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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Negozi chiudono, Internet o incompetenza?

di Puma1976 [user #42888] - pubblicato il 17 febbraio 2015 ore 14:18
Ciao a tutti gli amici di Accordo,
questo è il mio primo articolo, e mi spiace abbia un carattere polemico. Tuttavia sono davvero stufo di avere a che fare con negozianti maleducati, arroganti ed incompetenti che si spacciano per "esperti" nel loro campo, ma trasudano solamente avidità.
Racconterò un piccolo aneddoto capitato prima nell'acquisto e poi nella permuta di una Fernandes Ravelle Deluxe.
Partiamo dall'inizio; circa 2 anni fa ho acquistato in un negozio una Rvelle Deluxe usata. Il venditore ha esordito dicendomi che la qualità delle chitarre Giapponesi era assolutamente a livello di alcune blasonate marche Americane. Fin qui nulla da eccepire, mi trovo assolutamente in linea con questa filosofia, peccato che la Ravelle Deluxe in questione avesse un serial number che riportava la sua produzione in Korea. Fin qui tutto tranquillo, non si dovrebbe ma si può fare un errore di questo tipo. Invece non si dovrebbe in nessun caso prendersela per essere contraddetti, in quanto insistere infastidendosi per un dato di fatto incontestabile rasenta il ridicolo.
Nonostante la poca professionalità del venditore, imbraccio la chitarra la provo e ne riconosco subito uno strumento stupefacente per il rapporto qualità prezzo.
Tengo a precisare che sono un malato della chitarra e la intendo, come oggetto, una vera e propria forma d'arte. Nell'arco della mia esperienza musicale avrò acquistato e venduto più di 100 chitarre ed ancora oggi ne possiedo una ventina tutte di gran qualità.
Detto questo apro una parentesi sullo strumento: devo dire che la Ravelle Deluxe è davvero di gran qualità, a mio parere non ha nulla da invidiare ad una Gibson Les Paul Standard. Legno risonante e top molto bello, manico scorrevole, finiture curate e suono corposo.
Quindi nonostante il fastidio per il venditore arrogante acquisto lo strumento.
Dopo 2 anni decido di prendere una Fernandes Ravelle Elite. Passati un paio di mesi, preso dalla GAS, trovo una splendita Fender Stratocaster Paeisley in un negozio nei pressi di Milano, e con dispiacere decido di permutare la Deluxe per finanziare parzialmente il mio acquisto.
Arrivo in negozio, chiedo di vedere la Paisley e dico di voler permutare la Deluxe. Il commesso mi guarda sbigottito dicendomi testualmente "e questa che roba è?".
Faccio un po' di Training autogeno per non voltarmi e andarmene e cerco di spiegare di che chitarra si tratta, senza offendere la sua professionalità. 
Il commesso chiama al cellulare il proprietario, in quel momento assente e, dopo 20 secondi di telefonata, si gira verso di me dicendomi "questa roba non la ritiriamo, se hai una Fender, Squier, Gibson o una Epiphone da dare dentro ne riparliamo". Tutto questo guardandomi con aria abbastanza schifata. 
Ringrazio e me ne vado, con la consapevolezza che mai più sarei tornato in quel negozio.
Sono perfettamente consapevole che la Ravelle non è una delle chitarre più vendibili, e che ha un seguito di nicchia, tuttavia mi chiedo cosa ci si aspetti da un negoziante.
Mi spiego meglio: se avessi un'attività di vendita di strumenti e mi entrasse un ragazzino che vuole spendere una cifra modesta ed avere in mano una Signora chitarra, certamente gli consiglierei una Ravelle usata, al prezzo di una Epiphone nuova, lasciando poi la scelta al cliente. Questo perchè il buon negoziante non deve solo saper vendere ma deve soprattutto essere un punto di riferimento e saper "consigliare" e proporre. Una Fender Stratocaster la vende anche un fruttivendolo, una Fernandes probabilmente la consiglia solamente una persona competente.
Il buon venditore fa ritornare il proprio cliente, non crea la situazione in cui il cliente non tornerà mai più.
La cosa triste è che per curiosità sono andato in altri 3 negozi a vedere fino a che punto la follia dilagasse. Su tre soltanto uno ha fatto un ragionamento di senso, dicendomi ciò che mi sarei aspettato, ovvero "bella chitarra ma di nicchia, posso ritirartela ma ad un prezzo forse sotto la stima di mercato". Discorso crudo ma onesto, detto con gentilezza e cordialità.
Morale della favola mi sono tenuto la chitarra ed ho deciso di venderla privatamente su Internet. Venduta in una settimana ad una cifra molto vicina alla mia richiesta.
Quindi la mia domanda è semplice, internet ha segnato la morte dei negozi musicali oppure è l'incompetenza e la mancanza di una vera passione per lo strumento che ha ucciso il commercio in Italia?

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Un po' tutti e due... ...
di Foglio [user #19480]
commento del 17/02/2015 ore 15:15:32
Un po' tutti e due...
Ho comprato recentemente un Fender Precision che volevano vendere nuovo a prezzo pieno, nonostante fosse lì in negozio da 10 anni, sporco lercio con le corde arrugginite... Per fortuna alla fine sono stati quasi onesti e l'ho salvato (a mo' di cane nel canile) da quel negozio a una cifra tutto sommato accettabile... Anche se le corde nuove ce le ho dovute mettere io...

