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Mad Professor Twimble: tocco e saturazione a portata di switch
Mad Professor Twimble: tocco e saturazione a portata di switch
di [user #116] - pubblicato il

Simble Overdrive e Simble Predriver si fondono per dare vita a un doppio stompbox con cui modellare i clean, i drive e le parti soliste. Il Twimble accoppia un drive versatile con un preamplificatore studiato per rendere gli acuti più articolati, fornire boost e aggiungere sustain.
Il Predriver e l'Overdrive, i due stompbox della gamma Simble di Mad Professor, accolgono un nuovo arrivato per l'alba del 2017. Il Twimble rivede i circuiti dei due pedali per farli collaborare al meglio e li mette insieme in un solo chassis, dando vita a un overdrive con all'interno un preamplificatore studiato per colorare, arricchire e variegare il suono di una chitarra.

Strutturato come un pedale doppio, il Twimble vanta dimensioni contenute e una serie di controlli approfonditi ma alquanto immediati. Con cinque manopole in totale, non mostra i classici potenziometri che si possono trovare su un overdrive, bensì delle regolazioni meno comuni e mirate maggiormente alla personalizzazione della pasta sonora stessa.

Mad Professor Twimble: tocco e saturazione a portata di switch

Level ha l'ovvio compito di fornire il volume in uscita, mentre Sensitivity si occupa della quantità di gain prodotta. Accent, invece, è un primo filtro posizionato a monte rispetto all'overdrive e consente di decidere manualmente il range di frequenze in cui la saturazione sarà maggiormente focalizzata.
L'equalizzazione generale è modellata attraverso il Contour, posto dopo lo stadio di distorsione e assimilabile a un controllo di tono atto a lavorare su tutta la curva di equalizzazione anziché limitarsi a tagliare gli acuti.

La sezione Predrive, con la sua sola manopola di Hot-Cool in sostituzione del selettore montato sulla precedente versione stand-alone, fornisce un boost di volume, aggiunge una leggera compressione e rivitalizza le frequenze più acute per generare un suono più organico, sempre reattivo sotto il plettro e in relazione al volume della chitarra.

Le due porzioni di circuito possono essere attivate insieme o anche individualmente per avere a disposizione, oltre al suono clean, un tono boostato e più hi-fi, un overdrive dal gain medio e un suono solista più ricco e fluido.

Appena pubblicato sul canale YouTube Mad Professor, un video ufficiale mostra una panoramica delle sonorità offerte dal Twimble.



