VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Mesa Boogie Mark V: un mostro in cantina
Mesa Boogie Mark V: un mostro in cantina
di [user #36862] - pubblicato il

O lo si odia, o lo si ama. Il Mark V è uno degli amplificatori più distintivi presenti sul mercato e, contrapposta a una platea di adoratori, non mancano i detrattori. A volte il giudizio dipende tal tempo e dal modo con cui ci si approccia. Ecco cosa riserva il Mesa Boogie all'utente intenzionato a carpirne i segreti.
Illuminato dall’articolo recentemente scritto da Mark80, ho deciso di riportare le mie impressioni (totalmente diverse) rispetto a un amplificatore da lui analizzato: parliamo di Mesa Boogie Mark V.
È bene però riportare alcune premesse: tutto iniziò quando, nel luglio del 2009, il babbo tornò a casa con una piccola sorpresa per il suo figlioletto maturando. Sentendo la sua voce chiamarmi dal garage, cominciai a scendere le scale convintissimo di doverlo aiutare a cambiare una lampadina o a praticare qualche altro tipo di lavoro manuale. Invece eccolo lì, me lo trovai davanti in bella vista: l’amplificatore dei miei sogni.
Inutile parlare della frenesia e della gioia provata in quel momento, avevo in casa l’amplificatore del mio idolo, il signor Petrucci.

Il Mark V si presenta come un combo pesantissimo, ricco di switch e controlli di vario tipo. La pedaliera in dotazione inoltre potrebbe benissimo fare parte di un addobbo natalizio, con tutte le lucine che ha.
Sarò sbrigativo nell’analisi tecnica dell’aggeggio, poiché online potrete trovare tutte le informazioni che vi servono: sono presenti tre canali, un boost applicabile su ognuno di essi, un equalizzatore grafico a cinque bande e un altro equalizzatore a tre manopole, un riverbero analogico a molla con controllo indipendente per ogni canale, send return, tasto mute, una serie di switch per cambiare modalità nei canali.
Ma torniamo al fanciullo estasiato che scarta il suo pacco e lo attacca alla corrente.

Posso dirvi che nel giro di dieci minuti tutto il mio entusiasmo è andato scemando: un orrore, una ciofeca, un amplificatore squilibratissimo e inutilizzabile. Ci avevo smanettato tutta la giornata, per somma gioia dei vicini, senza riuscire a cavarci fuori un suono decente. Si riusciva tuttavia a percepire che l’attacco e la botta valvolare erano presenti e ottimi, ma il suono proprio non riusciva a soddisfarmi.

Mesa Boogie Mark V: un mostro in cantina

Ve la faccio breve: il Mesa è un amplificatore che deve essere gestito, compreso e studiato a fondo. Le possibilità e le sfumature che riesce a buttare fuori sono qualcosa di eccezionale, che solo pochi altri amplificatori possono eguagliare. Non vi nego che nel corso degli anni ho pensato più e più volte di mandare al diavolo tutto e di rivenderlo, addirittura preso da degli scatti di rabbia ha rischiato di essere lanciato fuori dalla finestra ma alla fine, complice anche la mia formazione musicale e tecnica migliorata, il suono è riuscito a maturare pian piano.
Dopo tre anni, e ripeto tre anni, sono riuscito a tirare fuori il sound che ho sempre voluto.
Chiariamoci, il mio periodo mettallozzo è finito, e ora i Dream Theater sono più una musica onirica rispetto al passato, le mie capacità si sono concentrate sul rock, l’hard rock e l’heavy metal vecchio stampo.
Il Mark V non perdona: se una nota la si sbaglia, o una corda la si prende male l’errore non viene coperto, ma anzi sembra quasi essere amplificato. Le armoniche e le note vengono contraddistinte talmente bene che la precisione, nell’utilizzo di un’ascia, deve essere minimale.
Sono scettico riguardo quelle prove che vengono effettuate da persone che testano l’amplificazione per non più di due ore, soprattutto in questo caso.

È doveroso inoltre segnalare che la bestiola deve necessariamente essere utilizzata con l’equalizzatore attivo. Pena? Ritrovarsi con un amplificatore uguale, se non peggiore, di uno che sul mercato si può trovare intorno ai mille euro.
Un errore comune è considerarlo solo come un rappresentante della musica metal: niente di più sbagliato. È vero che la tendenza dei suoni che se ne tirano fuori sono più orientati al sound americano, ma giocando con la manopolina del Presence e sull’equalizzazione eccolo li: si tira fuori Hendrix, Page, Gilmour, Sabo, BB King, Clapton e chi ne ha e più ne metta.
So che è difficile, ma provare per credere.

Mesa Boogie Mark V: un mostro in cantina

Forse sono un po’ di parte, essendone un felice possessore, ma è inevitabile che qualche nota dolente vi sia:
- l’amplificatore tende a dare una determinata timbrica a tutti gli strumenti. Nel senso che tutte le chitarre sembrano suonare alla stessa maniera. È chiaro che nel caso di una Stratocaster e una Les Paul i suoni saranno diversi, ma non è difficile trovare delle somiglianze fra loro, soprattutto nell’ambito high gain
- le distorsioni Mesa o vi piacciono o non vi piacciono
- questo ampli è dannatamente difficile da usare, è difficile da gestire, può darvi addirittura qualche problema in ambito live se dovete smanettare con i controlli per variare un po’ il suono: basta spostare di due millimetri una manopola e si sfasa tutto
- è metereopatico! Anche se è un problema che più o meno affligge tutti gli amplificatori a valvole
- pesa, diamine se pesa (parlo del combo) e la vostra schiena potrebbe rischiare un sonoro crack se non lo munite di rotelline
- inizialmente potrebbe lasciarvi spiazzati, inoltre dovrete tenere conto che ogni cosa, a partire dall’utilizzo a seconda dei watt, fino alla regolazione del volume master e del volume di uscita, influenzerà (e non è detto positivamente) il suono della vostra macchina.
- non ama gli overdrive e i distorsori delle altre marche.