Il problema di internet è che gli strumenti non li puoi provare, altrimenti rimarrebbero pochissimi negozi in italia...
Rispondi
Come sopra, ma ci sta ...
di dale [user #2255]
commento del 17/02/2015 ore 16:05:3
Come sopra, ma ci sta che nessuno voglia ritirare la tua Fernandes, della quale non contesto la bontà, ho provato un paio di Fernandes mi pare Japan ed andavano bene; però si tratta di un marchio sconosciuto, di una Koreana, di una forma alquanto bizzarra o meglio fuori dalle forme classiche.
Ci sta che non te la ritirino, il negoziante calcola anche la rivendibilità ed è molto più facile rivendere una Squier perchè è più nota anche se magari inferiore di livello.

Cioè non ti è accaduto nulla di strano, non è che non ti hanno preso indietro una D28....certo l'educazione dovrebbe esserci sempre ed ammetto che latita, in tutti i settori della società.
Internet permette di fare affari migliori, con pro e contro e c'è molta incompetenza in tanti negozianti questo è vero.

Anche io ho una Korea valida, Eastwood Stormbird, suona molto bene, ma non mi aspetto che un giorno me la prendano indietro a braccia aperte.....
Rispondi
Re: Come sopra, ma ci sta ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 17/02/2015 ore 16:31:01
L'errore è proprio questo!!! chi gestisce un negozio dovrebbe andare oltre la rivendibilità o la commerciabilità, in quanto dovrebbe saper consigliare un buono strumento con un rapporto qualità prezzo adeguato. Certo che una Fernandes Ravelle è meno vendibile di una squier o di una Epiphone, ma quando la metti in mano ad un cliente ed ha la possibilità di provarla, fatto salvo possa piacergli come estetica, ne apprezzerà la qualità e ti ringrazierà per averlo salvato dal semplice costo del marchio Blasonato. Sono possessore di una Gibson Black Beauty del 78 e di una standard del 2001, posso garantirti che la differenza a livello di suonabilità è irrilevante (la Ravelle Elite made in Japan è nettamente superiore). Non stò parlando di qualità del suono, che a certi livelli è assolutamente soggettiva, ma di materiali e liuteria!!!
Rispondi
Re: Come sopra, ma ci sta ...
di dale [user #2255]
commento del 17/02/2015 ore 17:17:25
Ma è proprio qui che ti sbagli amico.

Il commerciante risponde a logiche commerciali ovviamente, lo scopo è vendere, magari "deve" vendere tot LP, tot Tele Standard ecc....non è un divulgatore nè tantomeno un mecenate, tanto è vero che qui a San Marino, in due grossi ed importanti store non si vedono Fernandes, o forse ne avrò viste un paio in passato..
Io la penso come te e sogno di gestire un negozio dove posso suggerire lo strumento giusto per chi me lo chiede, con il miglior rapporto Q/P per il cliente, dargli lo strumento giusto, con cui crescere, magari fargli fare una scelta non convenzionale, qui dalle mie parti c'era un negozio simile, aveva tante chitarre con ottimo Q/P, marchi meno conosciuti e dei più conosciuti modelli particolari, potevi provare tutto, in saletta insonorizzata, il gestore era super competente, un valente chitarrista e ti metteva a tuo agio, senza fretta, era bello anche solo passare a fare due chiacchiere, mi è capitato di jammare con altri musicisti o ascoltare musica e scoprire nuovi artisti, organizzava workshop e live con artisti di alto livello.
Ha chiuso.

:-(




Ciao e ritieniti fortunato ad averla venduta bene a privato.
Rispondi
Re: Come sopra, ma ci sta ...
di Hadamard [user #36113]
commento del 19/02/2015 ore 13:08:3
Ha chiuso..

E hai detto tutto. Purtroppo la passione non basta a pagare IVA, commercialista e affitto. Chi non ha ritirato una Fernandes, ahimè, aveva ragione.
Rispondi
Re: Come sopra, ma ci sta ...
di StefanoRossi [user #4389]
commento del 22/02/2015 ore 15:16:26
Purtroppo la maggior parte delle persone che compra una chitarra non lo fa con cognizione di causa riguardo a quanto valga effettivamente lo strumento rispetto al nome impresso sulla paletta.
I negozianti lo sanno e chiaramente devono fare i loro interessi. Nonostante il consiglio adeguato sia chiaramente a favore di ciò che si ritrova in mano il cliente, molto spesso allo stesso non frega nient'altro che del nome che può leggere in ogni momento sul proprio strumento.

Faccio l'insegnante di chitarra e ho visto spendere cifre assurde per chitarre tremende. Contemporaneamente però (spesso ascoltando miei consigli) ho anche visto ottimi affari, Washburn che suonavano da paura comprate a 150 euro, le stesse Fernandes sono possedute da 2 miei allievi incredibilmente soddisfatti dell'acquisto.

Ma ahimè, la qualità non è sempre sinonimo di vendibilità.
Rispondi
Tempo fa entrai quasi per ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 17/02/2015 ore 16:05:43
Tempo fa entrai quasi per caso in un negozietto di strumenti musicali di Milano. Mi saluto, mi guardo
Un attimo in giro, ma il commesso (avrà avuto 25 anni) é troppo intento a trafficare con lo smartphone per chiedermi cosa desiderassi.
Vado al banco, chiedo di vedere dei plettri e compro 3 big stubby. Il commesso li guarda, sorride e tra il curioso e lo stupito
mi chiede:" Ma così spessi,si usano per il basso?"...
Rispondi
La verità è che in ...
di Guycho [user #2802]
commento del 17/02/2015 ore 17:11:24
La verità è che in Italia, per decenni, ha fatto commercio tutta gente che non ha nulla del commerciante. E' stata una casta, quella del "posso permettermi una licenza", e per fortuna oramai non più, anche se ancora ne paghiamo lo scotto (come dimostra il tuo post).

