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Conosci davvero la tua chitarra acustica?
Conosci davvero la tua chitarra acustica?
di [user #7762] - pubblicato il

È facile cambiare chitarra di continuo in cerca di un suono migliore, ma è più difficile approfondire la conoscenza del proprio strumento per imparare a trarre il meglio da ciò che offre. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione per entrare in confidenza con una chitarra acustica.
È facile cambiare chitarra di continuo in cerca di un suono migliore, ma è più difficile approfondire la conoscenza del proprio strumento per imparare a trarre il meglio da ciò che offre. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione per entrare in confidenza con una chitarra acustica.

Ho cercato per mesi una chitarra acustica che suonasse come dico io. Premetto che il "suono" è il mio lavoro e che, ahimè, sono maniacale ed esigente oltremisura.
In breve, ho comprato una chitarra ben fatta ma che non suonava come volevo. Sentivo una natura nascosta che non veniva fuori. Ho trovato un liutaio preparato, scrupoloso e dotato di grande umanità e pazienza. L'intenzione comune di indagare i meccanismi che descriverò ha fatto cambiare completamente faccia al mio strumento più volte. Da filtrata a urlatrice a "muta d'accento e di pensier...", adesso ho trovato il modo di farla suonare come si deve. Il lavoro è stato lento e a volte frustrante anche perché lo strumento ha sempre bisogno di assestarsi per capire che risultato ti restituisce l'operazione effettuata.

Il suono
Tutti sappiamo che due chitarre identiche suonano in maniera differente. Questo accade perché la natura caotica del suono (la vibrazione) si propaga attraverso la materia (legni, ossi, metalli, forme, dimensioni e tensioni) e poi si libera nell'aria. Ognuno di questi elementi contribuisce in maniera decisiva alla resa timbrica dello strumento.

Conosci davvero la tua chitarra acustica?

Legni
Devono essere materiali in grado di favorire la trasmissione della vibrazione senza assorbirla in maniera distruttiva. Ecco perché è meglio che il legno sia tagliato bene e che sia ben stagionato. Le fibre legnose devono essere leggere, "secche" e il più possibile ferme. La tradizione e l'esperienza della liuteria ci forniscono già alcune soluzioni e abbinamenti di legni che funzionano bene. Approfittiamone se non abbiamo il tempo di sperimentarne altre.

Capotasto e ponte
Grazie all'esperienza del liutaio di fiducia ho scoperto un mondo a me sconosciuto. Spesso sottovalutati, questi due elementi sono importanti quanto il resto dello strumento. Sapevate che anche i brand più famosi usano ossi finti (vedi tusq o micarta)? Incollano i capotasti sul manico creando un filtro di colla che impedisce alla vibrazione di trasmettersi liberamente dal capotasto al legno. Il materiale e la morfologia del capotasto e del ponte sono fondamentali. Solo un liutaio cosciente di questi meccanismi può aiutare il musicista nella scelta dei materiali idonei al proprio strumento (osso, avorio...) e può "scolpirli" per permettere il migliore moto vibratorio.

Pin
Sì, anche i pin influiscono sul suono dello strumento. Provate quelli in legno anziché in plastica.

L'Equilibrio
Se avete scelto la tipologia di chitarra preferita (D, OM, scalloped, non scalloped etc.) fatta con ottimi materiali, secondo la migliore tradizione liuteristica e ancora non suona bene... non preoccupatevi! Potrebbe essere che ancora le cose non funzionino perfettamente per una questione di equilibri. La tavola, infatti, deve lavorare con la giusta trazione. Quando le corde, il manico e la tavola tirano con il corretto equilibrio, ecco come suona la vostra chitarra a "nudo".

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Corde
Se lo strumento funziona bene, scegliete le corde che preferite.

Se avrete pazienza e non siete affetti da GAS (Guitar Acqusition Syndrome) il mio consiglio è di "scoprire" il vostro strumento.

