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Artesound Drive20: dinamica da plexi a SHG 2016
Artesound Drive20: dinamica da plexi a SHG 2016
di [user #116] - pubblicato il

Con bright a tre posizioni, riduttore di potenza e con la possibilità di scegliere tra valvole finali EL34 e KT66, la Drive20 è la punta di diamante dell'esposizione Artesound per il prossimo SHG del 19 e 20 novembre 2016. Prima di provarla di persona, ecco qualche nota come assaggio.
La Drive20 è una testata interamente valvolare improntata sulla saturazione caratteristica e sensibile al tocco propria dell'epoca plexi britannica. Artesound la costruisce completamente a mano, con trasformatori realizzati su misura e con tutta la cura del miglior artigianato italiano.
Romano De Carlo, "mente e saldatore" dietro gli amplificatori Artesound, ci ha fornito una piccola anticipazione sulla sua esposizione per l'imminente SHG GuitarShow e RitmiShow di Milano, il 19 e 20 novembre 2016, e sarà proprio la Drive20 a tenere banco alla sua postazione.

L'amplificatore punta ad aggiungere nell'arsenale dei chitarristi il suono inconfondibile della scuola britannica d'epoca, con accorgimenti al passo coi tempi e una serie di personalizzazioni che faranno gola ai patiti del tone-shaping.

La presenza di un volume master e di uno switch sul retro per scalare la potenza della Drive20 da 35 a 12 watt consentono di sfruttarla anche a volumi moderati, adatti allo studio e ai palchi di qualunque dimensione.
Tutta rivestita in tolex, è provvista di un loop effetti seriale particolarmente trasparente, anch'esso valvolare. Molto stimolante è la possibilità di utilizzare sia valvole EL34 sia delle KT66 nel finale, per esplorare orizzonti timbrici nuovi, che strizzano talvolta l'occhio anche all'altra sponda dell'Oceano.
Il preamplificatore è invece affidato a un terzetto di 12AX7 più una 12AT7.

Artesound Drive20: dinamica da plexi a SHG 2016

Dietro il pannello essenziale quanto efficace della Drive20 si celano due canali.
Il primo si rifà al classico timbro plexi e arriva fino a un crunch ideale da ripulire col tocco e col potenziometro del volume sulla chitarra. Uno switch bright a tre posizioni permette di trovare il giusto grado di brillantezza e "schiocco" con qualunque chitarra e per qualsivoglia stile, dal funk al rock.
Il secondo canale è pensato per la saturazione pura. Ha una ricca riserva di gain e modella distorsioni che partono dal crunch da rock di stampo vintage fino alla distorsione più moderna, aggressiva e ricca di sustain. La dinamica è comunque garantita in tutte le condizioni d'uso, per assicurare che il tocco del musicista venga sempre messo in primo piano.
Un'equalizzazione in comune gestisce l'output di entrambi i canali, con bassi, medi e alti affiancati a un utile potenziometro di Presence per rifinire il suono a seconda di gusti e necessità del momento.

Artesound parla della Drive20 come una vera mangia-pedali. È studiata per integrarsi agevolmente con distorsori esterni, ma anche con modulazioni, ambienti e sistemi rack, e noi non vediamo l'ora di metterci sopra le mani durante la due-giorni milanese.
Nell'attesa, condividiamo con voi due brevi clip dimostrativi proposti dal canale YouTube Artesound. Nel primo, Nicola Rudella fa ascoltare il Drive20 con una coppia di KT66 a pilotare il finale.



Nel secondo video, invece, Matteo Losso mette alla prova la testata con una dotazione di EL34.

amplificatori artesound drive20 shg milano 2016
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Sito Artesound
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di trimmer741 [user #41394]
commento del 15/11/2016 ore 13:00:22
Molto molto convincente
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di FrankieBear [user #29169]
commento del 15/11/2016 ore 17:16:48
Mi piace l'idea, mi piace esteticamente e mi piace il suono! Poi purtroppo per quel prezzo per me resta un pelo più che inarrivabile..giusto un pelo..
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di Shoreline [user #20926]
commento del 15/11/2016 ore 18:39:45
Costa una follia! Vorrei anche vedere che suonasse male...
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di Pietro utente non più registrato
commento del 16/11/2016 ore 20:46:02
La cosa triste è che all'estero costa sui 1800 ed in italia dai 2200 ai 2500,bella storia.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 17/11/2016 ore 09:04:15
Ma con tutto il rispetto, trattandosi di un costruttore artigianale, mi chiedo come sia possibile!? L'IVA, seppure con forme diverse c'è pure all'estero, senza contare i costi di trasporto. Bah!?
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di Pietro utente non più registrato
commento del 17/11/2016 ore 10:05:28
Io ti dico quello che ho visto andando sui link dei rivenditori dal sito Artesound,lo puoi fare anche tu,il negozio Austriaco lo fa 1800,in Italia a meno di 2200 non ce n'è.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 17/11/2016 ore 10:14:06
Si ho visto pure io, su reverb.com. Lo stupore non era riferito a ciò che hai scritto...
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di Pietro utente non più registrato
commento del 17/11/2016 ore 10:18:59
Mi vengono in mente due cose,o i listini all'ingrosso sono diversi per il mercato interno e quello estero (ma mi sembra strano) oppure al solito i "mercanti Italici" ricaricano di più,e non sarebbe una novità.Anche considerando di togliere un 20% di tassazione (come media) la differenza è sempre troppa.
Rispondi
di artesound [user #22702]
commento del 17/11/2016 ore 10:43:32
Ciao Pietro, rispondo al volo.. nel negozio Austriaco avevano il prezzo relativo a una versione della vecchia Drive 20, che era molto diversa da quella attuale, comunque il prezzo verrà aggiornato in giornata. In merito al costo stiamo parlando di una dua canali point to point, e se andate a vedere prodotti analoghi made in USA o UK vedrete che i prezzi Artesound sono leggermente più bassi, in alcuni casi molto più bassi !!

Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 17/11/2016 ore 11:19:59
Ma infatti, almeno per quanto riguarda me, la perplessità non era sul costo in se, ma sul fatto che un prodotto artigianale costasse più nel Paese d'origine che all'estero. Perciò grazie per il chiarimento.
Rispondi
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