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Dorico e pentatoniche: sei step per improvvisare
Dorico e pentatoniche: sei step per improvvisare
di [user #29312] - pubblicato il

Una lezione che ci guida, step by step, a ripassare e utilizzare sei efficaci e differenti sonorità per il modo dorico. Metteremo in gioco blue note, ben tre pentatoniche minori e qualche blue note che porterà un pizzico di accattivante sonorità out. In cattedra, il nostro amico Fabio Anicas, apprezzato didatta e dimostratore.

Per i chitarristi meno esperti l’improvvisazione è uno degli aspetti più ostici da affrontare. 
Tutti ambiscono a possedere un fraseggio fresco e incisivo ma la capacità di estrapolare melodie efficaci dalle semplici diteggiature delle scale non è affatto semplice. 
Per questo ho sviluppato una serie di esercizi che, passo a passo, spronino i miei allievi a costruire e sviluppare in maniera ordinata l’improvvisazione.
Lavoriamo su una progressione in G dorico. Questi concetti sono ovviamente trasportabili in qualsiasi modo o tonalità.

Dorico e pentatoniche: sei step per improvvisare

Partiremo dalla scala di Gm Dorico: G, A, Bb, C, D, E, F composta quindi dagli intervalli di 1, 2, b3, 4, 5, 6, b7.
Per iniziare a sviluppare un fraseggio convincente è necessario, prima di tutto, compiere una scelta di note interessanti. Ecco una serie di step da seguire uno per volta.

Step 1
Iniziamo con la cara e vecchia scala pentatonica di Gm, formata da G, Bb, C, D e F. 

Step 2
Integriamo la scala pentatonica di Gm con l’aggiunta della blue note, la b5: renderà tutto più bluesy 
Otterremo una scala blues formata da G, Bb, C, Db, D, F

Step 3
Ora aggiungiamo a questa scala blues anche la sesta maggiore, proprio la nota caratteristica del modo dorico. Questa sonorità applicata alla pentatonica è molto utilizzata da Robben Ford;
A questo punto è importante osservare come, dalla pentatonica di partenza, siamo già arrivati a una scala di sette note: G, Bb, C, Db, D, E, F)

Dorico e pentatoniche: sei step per improvvisare

Step 4
In una tonalità possiamo costruire su ogni accordo minore che ne deriva dall’armonizzazione la relativa pentatonica minore. Il nostro Gm dorico è costruito sul secondo grado della scala di F. Se armonizziamo la tonalità di F avremo: F, Gm, Am, Bb, C, Dm e Edim. Per tanto oltre alla pentatonica di Gm (G, Bb, C, D, F) potremmo usare anche quella di Am (A, C, D, E, G) e Dm (D, F, G, A, C).
Ovviamente, sommando le note di queste tre pentatoniche, avremmo tutte le della scala di Gm dorico o di F maggiore. Ma il vantaggio di suonare le tre scale separatamente e di mescolarle tra loro nel fraseggio è proprio quello di dargli un diverso e più vivace ordine intervallare, che scongiuri l’effetto scala suonata avanti e indietro.

Dorico e pentatoniche: sei step per improvvisare

Un trucchetto per garantire la musicalità nella creazione delle frasi è iniziare e terminare i fraseggi musicali con una delle note dell’accordo di Gm o Gm7 e quindi G, Bb, D, o F. Per esempio, se usiamo le note della scala di Am pentatonica potremmo iniziare la frase dalla nota D e terminarla con la nota G.
Step 5
Integriamo le blue note, la b5, su ciascuna delle tre pentatoniche minori. La sonorità inizierà a diventare sempre più out:
Gm (G, Bb, C, Db, D, F) 
Am (A, C, D, Eb, E, G) 
Dm (D, F, G, Ab, A, C).

Le tre blue note in grassetto ci permetteranno di alterare la nona dell’accordo in b2 (Ab) e la quinta D tanto in eccedente #5 Eb (enarmonicamente D#) che in diminuita, b5 ovvero  Db.
A questo punto ci troveremo a gestire una scala con ben dieci suoni
G, Ab, A, Bb, C, Db, D, Eb, E, F

Step 6
Iniziamo a mescolare tutte queste note e scale tra loro, certi di avere sempre la piena consapevolezza di cosa stiamo utilizzando e a cosa lo stiamo mescolando.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

lettori in cattedra
Link utili
Il sito di Fabio Anicas
La scuola di Fabio
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 04/04/2016 ore 15:11:29
Molto interessante! ...e chiaro! graziemille!
Rispondi
di fabioanicas [user #29312]
commento del 04/04/2016 ore 15:21:50
Grazie mille!!!
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 04/04/2016 ore 17:38:4
molto belli i due fraseggi a 0':25" fino a 0':32"...quali scale e note hai utilizzato lì ?
ciao, complimenti e grazie
Rispondi
di fabioanicas [user #29312]
commento del 04/04/2016 ore 18:07:34
Ciao ho usato la scala pentatonica minore con la sesta maggiore (molto usata da Robben Ford):

