto questa. Secondo me, se riesco a rinunciare ai 24 tasti su di una chitarra di questo tipo, potrebbe essere una soluzione migliore spendendo anche meno ma.....devo provarla quindi per ora il mio ragionamento lascia il tempo che trova....ci riaggiorniamo? Altrimenti ho paura che non ne usciamo più :-). Per dirti, su questa tipologia, la Banshee 6 della Schecter ha tutte le caratteristiche che cerco io, ma siamo sopra di prezzo.....
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Re: stavo meditando sulla stessa cosa....pero' ...
di journeyone [user #29261]
commento del 08/02/2014 ore 13:23:02
oppure la nuova serie della washburn...parallaxe...spettacolari....
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gran chitarra ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 01/03/2014 ore 19:46:3
gran chitarra
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