Quante volte mi sono scontrato con commercianti che, passi l'incompetenza in quel che tratta, non hanno un minimo di gentilezza, ma nemmeno educazione? Il barista che non saluta, il meccanico che fa finta che non esisti, il commesso che gli rode... c'è da dirgli "'a bello, il tuo lavoro è questo. Se non ti va, chiudi!"
...poi si lamentano perchè la gente compra ai banchetti dei vucumprà: almeno sono gentili!
Rispondi
Negozio
di Claes [user #29011]
commento del 17/02/2015 ore 17:12:0
Per poter apprezzare una chitarra di una marca poco conosciuta ci vuole qualcuno che la può provare a lungo con ampli diversi + effetti.
Rispondi
Chi legge i miei diari ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 17/02/2015 ore 17:35:23
Chi legge i miei diari o articoli sa che non sono il genere di persona chiusa ai marchi orientali, ma io non sono d'accordo con quanto espresso in questo diario. Tutti concordi sul fatto che gentilezza e cortesia siano prerequisiti fondamentali per un bravo venditore. Ma, perché c'è un ma, te vuoi che un venditore prenda la tua Ravelle sconosciuta in permuta per una Fender e poi quello stesso venditore dovrebbe vendere la tua chitarra al posto di una Epiphone? E dimmi quale ragazzino sarebbe capace di comprare una chitarra sconosciuta e dalla forma ben distante da quelle canoniche che tutti vogliono al posto di un'altra più famosa e nuova se persino la maggior parte dei chitarristi dell'età del padre del suddetto ragazzino non lo farebbe? E il venditore i soldi e le tasse che ha già pagato sulla chitarra nuova quando li recupera? Io la tua chitarra non la comprerei perché non mi piace esteticamente, ma la maggior parte degli utenti qua sopra non la prenderebbe perché è orientale...E bada bene che ho dichiarato più volte il mio amore per le Squier Classic Vibe o che una LTD di fascia alta è una delle chitarre con il rapporto qualità prezzo più elevato che abbia mai provato. Ma se voglio una Les Paul prendo una Les Paul, magari anche Edwards o Tokai piuttosto che Epiphone o LTD, ma la tua non ne ha la forma e l'estetica conta e tanto.
Rispondi
Re: Chi legge i miei diari ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 17/02/2015 ore 21:25:01
Facciamo un po' di chiarezza....cercando di rispondere ai tuoi quesiti:
Il ragazzino che comprerebbe una Ravelle al posto di una Epiphone è quello che provandola ne comprende ed apprezza la superiorità, sempre che la forma gli piaccia.
Se tutti ragionassero così, di Ravelle non se ne venderebbero, invece è una delle più apprezzate chitarre di casa Fernandes, quindi io da persona adulta l'ho acquistata ed in seguito ho comprato anche la serie superiore.
Le tasse sull'usato sono proporzionali alla differenza tra l'acquisto e la vendita, quindi cosa centra? La fender era usata ed io ero disposto a dare la dovuta differenza!!!
Inoltre il fatto che sia orientale non è un difetto. Fernandes costruisce sia in Cina che Korea, mantenendo altissimi gli standard qualitativi, tanto che è considerato un prodotto di fascia medio alta, nuova costa 1000 Euro!!
Inoltre sia le squier che le LTD nonchè le ultime Modern Player Fender sono produzioni cinesi....e quindi???
Comunque rispetto il tuo parere ci mancherebbe, è giusto che ci siano musicisti che acquistino squier e altri che preferiscono Fernandes, non capisco il punto. In Germania la Fernandes è assolutamente tra le top guitar nelle vendite.
Sul parere estetico è totalmente soggettivo, quindi non è un parametro.
Inoltre ribadisco, qui non si tratta di bella o brutta chitarra, ma di non sapere nemmeno di che chitarra si tratti!!!
P.s , hai mai provato una Fernandes Ravelle?
Rispondi
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Re: Chi legge i miei diari ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 17/02/2015 ore 22:04:53
Credo che tu non abbia letto per niente bene il mio commento. Innanzitutto io sono totalmente a favore delle buone chitarre quale che sia la provenienza. Ma realisticamente a 14-15 anni e anche più non hai l'esperienza per giudicare in maniera oggettiva gli strumenti. Se vuoi una Les Paul perciò preferirai la Epiphone perché somiglia maggiormente alle Gibson, è un dato di fatto. Sull'usato intendo dire che all'atto della vendita del nuovo il venditore recupera immediatamente la cifra investita per averla dal fornitore; se prende in permuta una strumento usato dovrà aspettare di venderlo per rientrare della spesa ed avere un guadagno, cosa complicata nel caso in cui la chitarra usata appartenga ad un Brand che non tira molto e non ha per di più nell'estetica un punto di forza, inteso come vicinanza agli shape più desiderati, leggasi Strat, Tele e Les Paul. Semplicemente questo intendevo dire ed ecco quindi che diventa logico che anche uno strumento di buona fattura non risulti appetibile al venditore in una permuta a causa della carenza di richiesta sul mercato. È la domanda che regola il mercato stesso, bisogna farsene una ragione, altrimenti molto probabilmente i liutai sarebbero miliardari.
Rispondi
Da quando c'è internet ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 17/02/2015 ore 18:08:2
Da quando c'è internet il mercati dell'usato online le valutazioni di qualsiasi cosa nei negozi sono calate enormente.
Conviene provare prima su internet e alla mal parata nei negozi.
E' finito il periodo delle permute.