Bisognerà attendere l'arrivo della primavera per vedere il Twimble sugli scaffali dei negozi, e in Italia la sua distribuzione sarà curata da Gold Music. Noi abbiamo avuto modo di recensire il Simble Overdrive e il Simble Predriver e, va detto, le premesse per uno stompbox da tenere d'occhio ci sono tutte.
effetti e processori mad professor twimble
Link utili
Twimble sul sito Mad Professor
Sito del distributore Gold Music
Simble Predriver testato su Accordo
Simble Overdrive testato su Accordo
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di mi_diverto utente non più registrato
commento del 11/01/2017 ore 09:58:44
Mi piacerebbe poter contare quanti OD e distorsori esistono in commercio, sicuramente più di quanti umanamente possibile provare.
Ne serviva davvero uno in più?
Rispondi
di F1_PICK utente non più registrato
commento del 11/01/2017 ore 10:45:2
Si infatti non se ne può più....
Come le pizzerie a Milano, una ogni 30 metri....
ma basta....
ma non si può pensare a qualcosa di innovativo?
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/01/2017 ore 13:02:22
In realtà le innovazioni ci sono. Poi magari a te non interessano, però in pochi anni siamo passati da scatole delle dimensioni di un mezzo mattone (i Boss) a distorsorini che stanno in tasca (mooer ed hotone) e questa già mi pare una bella innovazione. Esistono distorsori in cui puoi variare in tempo reale la quantità di gain. Ci sono distorsori col loop fx; distorsori a due o tre voci e siamo passati dai pedali signature a quelli che replicano (o almeno ci provano) il suono di un artista (Van Halen, Slash, Sabbra Cadabra). Accanto ai distorsori più spartani (mxr dist + o ehx micro metal muff ad esempio) ce ne sono alcuni che hanno incorporato un eq a bande o parametrico, altri hanno il noise gate; ce ne sono a transistor, a fet ed a valvole. E tutta questa varietà non è certo spuntata da un giorno all'altro, bensì è frutto di progressivo aumento delle proposte. Magari questo mad professor può essere anche solo un gradino verso la tanto invocata evoluzione.
Insomma se è vero che c'è una pizzeria ogni 30 metri, è altrettanto vero che non fanno tutti sempre solo margherita e napoletana.
Ciao
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/01/2017 ore 10:45:25
E' vero che il mercato è già ricco, però in realtà, questo è di fatto un overdrive/distorsore a due stadi di gain selezionabili o lo puoi usare come overdrive+boost. Insomma mi pare che un senso ce l'abbia. Certamente occorrerà vedere se il prezzo vale l'acquisto (non per la qualità) ma paragonandolo ad acquistare i due elementi separatamente. Quantomeno risolve parecchi problemi di cablaggio e compatibilità tra pedali distinti.
Ciao
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 11/01/2017 ore 15:28:4
Il pedale non sembra male, come tutti i prodotti Mad Prosessor, e il video è bello (complimenti al chitarrista per il sound). Non so se c'è una grossa novità anche se ormai vedo che molti effetti a transistor (silicio, germanio, fet o IC) stanno andando verso una strada, aumentare le opzioni a disposizione di un singolo effetto, spesso dotandolo di un canale aggiuntivo boost o altro. In fondo si prendono due pedali in uno e non è male. Anch'io sto progettando da tempo una nuova linea effetti con due canali distinti, perché alla fine conviene da un punto di vista di spazi e di costi (un enclosure piccolo o grande costano simili, la serigrafia uguale, i jack sono sempre 2). Inoltre si possono creare due circuiti molto affini tra loro senza incappare in stranezze dovute ad incompatibilità. Approvo quindi l'idea di base, ma disapprovo una cosa. Non capisco come sia possibile che molti brand sfornino decine (se non più) di overdrive, dove sicuramente cambieranno due cavolate (diodi così o colì, transistor silicio o germanio ecc.) e vengono venduti come ricalcassero chissà quale ampli o artista. Questa cosa accade con wampler, adoratore del J201, con Love Pedal, estimatore del TS9, e tanti altri, che variando tre cose vendono 100 pedali diversi. Lo potrei fare io, lo poteva fare il Klon Centaur per citare un brand più famoso del mio, ma saremo scemi o poco "affaristi", ma non credo sia corretto verso il cliente. Vuole una variante? Bene gliela farei sul posto per venire incontro al suo gusto ma non ne farei un nuovo prodotto. Resta poi il fatto che dopo aver provato tanti circuiti e varianti resto del fatto che ho trovato i circuiti che più mi soddisfano e non cambierei una virgola.
Scusate lo sfogo ma la penso così, uno o due OD a brand basterebbero, il resto è lucro.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 11/01/2017 ore 17:39:22
Secondo me funziona così:
Step 1) Un chitarrista più o meno famoso commissiona al brand (produttore boutique o grande azienda) un overdrive adatto al suo set-up, il cui circuito sarà uno dei soliti tre o quattro dei più diffusi con qualche piccola modifica.
Step 2) Il produttore comincia a rivenderlo come signature overdrive del suddetto chitarrista
Step 2-bis) Il produttore gli trova un nome figo, oppure va in giro a dire che se usi il suo overdrive il tuo ampli a transistor poi suona come una Plexi a palla, o che il col suo overdrive il tuo Fender Champ suona come un Dumble
Step 3) Il produttore fa un video registrato con qualità audio altissima dove un chitarrista molto bravo suona il suo overdrive con chitarre da favola ed ampli da favola
Step 4 [e finale]) L'acquirente, fidandosi o del suo orecchio, o del suo chitarrista preferito, o della fama del produttore (che si è consolidata perché un sacco di gente usa i suoi pedali) si compra il pedale, strapagandolo, ed essendone comunque soddisfatto. Non conta nulla se il suo overdrive da 230 euro è un Boss SD-1 con due condensatori diversi ed un diodo in più.