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Grande articolo, grazie. Se vuoi ...
di MM [user #34535]
commento del 27/06/2014 ore 18:44:59
Grande articolo, grazie.
Se vuoi puoi continuare.... mi piacerebbe saperne ancora di più :-))
Rispondi
Re: Grande articolo, grazie. Se vuoi ...
di domynick [user #7762]
commento del 27/06/2014 ore 19:30:06
Grazie, ho cercato di essere sintetico per non annoiare o diventare prolisso. Se ti interessa qualcosa in particolare chiedi pure.
Rispondi
Bell articolo
di martinels [user #40657]
commento del 27/06/2014 ore 18:45:43
Bell articolo ben scritto e argomento interessante, ma qualche esperienza personale per me ci stava :)
Rispondi
Re: Bell articolo
di domynick [user #7762]
commento del 27/06/2014 ore 19:31:41
Grazie :-)
Rispondi
Pin
di yshmael [user #16918]
commento del 27/06/2014 ore 19:44:17
Grazie per l'ottimo articolo.
Premesso che proverò di persona, mi chiedevo in modo i pin influiscono sul suono.
Sarebbe interessante vedere qualche video in cui lo stesso strumento viene testato con accessori diversi.
Rispondi
Re: Pin
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 27/06/2014 ore 20:48:46
Beccati questo Massimo Varini d'annata in versione anglofona sottotitolata! :)

