Alle potenzialità espressive e alla tenuta d'accordatura eccezionale di un Floyd Rose si contrappone un setup spesso lento e snervante, tanto da rendere ogni cambio corde un supplizio. Un semplice sistema mostrato dal liutaio Galeazzo Frudua, però, può ridurre il tutto a un'operazione della durata di pochi minuti.
Ci sono diversi tipi di ponti, come sappiamo bene. Ognuno ha le sue caratteristiche, i suoi pregi e difetti. Al di là dei gusti e dei motivi che spingono un chitarrista a sceglierne uno piuttosto che un altro, voglio soffermarmi sul Floyd Rose, amato da alcuni e un po' meno da altri.Sappiamo tutti quanto può farci dannare quando facciamo un cambio corde o se per qualche altro motivo dobbiamo tararlo: ve lo dice uno che ha perso anche dei pomeriggi per raggiungere una buona regolazione. Mi credete se vi dico che adesso, in meno di un quarto d'ora, il problema si risolve alla grande?
Quello che sto per segnalarvi è un metodo che non ho certo inventato io, nonostante nel mio piccolo, da circa 30 anni, ho fatto i più disparati lavori sulle chitarre (sverniciamenti, verniciature, preamplificazioni, rifacimenti delle parti elettroniche etc.). Chi l'ha inventato è uno che ne sa molto più di me in fatto di chitarre e si chiama Frudua, nome che già dice tutto perché è quello di un costruttore di ottime chitarre.
Un paio di anni fa, cercando in Rete proprio la soluzione a questo annoso problema, mi trovai di fronte al video che vedete qui sotto. Dopo averlo sperimentato con successo, è diventato il mio metodo per settare più che velocemente il Floyd ogni qualvolta si renda necessario. Ringrazio il Signor Frudua e divido con voi questa piacevole metodica.