Cmq se mi dici il nome del negozio in privato sono curioso, sono di milano.

Cmq sono tutti così quando vendono le cose sono oro, se le stesse cose le riporti sono merda.

Non so se hai mai visto quei programmi dei pegni come affari di famiglia...ecco sono tutti così!
Rispondi
Nella mia città c'è un ...
di MM [user #34535]
commento del 17/02/2015 ore 19:08:07
Nella mia città c'è un negozio di strumenti aperto e gestito da un ragazzo molto competente, cordiale, valido chitarrista, sempre pronto a consigliarti, non a fregarti, e con prezzi onesti.
È in piedi da vari anni e la cosa mi fa piacere, ha una certa clientela e se la merita tutta.
Anch'io non nascondo di aver acquistato on-line, ma gli strumenti è necessario anche provarli.
Lunga vita ai piccoli negozi.
Rispondi
Re: Nella mia città c'è un ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 17/02/2015 ore 21:25:52
Pienamente d'accordo, la competenza alla lunga paga....
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 12/01/2017 ore 16:37:54
Per caso stai parlando di Massimo Pennella?
Rispondi
Sono d'accordo anch'io sul fatto ...
di Azonic [user #34905]
commento del 17/02/2015 ore 20:22:02
Sono d'accordo anch'io sul fatto che internet ha cambiato il modo di rapportarsi ai negozi, e non parlo tanto dei prezzi quanto delle informazioni sui prodotti. Mi è capitato di entrare in un negozio per scoprire che ne sapevo di più del negoziante. E non lo dico per vantarmi, in assoluto non mi ritengo particolarmente esperto o competente, ma magari su quello strumento avevo passato ore a consultare i siti, a leggere le recensioni, a guardare i video... e questa è una cosa che un negoziante probabilmente non ha il tempo materiale di fare. Noi chitarristi spesso siamo fanatici, discutiamo a lungo sulle qualità di un condensatore o di un cavo; un negoziante è prima di tutto un commerciante e deve far quadrare i conti. A me basta già che il commesso abbia suonato quello che mi propone e che abbia la capacità di inquadrare un prodotto, poi se mi dice che i potenziometri sono CTS e invece sono Alpha ci posso passare sopra.
D'altro canto quando trovi quello preparato e informato è come se si accendesse una luce! Purtroppo però per la mia esperienza ne ho incontrati davvero pochi. Certo, ci sono anche quelli semplicemente maleducati, arroganti, incompetenti ma per pigrizia, e questi non hanno scuse.

Sulle permute un commerciante deve ragionare da commerciante. In un negozio ci sono X metri quadrati come spazio espositivo, e uno strumento anche valido ma poco appetibile "ruba" spazio ad altri meno affascinanti ma che si vendono più in fretta. Il negozio deve prendersi il rischio di tenere lì una chitarra magari per mesi, se non sa di poterla (o di volerla) vendere facilmente è naturale che si tuteli anticipatamente offrendo una valutazione bassa.

Chiudo con un esempio: anni fa un negoziante insisteva che un certo amplificatore da 50 Watt fosse da 125: "Vedi, c'è scritto anche dietro", mi aveva detto. Già, peccato che quello fosse il consumo di energia, non i Watt RMS. Bene, sapete com'è finità? L'amplificatore mi piaceva e costava il giusto, l'ho comprato e ce l'ho ancora. Il venditore sembrava in buona fede, ho deciso di chiudere un occhio, certo che lui non ci ha fatto una bella figura ma per fortuna mi ero informato bene prima dell'acquisto.