In conclusione vi illustro le mie personali impressioni sui singoli canali.
Il primo canale dispone di tre modalità utilizzabili: un clean, una modalità fat e una tweed. Se le prime due sono chiaramente di stampo Fenderistico e il suono si presenta come buono e discreto (con un humbucker non è vero che la chitarra tende a crunchare, basta regolare il gain con coscienza), è la modalità Tweed il vero mostro di questo canale. Hendrix, Hendrix e ancora Hendrix. Il suono che se ne tira fuori è eccezionale, la chitarra vibra e possiamo sentire scorrere nelle nostre vene tutta la bellezza degli anni ‘60 e ‘70.
Il secondo canale dispone anch’esso di tre modalità. Su questo punto non posso che concordare con la recensione di Mark80: la versatilità è enorme, grazie ai tre switch ci si riesce a tirare fuori veramente di tutto, da riff soft blues a ritmiche metal più pesanti. È un mondo da scoprire.
Il terzo canale è dedicato all’high gain, sempre con tre modalità. Passiamo dal sound alla Led Zeppelin ai suoni più cattivi della storia della musica. È vero che la riserva di gain non è eccessiva, ma basta aggiungere un boost alla pedaliera oppure alzare oltre la metà corsa l'uscita dell’amplificatore e "boom", anche per le vostre orecchie. Il sustain aumenta a dismisura.

Il Mark V è, come l’aveva definito la redazione di Accordo qualche tempo fa, uno degli amplificatori definitivi e più versatili mai creato.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

amplificatori mark mesa boogie v
Nascondi commenti     48
Loggati per commentare

Una domanda:
di nicolapax [user #27042]
commento del 20/03/2013 ore 11:13:17
...è un amplificatore DONNA? Sai, dalla tua descrizioe, mi è saltata in mente mia moglie.
Rispondi
Re: Una domanda:
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 11:56:44
Ha ha bravo! Non avrei saputo trovare un termine migliore! È frustrante a volte ma se capito e trattato bene da grandi soddisfazioni ;)
Rispondi
se non costasse
di Khaos88 [user #18462]
commento del 20/03/2013 ore 13:08:56
Se non costasse un rene, un pomone e un occhio, ci avrei fatto un pensierino..
Rispondi
Re: se non costasse
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 13:54:27
Vero! Mio padre non l'avrebbe mai preso nuovo, all'epoca aveva trovato una succulenta occasione da un privato e non se l'era lasciato scappare!
Nemmeno io mi sognerei mai di acquistare un prodotto simile a prezzo pieno, ma se lavorassi professionalmente in ambito musicale sicuramente sarebbe una scelta da tenere d'occhio!
Rispondi
non mi è mai piaciuto, ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 13:44:
non mi è mai piaciuto, credo che un'ampli a valvole o ti piaccia subito oppure se devi sudarti il suono per tirarlo fuori e ci riesci solo dopo 3 anni è molto probabile che ti sia adattato tu al suo sound piuttosto che lui a te....
L'ho sentito live, e sentito numerose demo ma non mi ha mai convinto...

Mi ha dato in pratica tutte le opposte sensazioni che mi ha dato una Orange Rockerverb....per me quella è l'apoteosi :-p
Rispondi
Re: non mi è mai piaciuto, ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 13:59:0
Ovviamente si parla di punti di vista, e come ho scritto o il suono che se ne tira fuori piace o lo si lascia stare.. il timbro è inevitabilmente mesa, sicuramente non lo farai mai suonare uguale (parlo di sfumature) a un Marshall o a un orange! Non è corretto dire che mi sono adattato: il suono, dai numerosi video su YouTube, mi ha sempre colpito e lasciato senza fiato. Ripeto che quest'amplificatore va capito e studiato (è come una donna) e i suoi controlli sono cosí difficili da capire che se non ci si mette d'impegno non si riesce a cavare fuori nulla di buono.
Rispondi
Re: non mi è mai piaciuto, ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 14:19:49
In linea di principio potrei essere d'accordo...sul lato tecnico però un ampli a valvole è abbastanza semplice come controlli...lo schema in linea di principio sempre quello è ... ingresso equalizzatore preamp stadio di uscita ....questo ha anche un equalizzatore prima dello stadio di uscita....poi le altre varie features daranno sicuramente delle sfacettature diverse al suono ma sicuramente non lo stravolgono perchè le scelte progettuali sono quelle che sono di base (condensatori e reti elettriche piste sul pcb o cablaggi...giriamola come vogliamo ma sono anche quelli a fare il suono di base) ...:-) comunque a ognuno il suo..Mi ricordo che questo amplificatore è stato atteso sul mercato con grande tripudio ma molti amanti del suono mesa sono rimasti delusi....Dei mesa l'unica che mi garba è la dual recto :-)) anche se non mi da l'emozione dell'aranciatina che non ho ma che mi prenderei volentieri:-)