vai al link
Rispondi
Re: Pin
di domynick [user #7762]
commento del 27/06/2014 ore 23:03:4
Grazie, questo video conferma quanto un elemento spesso sottovalutato incida sul timbro. Immagina capotasto e ponte!
Rispondi
Re: Pin
di yshmael [user #16918]
commento del 28/06/2014 ore 15:43:43
Grazie, davvero interessantissimo.
Rispondi
Interessante, ma ...
di beppeferra [user #29294]
commento del 27/06/2014 ore 21:22:1
Interessante, ma sarebbe stato ancora più interessante se ci avessi descritto quali "ritocchi" ha fatto il tuo liutaio.
Mi sembra di aver capito che ha lavorato sul ponticello e sul capotasto e sostituito gli end pins ... o sono stati effettuati anche interventi più radicali di re-voicing (asportazione di modiche quantità di legno da tavola armonica e catene)?
Rispondi
Re: Interessante, ma ...
di domynick [user #7762]
commento del 27/06/2014 ore 23:00:58
Non volevo essere proprio così autoreferenziale ma solo suggerire delle possibilità.
Si hai capito bene: capotasto, ponte e pin (nessun re-voicing). Ma non basta solo sostituirli, devono essere rifatti e con un certo criterio.
Rispondi
nut & saddle
di fabiobg86 [user #39736]
commento del 28/06/2014 ore 01:17:4
ottimo consiglio! Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulle differenze di suono prodotte dai vari tipi di capotasto e ponte ! Grazie 1000!
Rispondi
Re: nut & saddle
di domynick [user #7762]
commento del 28/06/2014 ore 12:58:01
Ciao, le differenze dipendono anche dal tipo di chitarra. Generalizzando, il mio parere è che l'osso trasmette benissimo (sempre per il discorso delle fibre che leggi nell'articolo) ma su chitarre già brillanti o mediose potrebbe non essere la migliore soluzione. Ho trovato più lineare per il mio strumento l'avorio. Infatti ho optato per il capotasto in osso e il ponte in avorio. Tutti e due poggiano direttamente sul legno senza colla (nel caso del capotasto) né piezo (nel caso del ponte). Ora il suono mi sembra ben bilanciato. Sono convinto che con il tempo e l'assestamento, migliorerà ancora.
Potrebbe anche essere che qualcuno preferisce delle chitarre con meno armonici, quindi più "scure", magari per fare degli strumming energici davanti a microfoni che enfatizzano le frequenze alte e medio-alte. In questi casi potrebbero essere efficaci anche i materiali sintetici (tusq o micarta) perché filtrano il passaggio delle frequenze più alte e danno l'idea che la chitarra abbia più frequenze basse.
Considera comunque che in tutti i casi, anche la morfologia di capotasto e ponte restituisce sonorità differenti; la corda deve poggiare in un certo modo... e qui è bravura del liutaio.
Rispondi
Re: nut & saddle
di fabiobg86 [user #39736]
commento del 28/06/2014 ore 13:54:15
Grazie della risposta!
Ho da poco acquistato una gibson songwriter dlx studio e di fabbrica monta il capotasto in osso e il ponte in tusq. Considerando le caratteristiche del palissandro (b&s)/sitka (top), un ponticello in osso potrebbe donarle un suono ancor più caldo e ricco di armonici?
Il mio obiettivo è quello di rendere le corde alte (soprattutto il mi cantino) più dolce al suono e meno squillante-metallico.
Inoltre stavo pensando ad un set di pin sempre in palissandro, che dovrebbe conferire un poco più di calore, rispetto a quelli in plastica.
Grazie ancora e complimenti!
Rispondi
Re: nut & saddle
di domynick [user #7762]
commento del 28/06/2014 ore 16:07:15
Nel tuo caso valuterei anche l'avorio per il ponte e verificherei che il capotasto non sia incollato.
Devi però essere molto paziente e procedere per gradi; aspettare un po' di tempo dopo aver sostituito ogni elemento e verificare il risultato. Ti consiglio un liutaio che abbia esperienza diretta con la costruzione dello strumento e di questi elementi. Nel mondo della liuteria classica sono più abituati a questo tipo di iter nella ricerca del suono e i tempi sono diversi. Alcuni liutai invece operano in fretta senza troppe "analisi" (il pragmatismo non è sempre la soluzione).
Rispondi
catene
di Albinik56 [user #30990]
commento del 28/06/2014 ore 11:52:0
Premesso che potendo spendere per un'acquisto cifre già di una certa rilevanza (diciamo dai 2.500 € in poi), la cosa migliore è farsela costruire da un ottimo liutaio (non un liutaio di ventura...) definendo esattamente che tipo di suono ottenere.
Un'altro intervento che cambia in meglio il suono è fare lo scalloping delle catene, perché catene grossolane mal distribuiscono il suono sulla tavola, io l'ho fatto fare su una semi jumbo e la differenza è stata notevole; è comunque impossibile abbassare lo spessore delle tavole (questo per beppeferra) se non al momento della costruzione, una volta montate le catene per avere una tavola più bassa devi togliere la vecchia e non ne vale la pena.