Internet ha messo più in evidenza quali negozi vendono a prezzi troppo alti o non conoscono bene i loro prodotti. Per me resisteranno i negozi che hanno prezzi competitivi e tanto assortimento, oppure quelli che offrono una competenza specializzata e magari prodotti un po' particolari e introvabili. Da parte mia vedo che è sempre più necessario "fare i compiti" per tempo ed entrare in negozio con le idee chiare.
Rispondi
Incompetenza
di Plettratore_Mannaro [user #16218]
commento del 17/02/2015 ore 21:18:04
Dalla mia esperienza personale emerge che molti negozi della mia zona ed anche tanti negozi di altre zone d'italia che vendono via internet, sono gestiti da totali o parziali incompetenti o quando sono competenti sono arroganti ed insofferenti verso il cliente.
Purtroppo ad oggi spesso il musicista medio ha molta più esperienza in fatto di strumentazione del negoziante medio.
Un giorno in un noto negozio della mia zona, dopo 15 minuti di attesa dei commessi indaffarati a fare nulla, chiedendo delle valvole EL34 mi è stato risposto: "intendi le corde della ernie ball?".
Una delle categorie peggiori di negoziante a mio avviso. Sia benedetto internet e mercatino musicale.
Rispondi
Ma ti sei arrabbiato e ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 18/02/2015 ore 17:44:19
Ma ti sei arrabbiato e credi chi i negozi chiudono perchè sono stati maleducati o perchè non ritirano in permuta chitarre sconosciute?
Rispondi
Re: Ma ti sei arrabbiato e ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 12:24:49
Ciao,
fondamentalmente per la grandissima maleducazione. In secondo luogo, perchè credo che un negoziante non possa non conoscere la Fernandes, quseta è incompetenza. Il discorso del ritiro è tutt'altra cosa.
P.s a Tortona c'è un importante negozio che ritira praticamente qualsiasi cosa sia di buon livello, rivendendola senza problemi, questo perchè i commessi ed il proprietario sono persone competenti.
Rispondi
Re: Ma ti sei arrabbiato e ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/02/2015 ore 13:15:13
Sulla maleducazione hai perfettamente ragione. Molte persone - io compreso - preferiscono anche spendere qualcosina in piu ma andare da negozianti educati e disponibili, che ti fanno proprio venire la voglia di tornarci.
Sono meno d'accordo sul ritiro di marche poco note, indipendentemente dalla qualità. In fondo è pacifico che un negozio per stare aperto deve vendere ed è naturale che preferisca prodotti conosciuti e in teoria più facilmente rivendibili.
Con i mercati di nicchia si campa poco. Magri risulti bravo, simpatico e ultra competente ma non so quanto rimani aperto :D
Rispondi
Credo che un negoziante abbia ...
di MM [user #34535]
commento del 19/02/2015 ore 10:55:39
Credo che un negoziante abbia il diritto di non prendere dentro in permuta uno strumento, se lo ritiene opportuno.
Io comunque nei negozi dove il personale (o il titolare) è arrogante, ti tratta come se gli stessi pestando un callo, oppure incompetente.... tendenzialmente non compro.
Lo stesso vale in casi di evidente, falsa, cortesia. Magari davanti a te si mostrano come iper cortesi e dietro ti rifilano la fregatura. Esiste anche questo, e non essendo nato ieri, me ne accorgo in fretta di che pasta è fatto chi mi sta di fronte.
Rispondi
È un peccato, ma la ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 19/02/2015 ore 11:28:23
È un peccato, ma la mia peggior esperienza l'ho trascorsa in un noto negozio di musica a Montebelluna (Treviso)... Personale irreperibile per ore: i commessi letteralmente sparivano "chissà dove" (la macchinetta del caffè non è molto ben nascosta), poi non particolarmente affini e avvezzi alla descrizione dello strumento, menefreghismo generale.. Insomma un'esperienza terribile. Dagli ultimi commenti che sento pare, (PARE), si siano dati una raddrizzata grazie alle lamentele ricevute. Spero sia così poiché è sicuramente uno degli store più forniti i circolazione.
Rispondi
Re: È un peccato, ma la ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 19/02/2015 ore 12:37:42
La mia impressione è che nei grossi negozi di musica ( e per grossi intendo magazzini musicali tipo capannone o comunque grandi superfici commerciali!) la filosofia sia quella di viaggiare un tanto al kilo come si dice dalle mie parti cioè essendo grandi pensano di potersi permettere di essere poco professionali, tanto di passaggio di persone ne avranno sempre.
Dalle mie parti c'è un negozio così, commessi incompetenti, ti trattano malissimo sull'usato ( ma proprio tanto!) e non tengono neanche chissà quale scelta eppure ... sono anni che sta in piedi e continua ad avere clienti!
Io da quel punto di vista preferisco il piccolo/medio negozio, è più facile che trovi gente preparata e che ti segue....
Rispondi
Il tema è abbastanza complesso ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 19/02/2015 ore 12:27:25
Il tema è abbastanza complesso ci sono molte variabili in gioco,Internet certo,la crisi pure,la grande distribuzione anche.Qui in zona i "piccoli" hanno chiuso tutti i battenti,ma per motivi di concorrenza,quando il mercato si restringe vince sempre chi ha l'assortimento migliore ed i prezzi più bassi,riguardo la competenza e la cortesia devo dire che ho trovato esempi negativi e positivi in entrambi gli ambiti,non saprei chi la spunta qui.Per quello che riguarda invece la tua chitarra in permuta,beh fattene una ragione....chi ha un'attività commerciale(soecie con queste lune) bada al sodo e una roba così ( non in senso dispregiativo non mi fraintendere) è ovvio che non te la ritirano,purtroppo sono le leggi di mercato!
Rispondi
Tutto vero....ma.....
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 14:04:41
Concordo pienamente sul discorso delle politiche commerciali, tuttavia credo che in italia, soprattutto per il discorso delle vendite on-line, alle quali hanno aderito la maggior parte dei negozi, tenere una percentuale di strumenti poco commerciabili, sia una strategia intelligente, in quanto li trattano in pochi. Credo che se hai 50 Gibson o 50 Fender, l'unica tua possibilità di vendere più degli altri sia un forte ribasso sul prezzo, se invece hai delle alternative di qualità da offrire, allargherai il tuo bacino di utenze. Sulla popolazione di musicisti italiani 1000 vorranno una marca blasonata con forma standardizzata, ma ci saranno 10 persone che apprezzano una Ravelle?? Bhe io ne ho prese 2, e le ho trovate con grande fatica!!
Se il negoziante si fosse comportato correttamente e gentilmente, avrebbe acquistato un cliente, e nella fattispecie uno malato di GAS, che nei mesi successivi avrebbe acquistato certamente altri strumenti. Certo che questo lui non poteva saperlo!! Ma il rischio imprenditoriale è anche questo!
Due anni fa cercavo un muletto da portarmi come Les Paul di scorta, e dopo attente ricerche tra marche con rapporto qualità prezzo accattivante, mi buttai sulla Bach, di produzione semi-artigianale della repubblica Ceca. Non volendo acquistare senza provare, ho cercato un rivenditore e l'unico che ho trovato era di Pantigliate.
Mi sono recato in negozio, ho provato lo strumento ed è stato subito amore....per 300 Euro ho preso una chitarra eccezionale.
In seguito nello stesso negozio ho acquistato una Bach Telecaster, una Bariselli di Liuteria ed una Ibanez semiacustica AK95. Inoltre ho fortemente sponsorizzato con amici musicisti la Bach e almeno 4-5 di loro l'hanno acquistata. Morale della favola, dare la giusta alternativa è una politica commerciale che paga, molto più che seguire le regole del mercato, che attualmente hanno portato alla decimazione dei Negozi di strumenti musicali. Certo che la Bach non è altro che una imitazione delle Les Paul, e quindi ha una forma più commerciabile della Fernandes, ma provate a portarla in un negozio e la risposta sarà la stessa che ho avuto (cos'è stà roba?)
Cambiare le regole di un mercato saturo è l'unica possibilità di trovare un nuovo spazio e nuovi canali.
Rispondi
Re: Tutto vero....ma.....
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/02/2015 ore 16:09:20
Quindi la soluzione che un negozio ha per uscire dalla crisi è quella di trattare anche marchi e modelli poco noti per poter accontentare quelle 5 o 10 persone che magari potrebbero essere interessate?