Ad ogni modo buona musica

M.
Rispondi
Re: non mi è mai piaciuto, ...
di nicolapax [user #27042]
commento del 20/03/2013 ore 14:17:46
Al di là delle battute (doverose fra musicisti), però la penso esattamente anch'io come marcomo. Pochi fronzoli e facilità di utilizzo per concentrarsi di conseguenza su altro. Chissà dal vivo che casino quando dovevi settare tutto al volo!
Rispondi
Re: non mi è mai piaciuto, ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 14:40:50
Fortunatamente sai se non devi fare svariati generi in un concerto, o non devi cambiare chitarre, ma ti setti un suono personale (clean, crunch, high Gain) di per se l'affare si utilizza tranquillamente.. forse nasce piú come amplificatore da registrazione che da live..
Rispondi
per me...
di berengo84 [user #19294]
commento del 21/03/2013 ore 10:30:02
Per me la Bogner xtc101b è la testata definitiva e piu' versatitele in circolazione...
Rispondi
Equalizzatore
di Sykk [user #21196]
commento del 20/03/2013 ore 13:57:50
"È doveroso inoltre segnalare che la bestiola deve necessariamente essere utilizzata con l’equalizzatore attivo. Pena? Ritrovarsi con un amplificatore uguale, se non peggiore, di uno che sul mercato si può trovare intorno ai mille euro."
Questo mi induce a pensare che con un ampli di buon livello (1000 euro) e un pedalino di equalizzazione, mi posso avvicinare molto al Mark.

Ma qualcuno ha mai fatto un confronto col Magician?
Rispondi
Re: Equalizzatore
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 14:05:41
Si avevo fatto conto di quest'aspetto. E probabilmente avresti anche ragione, ma ciò che rende il suo costo cosí alto sono evidentemente la versatilità e le centinaia di combinazioni sonore date dai vari switch (e credo che ci sia dietro un costo di progettazione non indifferente). Sostanzialmente al posto di ballare il tip tap sulla pedaliera , grazie alle combinazioni puoi tirare fuori tutto dall'ampli. Poi parliamo di materiali e circuita ioni di fascia alta..
Rispondi
Re: Equalizzatore
di mottolone [user #14179]
commento del 20/03/2013 ore 20:02:52
MESA EXPRESS PLUS

Mille volte più facile da usare ed hai tutto il suono mesa!
Rispondi
mai, mai, mai..
di MrGi [user #33656]
commento del 20/03/2013 ore 13:57:51
..valutare un ampli solo dalle demo youtube e dagli endorser..
SEMPRE provare di persona prima..anche a me piace molto il suono di tutti i chitarristi che usano Mesa (Petrucci, Timmons, etc) ma gira e rigira oggi io sono felice con un pre ed un finale rack Brunetti fuori produzione (il centouno ed il rockit per gli interessati) che ho trovato in un negozio messi in un angolino (il rack chissà perchè non lo considera più nessuno..), li ho provati insieme..beh..che dire..amore a primo ascolto..e li ho pagati veramente il giusto.

mai farsi abbindolare del marchio
Rispondi
Re: mai, mai, mai..
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/03/2013 ore 14:07:57
Hai ragione, ma sai ero giovane e inesperto.. devo dire che a lungo andare però tale scelta (doverosamente fatta dal papa fra l'altro) si è rivelata eccellente.
Rispondi
Re: mai, mai, mai..
di marcomo utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 14:22:39
---sempre provare di persona prima-----
Se fa...concordo....il problema che molto spesso nei paeselli sparsi di tutta italia è difficile provare di persona prima....per non parlare dello sguardo satanico dei venditori quando chiedi se puoi provare un ampli che costa un pochino...non sia mai non si tocca che si guasta..poi se non lo compri lo rovini e lo devi pagare comunque....

Internet se non altro da quel punto di vista ci aiuta tantissimo :-)
Rispondi
Re: mai, mai, mai..
di MrGi [user #33656]
commento del 20/03/2013 ore 14:43:23
concordo..internetaiuta a ridurre le scelta tra le miriadi di possibilità che ci sono
Non vivo in un paesello, ma le difficoltà di trovare negozi forniti ci sono lo stesso ti assicuro..ed infatti ormai acquisto quasi tutti su internet dove applicano la formula soddisfatti o rimborsati.

Però onestamente se volessi cambiare ampli e decidere di investirci quasi 2000 euri (tanto costano i mesa), prenderei la mia chitarra, i miei 2 pedali preferiti e via in macchina o treno per gli store più forniti....anche a costo di metterci 2 mesi.
Rispondi
Non ho mai avuto occasione ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 14:41:1
Non ho mai avuto occasione di provarlo quindi non so giudicare le qualità di questo ampli ma leggendo la tua recensione non ho potuto fare a meno di ragionare su quanto la nostra competenza/incompetenza faccia da ago della bilancia nel parlare di uno strumento.
Ovviamente non ti conosco e faccio supposizioni in base a ciò che hai scritto ma se dici di aver impiegato tre anni per capire le potenzialità del Mark V è perché all'epoca avevi davvero troppa poca esperienza per poter sfruttare e valutare adeguatamente uno strumento di questo calibro.
Se tu questa stessa recensione la avessi proposta all'epoca probabilmente noi avremmo letto soltanto elenchi di difetti o comunque solo impressioni negative, ma oggi con più maturità musicale ed un buon studio dello strumento hai analizzato con più razionalità il tuo ampli.
Mi auguro che molti accordiani, leggendo il tuo articolo, cerchino di comprendere meglio cosa significhi valutare uno strumento perché di fesserie se ne leggono tante e spesso proprio per l'incapacità di saper valutare.

