Il vero punto di forza del looper in prova oggi è
l’immediatezza con cui si riesce a entrare in confidenza. Basta ricordarsi l’ordine usato per collegare gli effetti e in meno di un minuto si anno otto preset pronti all’uso. Certo, otto può sembrare un numero risicato, ma se ci si ferma a pensare a quanti siano i diversi suoni di cui si necessita, raramente supereremo questo numero. L’uso è semplice, il funzionamento è perfetto. Abbiamo collegato diversi pedali, con diverse combinazioni. Provando a cambiare continuamente da un preset all’altro e non abbiamo notato nessun evidente rumore. I footswitch sono solidi e anche dopo un bel po’ di sollecitazioni non hanno dato nessun segno di cedimento o malfunzionamento. Il Carl Martin Octa Switch dà l’aria di poter essere un controller per sempre.
Certo, la facilità nell’uso è un po’ limitata sotto l’aspetto dei live. Maneggiare gli interruttori DIP Switch su un palco è pressoché impossibile. Un buon lavoro a casa però scongiurerà il dover armeggiare sul palco con i pirulini.
L’Octa Switch è un looper solido, immediato e facile da utilizzare. Presenta caratteristiche interessanti che, unite alle dimensioni più compatte, la rendono ancora più interessante delle precedenti versioni. Per metterla in pedaliera servono circa
400 euro, una cifra non molto bassa, ma proporzionata alla qualità dei materiali utilizzati nell’Octa Switch, che può essere perfetto per chi vuole gestire i suoi numerosi effetti senza dover smanettare con display, menù e sotto menù.