Onestamente, un negoziante, qualunque sia il prodotto che vende, tenderà per ovvie ragioni a trattare merce richiesta dal 90% dei potenziali clienti. Non prenderà mai un prodotto solo per accontentare qull'unica persona che, magari potrebbe essere interessata e magari potrebbe diventare un cliente.
Rispondi
Credo che una cosa non ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 17:09:10
Credo che una cosa non escluda l'altra, e la dimostrazione è che quei pochi negozi che fanno tale politica, nonostante le dimensioni non siano quelle della grossa distribuzione, riescono a stare in piedi, mentre tanti altri che seguono politiche o logiche più "commercialmente standardizzate" alla fine non riescono a tenere il passo dei giganti, in quanto sul mero discorso del prezzo non possono competere.
Prendi l'esempio della celiachia, il 2/3% della popolazione soffre di tale problematica, eppure ci sono ristoranti che allestiscono cucine dedicate solo a loro a fronte di un investimento iniziale
Rispondi
Continua..... a fronte di un ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 17:13:25
Continua.....
a fronte di un investimento iniziale notevole.
Questo perchè chi vuole mangiare una pizza con una persona Celiaca, è obbligato ad andare in una pizzeria che tratta anche la cucina senza glutine. Quindi oltre alla clientela affetta da tale disturbo si accaparra una porzione di persone che probabilmente non sarebbe andata li a mangiare.
La questione non è molto differente, basta avere un po' di vivacità intellettuale, cosa che molti negozianti a mio parere non hanno.
Comunque questa rimane una mia personale posizione totalmente opinabile, ognuno pratica le politiche commerciali che vuole, però, io i miei soldi li spendo da altre parti.
Rispondi
Re: Continua..... a fronte di un ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/02/2015 ore 17:46:46
Ora non so quanto puo costare inserire nel menù dei prodotti per celaci. E sinceramente non so neanche se sono proprio obbligati ad averli. Comunque è certo che se li hanno messi si saranno fatti i loro conti. Alla signora Carmelina che gestisce una trattori da 40anni con clientela fissa sai cosa importa se una persona non diventa suo cliente?
Un commerciante decide di attuare la politica commerciale che, secondo lui lo farà guadagnare dinpiù
Parlano sempre di disponibiltà dei commessi, educazione, ma chissà perchè luckymusic è sempre strapieno?
Rispondi
È anche certo he ognuno ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/02/2015 ore 17:57:12
È anche certo he ognuno la pensa come vuole e sei liberissimo di non andare nei negozi che non adottano politiche a te congeniali, ma come l'hai messa giù sembra che per te la causa della crisi dei negozianti sia quella di non trattare merce rifilabile magari a un paio di persone !
Rispondi
Certo luky è un colosso.....e ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 18:02:58
Certo luky è un colosso.....e il risparmio fa comodo a tutti.....
P.s a Luky la Fernandes la ritiravano!!!
Rispondi
Re: Certo luky è un colosso.....e ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 19/02/2015 ore 18:23:53
Si da luckymusic ti ritirano pure i libri di suola....
Comunque è certo che lo fanno per un tornaconto e non certo perchè sono bravi. Posso pensare che, magari, sono obbligati a comprare in stock un certo numero di strumenti per poter trattare un marchio e magari posso pensare che più ne vendi e più puoi avere accordi commerciali convenienti e che ti permettono di tenere i prezzi più bassi. Magari, proprio per questo motivo un negoziante accontenta un cliente ritirando un prodotto poco vendibile pur di vendere una di quelle famose chitarre che tratta....tutto magari....
Rispondi
Bhe.... adesso mi sembra un ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 19/02/2015 ore 21:16:08
Bhe.... adesso mi sembra un po' tutto e contrario di tutto....
Non credo che la crisi dei negozi musicali sia esclusivamente dovuta ad internet, dico solo che Internet ha permesso di mostrare l'incompetenza e l'egemonia dei venditori di strumenti. Chi come me ha qualche anno alle spalle di musica e di strumenti, ricorderà marche oscene che negli anni 90 ti vendevano a peso d'oro e che solo grazie ai sistemi informativi globali la gente ha potuto aprire gli occhi e messo in discussione i venditori di Fumo. Però in quegli anni sono anche venute alla ribalta marche che costruivano ed alcuni ancora costruiscono, chitarre d'eccellenza. Tra gli anni 70/80/90 marchi come Tokai, Aria, Fernandes, Greco, Bacchus, Luxor, Burny, Vantage, Blade, Hamer, Godin, Charvel Kramer ecc ecc, era normale entrare in un negozio e trovarli, era normale avere una scelta. Oggi purtroppo solo chi ha avuto tra le mani certi strumenti ne ricorda la bontà, tanto che si vendono senza grossi problemi privatamente. Invece nei negozi ormai esistono solo Gibson, Fender ed alcuni marchi economici (quasi tutti marchi affiliati ai primi) che imitano con qualità opinabile e prezzi contenuti i 2 colossi. Chi ha imbracciato chitarre come le greco SE 800 oppure le Aria Stagecaster ST700,(purchè fossero copie della strato) sa perfettamente che a confronto con una strato Am. Standard di oggi, ne uscirebbero vincitori senza sudare. In quegli anni erano le alternative, ma lo erano, a mio parere, con qualità maggiori degli originali. Inoltre producevano anche modelli propri ed alcuni davvero niente male.
A mio parere, se non fosse perchè ogni strumento fa storia a se e va provato, la gente non avrebbe più motivo di andare nei negozi, in quanto il venditore spesso ne sa meno di te e non da alcun valore aggiunto alla tua ricerca.