ciao ;)
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 20/03/2013 ore 17:05:38
Concordo, sabato ho provato una testata mark III per 40 minuti e se la devo giudicare per quei 40 minuti non la vorrei nemmeno di regalo, ma visti i push pull, switch ed altro capisco che il problema sia capirne il funzionamento. Il giorno prima ho provato una Transatlantic, che è molto piu semplice e quella davvero non la vorrei nemmeno di regalo... Cmq Mesa è indubbiamente complicata da usare, io ho un Twin anni 90 e come lo metti lo metti suona bene, TS808 sul canale lead e camminare.... Mesa è molto complicato, e ad esempio la Mark III che ho menzionato sicuramente aveva bisogno di una cosa, UN GRAN VOLUME....
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 18:47:26
Beh i Fender sono certamente ampli più essenziali e più facili da gestire, naturalmente ognuno sceglie lo strumento in base alle proprie esigenze e sicuramente le tue sono differenti da quelle di chi acquista un Mark V ma la Mesa propone comunque un bel ventaglio di soluzioni, se prendi ad esempio l'Electra Dyne direi che hai l'essenzialità a portata di jack .. heh heh
Sul discorso volume non c'è santo che tenga, gli ampli valvolari hanno questo viziaccio maledetto di suonare al top solo con il master da metà in su ma ricordiamoci sempre che senza le mani buone i miracoli non si fanno, anche se spendiamo 3000 e di amplificatore .. heh heh

ciao.
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 22/03/2013 ore 09:00:30
Guarda, nel 98 se non sbaglio ho avuto sotto mano per sei mesi la coppia triaxis e 2:90. Al tempo per me era una bomba, ricordo la difficoltà nel comprendere gli 8 canali, ma qualche canale suonava davvero bene, come lo mettevi lo mettevi. Ora un setup così non lo vorrei nemmeno di regalo, ma la delusione che ho provato in primis per la Transatlantic (1050 euro???) a confronto la Screamer 50 Engl sembrava un tuono, sia clean che od, e la MarkIII per la quale mi riservo di riprovarla con calma, è stata notevole. Sarei curioso di provare la Lone Star, proprio perchè ad esempio Timmons ha uno dei suoni che ora mi piacciono di piu, però purtroppo il suono lo fa prima la testa e poi le mani, e le mie non sono le sue. Senti ad esempio Luca Colombo cosa tira fuori dai VOX, credo che in pochi che scrivono qui li ritengano amplificatori "da chitarrista rock", li senti suonare da lui (che peraltro ritengo un chitarrista ENORME) e hanno un suono triplo a quello di Lukather e gran parte di tanti chitarristi osannati in tutto il mondo...
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 22/03/2013 ore 11:42:44
A mio modo di vedere, un dilettante che ha solo occasione di suonare in qualche locale della propria città non ha bisogno di strumenti così professionali ma giustamente ognuno spende i propri soldi come meglio crede .... e ci mancherebbe!
A volte purtroppo il solo fatto che uno strumento porti il nome di un marchio blasonato può deviare la nostra capacità di giudizio, dovremmo imparare ad usare di più le orecchie e meno gli occhi! hah hah ....
Sul Lone Star posso dirti che è un ottimo ampli qualitativamente parlando, forse uno fra i meglio riusciti di casa Mesa Boogie ma sul discorso Andy Timmmons sappi che lui utilizza anche molto il Mesa Stiletto ( non ricordo se Ace o Deuce) e che nei suoni più tranquilli sfrutta molto il BB Preamp di casa Xotic; ho avuto la fortuna di vedere Mr Timmons all'opera lo scorso anno in un locale famoso del torinese e ti assicuro che aveva un suono meraviglioso però sappiamo bene che lui è davvero un gran talento e che spesso la strumentazione di certi professionisti viene modificata rispetto alle versioni da negozio.
Io sono dell'idea che non dobbiamo scegliere il nostro rig in base ai suoni che sentiamo nei dischi ma in base a cosa ci dicono le nostre orecchie ed il nostro feeling quando stiamo provando uno strumento perché solo così riusciamo ad esprimere il meglio di noi stessi.


****Senti ad esempio Luca Colombo cosa tira fuori dai VOX, credo che in pochi che scrivono qui li ritengano amplificatori "da chitarrista rock", li senti suonare da lui (che peraltro ritengo un chitarrista ENORME) e hanno un suono triplo a quello di Lukather e gran parte di tanti chitarristi osannati in tutto il mondo...****

Non facciamo confusione, Luca Colombo utilizza i pedali sul canale clean del suo Vox e non la sua distorsione naturale come invece fa Brian May che l'ha sempre utilizzata con i Queen ( quel suono però lo tirava fuori collegando in parallelo N amplificatori Voc AC30 con master a 10).
Su Lukather non mi pronuncio perché sono di parte, ho una stima musicale immensa nei suoi confronti comunque se hai occasione ascolta i suoi ultimi due dischi.

ciao ;)
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 22/03/2013 ore 12:28:15
Concordo, però la ricerca del suono e degli strumenti è forse parte del sogno che tiene viva la nostra passione, il sogno di poter essere in un'altra vita le persone che ascoltiamo sui dischi, la cosa importante è avere ben chiara qual'è la propria dimensione e non finire nel patetico delle invidie e delle garette tra pseudo musicisti...
Per quanto riguarda timmons per me è impressionante il suono che ha in Sgt.Peppers, veramente grosso, dinamico e rock. Mi impressiona molto meno nei suoi dischi inediti.
Sul setup di Colombo ne so poco, ma Sunderland mi fa la stessa impressione di Sgt. Peppers di Timmons, grosso, dinamico e rock!! Troppe volte ci si dimentica dell'importanza del volume e del tono sullo strumento per ottenere espressione e sfumature....
Per quanto riguarda Luke un mio amico mi ha dato il tormento per ascoltare Transition, boh, forse non ho piu la testa per ascoltare un disco del genere, come non ho piu la testa per ascoltare tante altre cose, però a mio avviso ha sempre quel suono, gran suono, che però esce sottile, con quelle code di delay che boh, non so, io non ricerco piu nè quando suono nè in ascolto, cioè, mi sembra che suoni al 20esimo tasto anche quando suona al quinto. Forse sono io il problema, anzi, sicuramente sono io, LUI è Steve Lukather, però non ce la faccio proprio piu.....
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 22/03/2013 ore 14:23:37
***la cosa importante è avere ben chiara qual'è la propria dimensione e non finire nel patetico delle invidie e delle garette tra pseudo musicisti...***