PS
Non tutti i produttori sono così, ce ne sono anche di corretti che provano veramente ad introdurre innovazioni, o quantomeno a non spacciare la riscoperta dell'acqua calda come rivoluzione tecnologica. Il problema è che non tutti i chitarristi possono per forza essere periti elettronici o ingegneri, per cui si orientano con orecchie, sensazioni e suggestioni.
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 11/01/2017 ore 23:23:19
Ovvio che si tratti di lucro, daltronde ognuno tira l'acqua al proprio mulino, mica si vive di sola gloria ... heh heh... e questo fattore accomuna qualunque brand di qualunque oggetto che si tratti di strumenti o altro.
Sta poi a noi consumatori decidere se e cosa acquistare quando ne vale la pena.
Finchè Mad Professor venderà a go go complice anche una campagna pubblicitaria bella tosta fa bene a sfornare mille pedali anche se simili a tanti altri, i soldi non fanno schifo a nessuno ;D
Il nostro mondo è fatto anche di mode del momento e c'è una bella fetta di mercato che non ha particolari talenti musicali e sfoga la propria passione nell'acquisto a volte esagerato di ampli, strumenti, effetti ecc ecc.
Chi si lamenta dell'uscita dell'ennesimo overdrive ha solo da non leggere articoli come questo e magari concentrarsi di più su come accrescere le proprie capacità musicali anziché perdersi in mille chiacchere da bar.


Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 12/01/2017 ore 11:06:47
Esatto è lucro, nient'altro, ma è così che funziona.
Se vuoi farti notare e sopravvivere in un mercato iper-saturo, con decine di "nuovi" OD/distorsori/fuzz che escono ogni anno, DEVI seguire il trend, altrimenti il tuo marchio scompare, passa di moda e non se lo fila più nessuno.
E allora prendi uno dei tuoi soliti pedali, gli cambi un paio di componenti, lo lanci con un nuovo nome, una nuova grafica e una bella campagna pubblicitaria, e speri che il gioco (il tuo business) continui.
A meno di non essere il produttore di uno di quei pochi pedali storici, a cui tutti si rifanno e che puoi continuare a vendere a prezzi a volte spropositati (TS9 e TS808), a volte meno (EHX, Boss), ma che comunque ti garantiscono ottimi margini.
Sta a noi cercare di non abboccare a tutte le trappole del marketing, e ben vengano articoli o commenti che smascherano i produttori furbi o inutilmente esosi.
Non vedo altre soluzioni.
Rispondi
di _marco_ [user #16324]
commento del 12/01/2017 ore 01:21:55
Da dire pero che ogni tanto il clone con qualche diodo differente suona meglio del suo originale...e se costa pure qualcosa in meno tanto meglio ;)
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 12/01/2017 ore 12:14:38
Scusate ancora per lo sfogo ma ogni tanto quando rode non basta grattarsi...
È vero che variando poche cose si possono ottenere suoni differenti in un pedale ma gradirei un pó di onestà ogni tanto.
Più che altro odio alcune cose:
1) quando creano aloni di mistero attorno ad un effetto per creare interesse.
2) mentire spudoratamente.
3) il pedale ricalca il suono dell'ampli X (amp in a box).
La prima è pubblicità, ci potrei stare, ma spesso si traduce in leggende. Vedi i tropical fish, condensatori buoni, punto.
La terza... beh che dire, dipende dall'ampli? Dentro il pedale potrà esserci un ampli a IC magari ma paragonarlo ad ampli valvolari da svariati euro... Bah.
La seconda, tanto per fare un esempio, Bondi e il suo Sick As. Per carità hanno inserito un eq due bande attivo allo schema del Klon, ma provate a leggere la pagina ufficiale... Nessuna citazione del Klon, frasi tipo "non volevamo fare il solito OD e abbiamo fatto ricerche per anni...". E poi se lo cerchi in rete ti compare subito di fianco al Klon...
Comunque ognuno è libero di spendere i propri soldi e preferire X ad Y per gusto personale, ma occhio sempre alla sola! ;)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 12/01/2017 ore 12:53:12
Sono d'accordo con te, ma l'unica soluzione è la controinformazione: smascherare caso per caso i vari mentitori/imbroglioni/furbi/esagerati/... che tanto esisteranno sempre, sia per ragioni oggettive (le logiche di mercato dette prima) che soggettive (non tutti si fanno gli stessi scrupoli, si sa)
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 13/01/2017 ore 19:48:05
ditemi quel che volete, ma a me è piaciuto, almeno sulla carta e nel video; ovviamente, per un giudizio definitivo, attenderò di aver modo di provarlo in negozio
Rispondi
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