Rispondi
Ciao, ti capisco benissimo. Una ...
di Andrea_M [user #26406]
commento del 20/02/2015 ore 01:42:46
Ciao, ti capisco benissimo. Una considerazione al volo: non aspettiamoci che i commercianti siano anche amatori, scope o chitarre è la stessa cosa. Dirti "quella non so cosa è, mah.." è da incompetenti dal punto di vista del lavoro del commercio in qualsiasi ambito, non si fa una bella figura e non la si fa fare neanche all'azienda e giustamente il cliente scappa scocciato.
I grossi store devono fatturare tanto e acquistano chitarre in sock con ordini da decine di migliaia di euro, il risultato è che ci sono in giro fender, gibson, squier, epiphone, ibanez.

Fosse solo per greco, fernandes, godin il problema (3 grandi marche a mio parere), è difficile trovare cort, esp/ltd, music man, dean, prs e parker che hanno linee di prodotti moderni e riassortiscono il catalogo annualmente.

I piccoli negozianti dovrebbero colmare le lacune ma... il mio di fiducia non riesce ad ottenere dai fornitori nulla di elettrico. Fa il rivenditore di elettriche usate (che acquistiamo e vendiamo a turno... :) ) e vende di nuovo solo ampli e acustiche.
(per quanto riguarda il reparto chitarre)

Rispondi
Ok, alla fine è appurato ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 20/02/2015 ore 08:10:4
Ok, alla fine è appurato che un negozio di chitarre non va in fallimento perchè non ritira le Fernandes ravelle...sei d'accordo vero? :D
Un negozio di strumenti va in crisi se non ha i prodotti che la gente vuole. Poi se il personale è anche maleducato il successo è assicurato.
Un negozio piccolo che probabilmente non potrà acquistare grossi stock, dovrà mantenere dei prezzi più alti e per compensare farà leva sulla competenza, "amicizia" insomma tutte quelle cose che molti chitarristi che vogliono sentirsi coccolati cercano.
Un grosso store, farà leva sui prezzi bassi e deve vendere vendere vendere per mantenerli. In questi posti ci va chi vuole pagare poco e non gli importa na mezza pippa di trovare il commesso amicone.
Rispondi
Non esattamente....... Certo che un ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 20/02/2015 ore 14:58:54
Non esattamente.......
Certo che un negozio non va in rovina perchè non ritira una Fernandes Ravelle, ma se non sei un colosso con prezzi super convenienti ed inizi a non ritirare una Fernandes, una charvel, una Kramer, una Tokai, una Electra ecc ecc, allora rischi di perdere un grosso bacino di utenti.
Credo che la Visione, sia uno dei limiti di moltissimi commercianti, prendono un sistema standardizzato e lo fanno proprio, senza invece pensare all'innovazione ed all'offrire ciò che manca sul mercato.
I colossi hanno puntato sui grossi marchi e sulla quantità, il piccolo o medio deve trovare alternative differenti, oppure finirà schiacciato.
Rispondi
Re: Non esattamente....... Certo che un ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 20/02/2015 ore 15:33:22
Sinceramente credo che il mondo possa continuare a sopravvivere senza le greco, Fernandes e via dicendo.
Non credo proprio ci sia una fetta di mercato cosi ampia da giustificare un investimento in questi prodotti.
Tempo fa mi sono interessato a delle stratocaster giapponesi di fine anni 70 primi 80 ( greco e JV ) dalle informazioni raccolte ho capito che non sono tutte così sinonimo di qualità e ricercatezza. Bisogna guardare il seriale, la basetta dei pick up, il tipo di vernice, i codici stampati sul manico...insomma devi essere un pochino esperto per sapere se stai acquistando una bella chitarra o una mezza sola.
Ora ragioniamo un po. Magari una di queste chitarre le puoi rifilare a un ragazzino che non ha i soldi per una di marca più costosa e magari non importa nulla se prende una epiphone piuttosto che una Bach o ancora una fernandes. A lui basta avere la chitarra con la forma che gli piace.
Il problema è sempre una questione di obblighi contrattuali. Credo che sei obbligato a trattare sotto marche economiche dei marchi blasonati quindi al ragazzino squattrinato non avranno problemi a proporre chitarre economiche.
Un chitarrista di quella piccola fetta che, invece apprezza ed è cultore di queste chitarre, magari vorrà esaminarle accuratamente e non credo che un negoziante sia dispost a smontare una Chirarra.
Alla fine questi marchi di nicchia vivono beneve trovano terreno fertile tea i privati. I negozi vivono bene senza, anzi avrebbero più problemi che vantaggi..
Rispondi
....è evidente che i nostri ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 20/02/2015 ore 21:14:10
....è evidente che i nostri punti di vista sono molto differenti....comunque il mondo è bello perchè è vario :-)
Rispondi
Scusa sai ....
di Luciano m utente non più registrato
commento del 22/02/2015 ore 13:37:5
...ma se l' hai poi rivenduta perche' mai hai comprato 'sta Fernandez?!? Essendo cosi' particolare l' avresti dovuta tenere per la vita, dopo averne ponderato la scelta per mesi, perlomeno, vistone la particolarita', no?!? Chi credi che ne fosse interessato? Per esempio vedi la Jem Ibanez di Steve Vai: a parte la sua personale, la numero uno cioe' e chi la prenderebbe mai una chitarra con quell' incavo ove metterci la mano?!? Visto mai qualcosa di piu' magnacciaro? Ovverossia di piu' tamarroide?!?
Solo un esempio, sia chiaro, eh?!? :-)