Sacrosanto!
Ora però basta off-topic se no l'autore della recensione potrebbe giustamente chiederci di andare a chiacchierare in altro luogo ...heh heh

ciao Ricky
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 22/03/2013 ore 15:41:25
:-)
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 21/03/2013 ore 08:03:54
ah probabilmente non ti piace il suono mesa....benvenuto nel club:-)
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 21/03/2013 ore 13:24:00
Grazie Marco! Proprio come la penso io! La valutazione di uno strumento (come per qualsiasi altro oggetto) va prima studiata ed elaborata a fondo per poter dare una recensione con giudizio. non amo le recensioni fatte al momento e dopo pochi giorni, se non addirittura dopo poche ore di utilizzo. Per questo mi sono sentito preso in causa quando, nella recensione del'utente accordiano (menzionato fra le righe sopra), si esprimevano una serie di giudizi su amplificatori testati nel corso di un breve periodo!

Sto preparando anche io un versus (fra chitarre) che però possiedo e presto posterò una serie di articoli su accordo; vedremo cosa ne verrà fuori ;)
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di rockit [user #11557]
commento del 21/03/2013 ore 14:34:49
Io la penso, per ampli e chitarre, esattamente al contrario.
Se un ampli permette di tirar fuori mille sfumature, che però al 99% fanno schifo, e ha dei bellissimi suoni ma solo rispettando al millimetro certi settaggi, allora è mal progettato.
Tanto varrebbe cavare le mille manopole e lasciare le restanti con l'escursione che permette all'ampli di rendere al meglio. Nello specifico, ad esempio, se con l'EQ spento l'ampli è sempre mediocre la possibilità di accenderlo e spegnerlo è inutile e va tolta. C'è poco da prendersela con gli utenti, è l'ampli che è progettato in modo sbagliato.
Capisco voler perdere tempo a capire se ci sono loop programmabili, memorie e similari, ma se l'ampli nella gran parte dei suoi settaggi suona male è un grave difetto progettuale.
Diciamo poi che l'elenco dei contro che fai tu praticamente copre qualsiasi difetto immaginabile in un amplificatore ;-) il quadro non è poi tanto favorevole!
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di mark80 [user #11306]
commento del 26/03/2013 ore 18:48:40
eccomi, sono l'utente accordiano che ha scatenato tutto ciò.
alcuni brevi preamboli:
- ho avuto un mark iv del 1991 per circa un anno e mezzo e l'ho suonato non tanto, di più (soprattutto in un contesto dove il volume non era un problema). Quindi l'ho sfruttato al 100%.
- ho suonato parecchio il mark v di amici e si, non avrò raggiunto il monte ore suonate che si può raggiungere in tre anni, ma conosco bene l'ampli.
- ho la diezel da un anno e mezzo e la suono parecchio quindi sono titolato a dire che è un ampli che conosco.
sulla bogner e la peavey ammetto di aver fatto pochi kilometri, ma non mi pare di aver detto castronerie di alto livello, anzi.
In merito alla questione mesa, penso che sia uno dei pochi marchi che abbia veramente inventato qualcosa. Altri hanno migliorato, altri hanno copiato, altri però si sono anche diversificati da loro (e meno male!). Detto ciò, siamo sulla sfera personale, ognuno pensa e suona quello che gli pare, basta che sia felice e soprattutto non frustrato. La classifica da noi fatta, ovviamente, lascia il tempo che trova e di sicuro non ha la pretesa di rappresentare il risultato che si avrebbe con un campione più grande. Ma cmq delle conclusioni dovevamo darle no? Percui guarda, di sicuro non volevo illuminarti, mi pare che tu sia già illuminato di tuo. Sappi solo che non ho provato gli ampli un paio d'ore e basta. Quindi ribadisco che per me il mark v ha un bel clean (mark iv meglio, se posso), un bellissimo crunch (meglio del mio diezel e del mio vecchio mark iv) e un distorto che non mi fa impazzire per il semplice fatto che non è quello che cerco e che mi aveva spinto a dar via il mio mark iv. Tutto qui, nessun fango gettato su sua maestà (e non scherzo) mesa o altri ampli che potrebbero risentirsi del fatto che sono felice con una diezel.
Marco
Rispondi
Re: Non ho mai avuto occasione ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 14/10/2013 ore 16:35:5
Caro Mark,

La mia intenzione non era assolutamente quella di creare polemiche o proteste nei confronti del tuo articolo: non ti conosco, non ti ho mai sentito suonare, non posseggo la lista dei tuoi precedenti acquisti di strumenti musicali. Ma ti posso assicurare che il mio orecchio è, probabilmente, molto diverso dal tuo.
Come ho già detto si tratta di punti di vista, la vita ne è piena, chi sono io per poter pretendere di avere la verità assoluta in mano?
In realtà una piccola critica l'ho fatta, ma non nei tuoi confronti, bensì nella generalità.
Credo sia difficile poter proporre una recensione completa di uno strumento dopo averci spippolato per pochi minuti: bisogna considerare vari fattori.
L'umore, il tempo, la voglia, le capacità, la mano. In base a queste caratteristiche ho imparato nel corso della mia vita, a capire che alle cose serve del tempo.
Ti è mai capitato di considerare, a un primo impatto, una persona in un certo modo e poi, in un secondo momento, a capire che la tua concezione iniziale era completamente sbagliata?
Ecco, io parlo di questo.
E ora rispondo ai punti da te elencati

1) Il mark IV possiede una circuitazione, delle valvole, dei condensatori e dei suoni COMPLETAMENTE diversi dal modello da me recensito. Facciamo una recensione di una polo degli anni 90 e una del 2013. Sono due macchine completamente diverse anche se hanno lo stesso nome e forma simile, no?

