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In studio con Quaini: gli Uni-Vibe
In studio con Quaini: gli Uni-Vibe
di [user #116] - pubblicato il

Michele Quaini ci porta ancora nel suo studio, questa volta per una bella comparativa tra Uni-Vibe. Nello specifico, il test vedrà due vere cinture nere: da un lato lo Shin-Ei Vibe Pro, dall’altro il Mint Green di Bearfoot.
Il Mint Green è un pedale compatto Bearfoot. In realtà non è un clone dell’Uni-Vibe o un simulatore di Leslie come molti sul mercato. È una modulazione che può essere paragonata a un tremolo bias 3D più con più oscillazioni. Questo fa sì che non ci sia quell’effetto invasivo tipico dell’Uni-Vibe. È molto trasparente, aggiunge un poco di alte ma non si sostituisce al suono della chitarra creandone uno nuovo.

Lo Shin-ei Vibe-bro, di contro, è ricostruito con componenti NOS e una progettazione identica all’Uni-Vibe originale anni '60. Completo di pedale d'espressione e fatto per essere collegato in alta tensione, il Vibe-Bro è l’essenza stessa del suono vibe. Ne abbiamo parlato qui, se volete approfondire.

In studio con Quaini: gli Uni-Vibe

I due effetti sono molto diversi tra loro. Il secondo, più invasivo, è vintage oriented e trasporta il sound verso territori decisamente anni ’60. Il Bearfoot per alcuni versi è più utilizzabile quando si cerca un sound vibe ma senza che questo faccia “sparire” il timbro della chitarra.

L’Uni-Vibe è un effetto davvero gustoso da utilizzare, nato per imitare i Leslie e finito per diventare un vero must. Qui ne abbiamo parlato in maniera abbastanza dettagliata. Se volete un po’ di storia su questo effetto, è l’articolo giusto.

Ora lasciamo parlare i pedali in questa comparativa registrata da Michele Quaini all’interno del suo OUT Side Studio.

bearfoot effetti singoli per chitarra michele quaini mint green shin ei vibebro
Link utili
Vibe-Bro su Accordo
Storia dello Shin Ei Uni-Vibe
Uni-Vibe su Musicarte Store
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di FBASS [user #22255]
commento del 04/02/2021 ore 08:55:25
Io ho da tempo l'Unibibe Stereo Chorus della Dunlop e non è che ne sia molto contento, però ultimamente, e sempre nel negozio dove lo comperai usato ma in condizioni pari al nuovo, ho visto esposto un MXR DUNLOP UV1 UNI VIBE che pesa pure abbastanza ma che è dotato sempre di 3 manopole, non so se la permuta con rifosa monetaria ne valga la pena, FBASS.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 05/02/2021 ore 09:27:20
Ho anch'io l'UVSC1 della Dunlop come te e altrettanto poco contento, è un'ammazza dinamica e ciuccia suono come pochi, ho provato anche l'MXR anche quello piccolo e nero niente di che.
Per un Uni Vibe bisogna spendere purtroppo, un Drybell Vide Machine è un bel pedale, altrimenti io avevo optato per l'effetto Leslie prendendomi un H&K Rotosphere, venduto poi anche quello ma ottimo pedale.
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di FBASS [user #22255]
commento del 05/02/2021 ore 10:43:26
Ricordo con piacere che negli anni 70s avevo comperato un pedale della Farfisa denominato "Sferasound": vai al link, che voleva essere, oltre ad un pedale volume, una simulazione elettronica di un Leslie (io poi che ho posseduto un autentico Leslie modello 770, dato via per motivi di spazio e trasporto, ora ho un pannello completo di tamburo ruotante e motori della Thomas), in più comperai un altro pedale enorme, un Bioctaver della Davoli ... erano i primi tentativi di uscir fuori dai soliti Fuzz, Wha e Tremoli, FBASS
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di Repsol [user #30201]
commento del 04/02/2021 ore 19:47:0
Bell'articolo....interessante notare anche la posizione del plettro, quasi sempre sopra il pickup al ponte a volte ancora piu' indietro, verso il ponte.
Territori a me sconosciuti....d'ora in avanti iniziero' ad esplorarli. Grazie anche per questo
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di Michele Quaini [user #14336]
commento del 04/02/2021 ore 21:34:59
Grazie. Colpire in quelle zone significa accentuare alcune freq particolari ed in casi estremi si raggiungono proprio sonorità impossibili da raggiungere altrimenti. Di contro cambia completamente la sensazione tecnica del gesto...la corda è piu dura da percuotere e anche il polso si trova in una posizione diversa e sicuramente piu' scomoda...but who cares? :)
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di Repsol [user #30201]
commento del 05/02/2021 ore 01:26:32
Si ovviamente nel tuo caso who cares.....nel mio it cares a lot :-)
Ma ci proverò ed esplorerò....grazie della dritta.
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di Michele Quaini [user #14336]
commento del 05/02/2021 ore 09:54:1
Ahah ma no con 'who cares' intendevo che a me non importa se ho piu difficoltà nel gesto tecnico o se non posso esplorare alcuni territori in maniera disinvolta, ciò che conta è il risultato sonoro :)
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di Francescod [user #48583]
commento del 05/02/2021 ore 08:19:08
Una domanda per l'autore dell'articolo, se possibile. Ho scoperto da poco questo tipo di effetto, grazie al rig di KW Shepherd, che usa un Dunlop Univibe (nelle strofe del noto brano Blue on black), e a Robin Trower, che usa il Deja Vibe della Fulltone. Posso chiedere un'opinione sui due che ho menzionato? Grazie.
P.s. e la differenza col Rotary è marcata oppure minima?
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di Michele Quaini [user #14336]
commento del 05/02/2021 ore 08:56:31
ciao, il Deja Vibe l ho posseduto e devo dire che è un ottimo pedale con un bel sound e la sua personalità. Il Dunlop non lo conosco bene e non posso esprimere un giudizio, anche se non mi ha mai entusiasmato dagli ascolti. Le differenze col rotary sono parecchie, a cominciare dal principio fisico diverso. Diciamo che con un buon vibe/vibrato puoi avvicinarti alla sensazione del leslie :)
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di lolloguitar [user #48123]
commento del 08/02/2021 ore 15:51:23
univibe è un effetto bellissimo che sto seguendo da parecchio tempo in attesa di comprare quello più adatto alle mie esigenze (budget, alimentazione, ingombro, funzioni, etc..) c'è da dividere secondo me tra quelli che riproducono più o meno quell'effetto ed i veri univibe sia moderni che non a mio avviso di un altro livello. Ad esempio devono esserci per forza una lampada con quattro fotoresistenze, un certo tipo di trasformatore, un determinato circuito e componentistica per riprodurre l'Univibe vero. Poi ci sono decine e decine di prodotti ugualmente belli ma comunque diversi.
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