G, Bb, C, D, E, G
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 05/04/2016 ore 01:57:2
Typo... la seconda 'G' dovrebbe essere una 'F'
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/04/2016 ore 16:25:53
non esistono penta con la settima. Nelle penta levano quarta e settima proprio per evitare di risolvere le tensioni ed ogni nota possa infilarsi sull'accordo liscia liscia
non è un typo....quel g finale è la tonica...ripetuta.
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 05/04/2016 ore 23:59:05
Non è un typo perché è stata applicata una sostituzione, di per sé la settima ci sarebbe trattandosi di scala minore
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 06/04/2016 ore 00:28:54
eh..in apparenza si :-)
la questione è che la teoria musicale "riconosce" (non so che altro termine usare..) a malapena le pentatoniche maggiori e non è che le consideri scale a pieno diritto come le altre dato che non generano accordi.
Noi chitarristi le consideriamo per ovvi motivi pratici scale a tutti gli effetti e di conseguenza distinguiamo pure tra maggiore e minore ma in stretti termini tecnici (pedantemente-precisamente-noiosamente parlando..scegli tu :-)..) le penta minori sono una semplificazione da chitarristi che se il discorso si fa un poco più fino non può essere usata.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 06/04/2016 ore 00:50:15
che poi..e mi autorispondo in quanto patologicamente autoreferenziale... tutta la macedonia di scale e controscale è perfettamente riassunta allo step 4 dove dice

-------> Ovviamente, sommando le note di queste tre pentatoniche, avremmo tutte le note della scala di Gm dorico o di F maggiore.

Fa maggiore. fine punto e stop..per me la cosa finisce li :-)
L'ambaradan teorico (aggiuntivo e ad uso del chitarrista che vuole improvvisare ma non sa assolutamente come fare) viene giustificato (e non è un termine spregiativo...anzi...è il meglio che si possa fare per far capire alle persone che vogliono imparare come muoversi sulla tastiera senza avere una linea melodica in mente..) con la seguente

--------> Ma il vantaggio di suonare le tre scale separatamente e di mescolarle tra loro nel fraseggio è proprio quello di dargli un diverso e più vivace ordine intervallare, che scongiuri l’effetto scala suonata avanti e indietro.

Quindi tu allievo suoni sempre la stessa scala di fa (sempre sempre e sempre...) ma siccome non hai fantasia e predisposizione musicale e quindi ti incarti nel su e giù allora spezziamo questa scala in tante scale diverse, ti impari queste scale diverse le frulli random con un po di buon senso e ti esce un fraseggio decente.
E' la maniera più veloce per far suonar la gente ma si porta dietro un sacco di inutilità aggiuntive teoriche che fan sembrare tutto un casino allucinante :-)
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 06/04/2016 ore 02:12:45
Beh, è la stessa semplificazione che hai implicitamente applicato definendo il g la "tonica"...
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 06/04/2016 ore 09:13:19
si..e poi tra semplificazioini e confusioni escono le stupidaggini con il G7qualsiasi di due post più sotto, quando invece è F7...
Rispondi
di fabioanicas [user #29312]
commento del 05/04/2016 ore 17:01:18
Essendo la scala minore pentatonica con la sesta maggiore la nota F viene sostituita appunto dalla nota E.
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 05/04/2016 ore 23:46:10
Ok, scusa, avevo inteso che si trattasse di aggiunta e non di sostituzione
Rispondi
di 7kris7 [user #3014]
commento del 05/04/2016 ore 15:16:26
Quali sono gli accordi della progressione?
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/04/2016 ore 16:26:1
G7 qualsiasi...
Rispondi
di fabioanicas [user #29312]
commento del 05/04/2016 ore 17:02:18
Se vuoi creare una progressione dal sound dorico i G puoi utilizzare ad esempio:

1) Gm7 - C7
oppure
2) Bb/G - C/G
Rispondi
di fabioanicas [user #29312]
commento del 06/04/2016 ore 15:43:07
Giusto per completezza... io personalmente quando suono in G dorico penso a G come centro tonale nella maniera più assoluta. Il fatto di aver scelto di suonare scale pentatoniche con una tonica diversa è solo per aiutare, chi ancora non ha molta dimestichezza, ad usare intervalli dal sound più particolare ed evitare di sentire l'"effetto scala" che si otterrebbe suonando le note della scala G dorico senza particolare attenzione
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 06/04/2016 ore 16:45:11
si era fuori questione la faccenda :-)
Sono sempre indeciso se postare o no su queste faccende perché a volte può sembrare che uno stia a questionare sulle doti\capacità di chi si mette a disposizione degli altri.
Quello che tu insegni e dimostri fa parte di un preciso e ben stabilito programma di inquadramento moderno del materiale teorico che dovrebbe far parte di ogni serio strumentista e che può solo far bene a chi ti segue.
Quando tu pensi in G dorico io invece penso (e di conseguenza mi mantengo sulla diteggiatura di..) in Fa e so che devo andare a toccare quinta, terza e settima se voglio condire la minestra...
a conclusione del ragionamento c'è anche da dire che tu sei li ed io son qui.. quindi è statisticamente probabile che il tuo approccio sia più funzionale del mio :-)
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