2)Hai suonato molti mark V di amici. Beh bravo, ma gli hai suonati cercando di cavarci fuori un suono tuo o con i settaggi preimpostati da loro? Hai usato le loro chitarre su quei settaggi o la tua? hai sperimentato i volumi a determinati valori o hai tenuto il sound basso?

3)Non ho mosso parole contro gli altri amplificatori da te recensiti, perchè non li conosco. Perciò non prenderla sul personale, ho voluto parlare solo dell'amplificatore da me posseduto.

Infine beh.. io ti ripeto che mi hai illuminato. Ma non in senso negativo, anzi. Hai posto delle condizioni che io ho affrontato, studiato e interpretato. Semplicemente ho voluto esprimere un opinione diversa dalla tua. Ma ho capito che c'è qualcuno che recepisce il "messaggio" in maniera diversa. Siamo belli per questo no?

Un saluto in amicizia

Andrea
Rispondi
La filosofia di Mesa-Boogie e ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 20/03/2013 ore 18:33:23
La filosofia di Mesa-Boogie e di molti dei suoi prodotti è stata sempre quella dell'ampli definitivo, con possibilità praticamente illimitate circa le potenzialità espressive.
Chi si trova bene con una semplice monocanale, preceduta da una valanga di overdrive, fuzz, chorus, delay e quant'altro tende a suddividere la creazioni dei propri suoni tra i vari effetti, con un approccio focalizzato sull'oggetto da regolare: monocanale o pedale.
La filosofia di un Mark V evoluzione di quel primo Mark I, è andata in direzione della creazione di una valanga di suoni diversi dovuti alle varie scelte effettuate sulle manopole, sui selettori e sulla pedaliera. Avendo sottomano l'oggetto e il suo libretto d'istruzioni è sufficiente capire ogni singola funzione e scoprire quale serve al proprio suono.
Se prendiamo altri oggetti d'uso quotidiano, come un televisore o la propria automobile, scopriamo che anche questi sono molto più complessi di un tempo e non possiamo neanche trovarne di semplici perché non nè producono. Occorre imparare ad usare almeno le funzioni di base.
Con questo non voglio dire che un ampli complesso debba piacere a tutti. Il mercato ci offre dei semplici ampli monocanali con un solo suono, poco modificabile dai controlli fino a queste creazioni.
Sta poi a noi trovare quello più adatto alle nostre esigenze.
Personalmente trovo questo modello, completo e con una disposizione razionale dei controlli, ogni sezione riguarda uno specifico canale e senza le limitazioni dei modelli precedenti. Approcciandosi con la giusta mentalità e l'utilizzo del manuale d'istruzioni, non credo si debba ricorrere a overdrive a pedale per ottenere il proprio sound.
Rispondi
Mi fido della tua recensione,ma ...
di Zado utente non più registrato
commento del 20/03/2013 ore 19:59:4
Mi fido della tua recensione,ma non credo sarebbe mai stato un ampli per me.Ci persi troppi minuti in negozio quando uscì per carpirne un suono decente.Non fui in grado di tirare fuori niente di buono,e mi arresi con un "non è plug n play".Tutt'ora sento conoscenti gloriarsi del possesso del suddetto,ma quando si tratta di passare ai fatti,non riesco mai a sentire quel suono arrogante,maleducato,articolato e con piogge di armoniche che riesce a darmi la mia yeti.Forse sono loro che,all'atto pratico,non sono ancora in grado di cacciare fuori quello che voglio sentire dall'ampli;forse sono io che prediligo i suoni marshallari ignoranti e non vado particolarmente d'accordo con i suoni mesa.Forse è semplicemente un ampli per altri e non per me.
Rispondi
Il manuale, leggere il manuale.
di eepp [user #24505]
commento del 21/03/2013 ore 00:17:21
E' questa la soluzione. Una cinquantina di pagine da leggere (c' e' anche una traduzione in italiano in rete) e tanti setup gia' pronti da provare. Uno meglio dell' altro.
Se si va in negozio, e si attacca una chitarra .... Si rimane delusi.
Ma le istruzioni ci sono. Occorre solo seguire i consigli di Randall Smith.

Conosco abbastanza benne il Fender twin di una ventina di anni fa. Ottimo amplificatore e suona subito benissimo, ma il suono e' sempre quello. stesso discorso per i Marshall.
Il mark v e' tanti amplificatori in uno solo. E'. Molto costoso ma qualsiasi amplificatore di qualita' costa. Magari un po' di meno, ma costa.
Io l' ho preso un paio di anni fa ed ho avuto delle difficolta' all' inizio perche' con l' inglese ho difficolta'. Con la traduzione in italiano ho risolto tutti i problemi.

Secondo me non e' vero che tutte le chitarre suonano piu' o meno allo stesso modo. Anzi.
Il cambio di chitarra richiede una serie di cambiamenti nei gain che sono sensibilissimi ed il risultato cambia da chitarra in chitarra.