Azz...100 chitarre tra compratre, vendute e permutate, ma...ahahah! Ma tu la chitarra la suoni o la guardi soltanto?!? (considerandola un' opera d' arte...:-D).
Rispondi
rispondo per ordine 1) bhe ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 22/02/2015 ore 17:19:22
rispondo per ordine
1) bhe è abbastanza deducibile, ne ho comprata un'altra di una serie superiore proprio perchè mi sono trovato bene....chi compra una macchia di una marca, anche particolare, credi che poi non possa decidere di acquistarne il modello superiore?? Perdonami ma non ne capisco la logica....

2) La Steve Vai è un'ottima chitarra, non credo che il gusto si possa giudicare, probabilmente chi ama la Steve Vai non amerà la Gibson, oppure le amerà tutte e due......

3) io le chitarre le suono e le apprezzo come oggetti, le colleziono;
chi ama indossare e collezionare gli orologi pensi che non guardi l'ora? :-)



Rispondi
Re: rispondo per ordine 1) bhe ...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 22/02/2015 ore 18:28:00
No, mi riferivo alla forma, all' estetica e alla possiiblita' che questa ad altri possa piacere o meno a prescindere dal suono. Beh, per quanto riguarda la logica della superiorita', si e' vero ma io pensavo che per soddisfarla eri arrivato alla centesima chitarra e non avevo inteso che invece le collezioni a prescindere (anche a me piace possederne almeno una copia per modello, almeno quelle che mi piacciono e che posso permettermi).
La Jem si, ma, per dire, mi riferisco ad esempio a delle copie. Nello specifico, personalmente non ho mai avuto difficolta' a vendere o permutare qualcosa che avesse la forma stratocaster o les paul, al contrario di una copia di jem che ho relegato nello scantinato perche' chiunque la vedeva diceva con un risolino: "beh, si, il prezzo e buono ma...se non avesse quell' incavo..." . Ahahah! Capisci cio' che intendo dire?!?.
Con le dovute proporzioni penso che anche la tua Fernandes...

Grazie mille comunque per le risposte!
Per l' ultima cosa, intendevo naturalmente dire che a furia di vendere, comprare e permutare forse non ti rmaneva tempo per suonare! Evidentemente un' altra battuta :-D.




Rispondi
Certo capisco alla perfezione....e condivido, ...
di Puma1976 [user #42888]
commento del 22/02/2015 ore 18:51:26
Certo capisco alla perfezione....e condivido, purtroppo ormai abbiamo omologato il gusto estetico, ci piace quello che ci fanno piacere, è tristemente così. Ricordi negli anni 80/90 le palette a punta in stile Kramer, Ibanez Jakson....andavano tantissimo, oggi non le vuole nessuno, se non qualche metallaro Doc. Ormai è come la moda....non possiamo fingere di non essere condizionati...
Rispondi
Re: Certo capisco alla perfezione....e condivido, ...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 22/02/2015 ore 23:17:43
Purtroppo e' cosi. Io potrei rappresentarne un esempio: dopo tre decenni passati a sbavare sulle immagini stratoidi di Jimi Hendrix, di Dave Gilmour, di Ritchie Blackmore, di Mark Knopfler, di Robert Cray, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan ed averne metabolizzati suoni e dischi, beh, mi sarebbe difficile pensare di sostituire la Stratocaster con un' altra chitarra, di forma diversa cioe', pur se di suono simile od anche superiore (peraltro opinabile).
Me ne sono accorto anche quando vedo, ad es., in Home Page articoli che riguardano la Strato...il cuore mi batte, il respiro aumenta e mi viene subito da leggere l' articolo in questione.
Come per es quello di stamani, di Paolo Anessi.
Cosi' non e' per altre chitarre, per cui passo oltre, ritendendo inutile per me soffermarmici.

Certo che Snowy White e Slash hanno pero' contribuito a dividere il mio cuore elettrico in due: da una parte Fender Stratocaster, 80 per cento, dall' altra Gibson Les Paul, 10 per cento :-).
L' altro 10 per cento lasciamolo pure alla Telecaster, visto che uno dei miei generi preferiti e' il Country (Rock).-
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