Comunque gli interventi per migliorare il suono in pratica sono quelli citati.
Rispondi
Re: catene
di domynick [user #7762]
commento del 28/06/2014 ore 13:08:18
Ciao Albinik, credo che una buona chitarra costruita da un liutaio degno di questo nome costi anche di più. Lo scallop è relativo. Ad esempio certe chitarre con catene scalloped non possono montare corde più pesanti (013). Dipende molto anche da cosa vuole ottenere il musicista. Certo è che le chitarre scalloped "suonano" prima, essendo più leggere. Ma se la chitarra non scalloped è ben stagionata il problema non si pone, avrà bisogno di più tempo magari...
A me le chitarre scalloped piacciono molto ma devo dire che sullo strumming a volte "urlano" troppo.
Rispondi
Re: catene
di beppeferra [user #29294]
commento del 29/06/2014 ore 00:46:05
Ho letto qualcosa su alcuni forum, riguardo a questi interventi di revoicing sullo strumento finito. Da quello che ho capito effettuare lo scallopping del top bracing, o modificarne il profilo se sono già scallopped, ha l'effetto di evidenziare i bassi e rendere lo strumento più responsivo. Ma per migliorare il bilanciamento tra le varie corde, si può agire anche sulle catene del fondo e sulla zona del ponte. Un problema piuttosto complicato è aumentare gli alti, perchè richiederebbe di aggiungere massa invece di toglierla, oppure di allargare la buca, che è un intervento piuttosto radicale. Dana Bourgeois parla in un articolo di interventi sul bridge plate usando legni a maggior densità come il brazilian rosewood o il cocobolo, ma non mi è chiaro come si faccia a sostituire il bridge plate senza rimuovere il fondo della chitarra ... a meno che non incolli un altro strato di legno sul plate originale.
Rispondi
Re: catene
di Albinik56 [user #30990]
commento del 29/06/2014 ore 14:48:20
In genere decidere il voicing di una chitarra si fa quando questa è in costruzione, alleggerire successivamente le catene migliora solamente la chiarezza del suono ed il sustain, che comunque non è male.
Rispondi
Certamente può costare di più, ...
di Albinik56 [user #30990]
commento del 28/06/2014 ore 16:14:18
Certamente può costare di più, ma già con quella cifra si può costruire una buona chitarra, fidati aiuto saltuariamente un liutaio molto famoso in Italia ed all'estero.
Il problema del tiraggio delle corde è più legato all'altezza della tavola, le catene non influiscono in tal senso. Sicuramente la stagionatura del legno è importantissima ai fini sonori; più è stabile il legno e meglio risuona, ma su questo influiscono tanti altri fattori. La catena non suona ma irradia le vibrazioni sulla tavola (infatti si chiama tavola di risonanza), infatti non è necessario usare catene stagionatissime.
Io ho due chitarre auditorium di liuteria, uso tavole di Abete con altezza 2,8 mm ed uso corde con scalatura 0,13/0,56, chitarre che ho aiutato a costruire.
Rispondi
Epiphone a prezzo nullo!
di Claes [user #29011]
commento del 29/06/2014 ore 12:25:18
E suono nullo - percui perfetta da registrare per sbatterla in un mix elettrico. Made in Indonesia e come look sembra una J160 o Dove sunburst. Voce e chitarra (da soli) sono magari da Martin & Co., ma difficile da registrare.
Rispondi
Bridge pins
di chiatarrox [user #36263]
commento del 30/06/2014 ore 20:18:10
In base alla mia esperienza cambiando i bridge Pins il suono cambia in maniera piuttosto evdiente..io preferisco l'osso (e affini), il legno lo ho provato ma soffoca un po' il suono, lo ovatta...o forse é l'osso che lo rende più squillante, il tusq per me é spazzatura e suona peggio della plastica: troppo vetroso e squillante ma proprio troppo...mai provato il metallo...il capotasto influisce ma meno perché di fatto ha effetto solo quando suoni le corde a vuoto. Il ponticello secondo me influenza meno dei Pins il suono ma ho fatto solo una prova e alla fine ho lasciato il ponte originale..
Rispondi
Re: Bridge pins
di domynick [user #7762]
commento del 30/06/2014 ore 21:36:29
Concordo sul fatto che i pin in legno siano meno brillanti dell'osso ma li trovo molto precisi e fanno di meno oscillare la frequenza (almeno ho percepito questo sulla mia chitarra). Non concordo invece sul capotasto e sul ponticello. Ho fatto molte prove ottenendo risultati molto differenti. Una minima differenza anche di dimensione (come stanno nella sede: stretto, largo etc..) ti cambia il risultato. Probabilmente hai sostituito il ponticello con un ponticello che ti dava risultati simili.
Tanto per provare, fai un accordo con barrè dove vuoi, suona e tocca con la mano libera il capotasto mentre l'accordo risuona. Come ho premesso, sarò maniacale ma cmq sento delle differenze. Se metti un capotasto in bronzo vedrai che tutte le note suoneranno un po' "abbronzate". :-D
Rispondi
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