Per me vale tutto quel che costa. 10 e lode.
Rispondi
Re: Il manuale, leggere il manuale.
di Zenzero [user #36862]
commento del 21/03/2013 ore 13:19:01
Chiedo venia, non sono stato chiaro nella recensione: il carattere delle chitarre viene influenzato dalla pasta sonora dell'amplificatore (e ci mancherebbe!), ma con un determinato tipo di set le chitarre suonano, sopratutto nei distorti, senza particolari differenze l'una fra l'altra! Ovviare al problema? Beh semplicemente cambiando i parametri della bestiolina ;)
Rispondi
Re: Il manuale, leggere il manuale.
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 22/03/2013 ore 09:09:35
Concordo assolutamente, forse per me l'ampli deve essere la tavolozza, ed i colori sono tutto il resto, in primis la chitarra, e se si pensa che tutte le chitarre sono piu o meno tutte uguali è forse perchè le si sono provate o con roba digitale/transistor o con valvolari a volume da radiolina.
Rispondi
Mesa,gioia e delizia...... ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 21/03/2013 ore 11:17:38
Mesa,gioia e delizia...... :-) In tutta onestà,io non vorrei un ampli a cui devo "dedicare" così tanto tempo per riuscire a tirare fuori un suono,ma naturalmente i miei bisogni sono molto semplici,quindi è chiaro che più si cerca di far diventare "versatile" o "definitivo" ( che brutta parola!) un oggetto,più si rischia invece di predere per strada il filo.....MESA ha scelto questa strada per alcuni modelli....giusto? Sbagliato? Chi lo può dire,ho provato uno dei nuovi Express +.....anche lì c'è un sacco di carne al fuoco,molto più semplice del MkV naturalmente da gestire,ma in tutta onestà anche quello,a mio giudizio,costa esageratamente troppo,per quello che è.....
Però sono tutte opinioni personali, io ringrazio ogni giorno il mio Gwyneth 40,di esistere,Paolo di "mettere al mondo" questi bambini etc..etc.... più ampli provo e più me ne convinco!
Gloria...Gloria...Gloria.....
Ho letto anche due o tre cose che mi fanno un pò ridere,ad esempio che un ampli a valvole "lavora bene solo con Masetr oltre la metà" ah...ah....mi viene da ridere
oppure che un monocanale ha un solo suono etc..etc.... ah..ah... rido di nuovo
E' vero ci sono certi "one trick pony" in giro,ma si conoscono bene sono nati e fatti per fare una certa cosa,ma è assurdo generalizzare a tutta la categoria,non è così! ;-)
Come non è vero che un ampli sia "definitivo",basta leggere tra le righe la recensione,"prova" a fare tutto,magari non ci riesce molto bene,già il fatto che "ammazza" anche un pò il suono della chitarra
dandogli un carattere suo,Mesa,troppo personale,non è bello secondo me,altro che definitivo.
Ho avuto solo un Mesa in my life,uno Studio 22+,non mi è piaciuto,ma era comunque figlio di un'altra epoca.

P.S.
dimenticavo,ho sentito in una saletta acusticamente a posto, il DV Mark Multiamp,su due cabinet diversi 2x12" con Vintage 30 e 4x12" con Greenbacks......mi è caduta la mascella,suona da paura!!
Sarà mica quello l'ampli definitivo?? Nota: suonandolo,sembra di usare un ampli "vero" ottima risposta e dinamica sotto le dita,nulla a che vedere con i vari "simulatori" in giro....meditate gente...
Da usare è persino più facile del MESA,nonostante quello che ha dentro!
Rispondi
Re: Mesa,gioia e delizia...... ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 21/03/2013 ore 13:16:28
Beh è chiaro che non ci troviamo di fronte a un amplificatore neutro (lo vorresti davvero un ampli così?) ma di fronte a uno strumento che permette svariati tipi di sfumature e suoni, pur conservando il tipico carattere Mesa!
Forse mi sono spiegato male nella recensione. Le chitarre hanno il loro suono, ma l'influenza dell'amplificatore si sente eccome! Ma d'altronde trovami un aggeggio che non snaturi anche solo un po' il carattere della chitarra, impossibile no?
I gusti sono personali come al solito, la timbrica può non piacere, ma è innegabile che la qualità del suono a cui ci troviamo di fronte sia professionale.
Gli altri Mesa, a mio parere, non sono neanche lontanamente paragonabili a questo!
Rispondi
"Beh è chiaro che non ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 21/03/2013 ore 16:28:45
"Beh è chiaro che non ci troviamo di fronte a un amplificatore neutro (lo vorresti davvero un ampli così?) "

beh per neutro intendo che "rispetti" le caratteristiche tonali e particolari della mia chitarra...si
lo voglio così,poi si aggiungeranno le armoniche e tutto quanto ciò che viene amplificato,ma DEVE rispettare la chitarra,altrimenti basta una Squier da 100€ e poi il suono lo fa solo l'ampli ;-)

"Ma d'altronde trovami un aggeggio che non snaturi anche solo un po' il carattere della chitarra, impossibile no?"

no non è impossibile.... :-)

"I gusti sono personali come al solito, la timbrica può non piacere, ma è innegabile che la qualità del suono a cui ci troviamo di fronte sia professionale. "

Su questo non ci piove,gusti sonori,timbriche etc..etc... dipendono da cosa ci piace o no, e tutto è molto personale,infatti l'ho detto anche prima,io non discuto la qualità Mesa,non mi fraintendere,dico solo che secondo me costano troppo,c'è anche tanta altra roba di qualità,e che suona benissimo,a prezzi più giusti;riguardo l'ultima tua frase dissento altamente,perchè non ha senso paragonare il Mark V ad uno Stiletto,ad una Dual rectifier o ad un Lonestar....sono stati pensati e progettati in modo diverso,per scopi diversi e quindi sono "diversi" ma di grandissima qualità,anche loro...ed anche loro costano troppo,purtroppo! :-)
Sempre e solo Imho ,naturalmente.
ciao
Rispondi
Qualcuno ha fatto un confronto?
di badge [user #2868]
commento del 21/03/2013 ore 20:32:16
Vorrei chiedere se qualcuno ha fatto un confronto fra un Mark IV e un Mark V.
Mi piacerebbe sapere se, al di là delle maggiori possibilità di regolazione, canali eccetera, il suono di base è cambiato.
Rispondi
Io l'ho desiderato per molto ...
di kirk76 [user #10549]
commento del 22/03/2013 ore 06:59:12
Io l'ho desiderato per molto tempo mai comprato a causa del prezzo, poi mi son trovato a provarlo per molte ore in un negozio e onestamente mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Forse è come dici tu ha bisogno di tempo per essere capito...non lo so...ma di certo non è un ampli immediato e secondo me è un limite.
Rispondi
mesa mesa mesa
di mego [user #35443]
commento del 23/03/2013 ore 02:40:50
Io tanto tempo fà avevo un triaxis e un vht 50/50 come finale su una 4x12"...lo comprai perché al tempo amavo petrucci, non sono mai riuscito a capirlo e sopratutto non ero capace di mettere due note in fila :)...dopo pochi anni a sbattere la testa lo cambiai per qualcosa di più semplice e "casalingo" ovvero un F30. Niente di più sbagliato, anche quella volta non riuscivo a trovare un suono che non fosse una zanzara amplificata dentro un palco da stadio, morale della favola andai ancora più "indietro" verso i semplici e grezzi marshall...una jcm800 50w del 1985, monocanale con un arsenale di OD distorsioni fuzz etc etc...adesso rimpiango il triaxis...poco tempo fà ho provato la heartbreaker della mesa...sono rimasto folgorato dal suono...STUPENDO! quello che volevo !! (in quel momento) ma la cosa che mi colpì di più fu il fatto che da subito avevo capito cosa volevo e come ottenerlo da un mesa...da un mesa??? ma come?? e il monocanale marshall!?!?! si é vero la heart breaker non é una markV...ma quel giorno provai anche un fender bandmaster degli anni 70...e non mi fece lo stesso effetto...morale della favola? traete le vostre conclusioni da soli ne frattempo vado a cercare qualcosa che mi piace. :)

P.s. nel frattempo ho comprato solo un altra chitarra oltre a quello che aveva ai tempi del triaxis
Rispondi
Comprato e venduto.....
di briziofazer [user #21497]
commento del 24/03/2013 ore 21:11:26
Dopo mesi di affanno totale per tirare fuori un suono decente, ho gettato la spugna e l'ho venduto.
Quando l'ho comprato pensavo davvero all'ampli definitivo, in fondo pensavo che con tutti quegli switch tra canali equalizzatore e retro dell'ampli avrei potuto tirare fuori quello di cui necessitavo.
Bene, non e vero un caxxo, più ti inerpichi a cambiare quegli switch e più non esce niente, perché per tirare fuori un suono vero devi cominciare a lavorare un mese solo per il primo canale con il primo pulito andando a variare i pot i watt i bright il gain per passare poi per l'equalizzatore.
Vi giuro che è una macchina per chitarristi esperti e che sanno già quello che vogliono.
Ovviamente tutti i potenziometri sono talmente sensibili che bastano 2 mm di gioco ed il suono cambia, infatti come raccomandato da mesa bisogna prima studiare il manuale di 70 pagine di controlli e poi iniziare a dosare leggermente i pot.
Mesa spiega che quei controlli sono talmente sensibili che con un settaggio sbagliato si può letteralmente far suonare male l'ampli, ed è vero lo confermo.
Mesa inoltre offre già dei preset di base sui quali partire per far suonare almeno da subito l'ampli altrimenti ci si sente subito affranti.

Alla fine l'ho venduto perché in effetti come scritto sopra qualsiasi cosa ci metti, chitarre o pedali, comanda sempre lui, il timbro è quello, il suono è sempre compresso e moderno e manca di DINAMICA.........

Poi ho comprato la testata LAA CUSTOM Dual Mono ed ho trovato il paradiso, la Dinamica è il suo Nome e la Trasparenza il suo cognome, fa suonare bene anche la mia tele cinese da 50 euro.
E vero costa anche quella ma vale tutti i suoi euri........

Ora posso attaccare il jack aggiustare un pot in base alla giornata meterochitarristica e posso pensare solo ad una cosa.......SUONARE.........!
Rispondi
Re: Comprato e venduto.....
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 26/03/2013 ore 11:05:29
Concordo al 100%......:-)
Rispondi
E' solo una questione di gusti
di Spyda8 [user #37471]
commento del 16/06/2013 ore 18:48:02
E' chiaro che un'ampli del genere non è rivolto ad un musicista che ama la semplicità e l'immediatezza, ed è altrettanto chiaro che se non ti piace il timbro mesa tutti gli swith e i manuali di 100 pagine sono totalmente inutili, è fondamentale provarli ma soprattutto sapere già cosa si vuole, dato che sono mediamente più complessi da settare, hanno un carattere ben definito e costano un occhio!

Questa tipologia di ampli tipici di casa mesa (e mi ripeto, sempre che piaccia il timbro mesa altrimenti stiamo parlando di nulla) è progettata per dare un'ampio spettro sonoro al chitarrista che ha voglia (e si spera anche gusto ;) ) di mettersi da solo e con calma a trovare i migliori settaggi per le sue orecchie.

Io personalmente ho una testata Nomad 55 che è simile alla mark V come impostazioni, ma ho avuto la fortuna di provare un Nomad più e più volte da un mio amico che aveva già molta esperienza con questo ampli e quindi mi ha dato una mano per cercare le sonorità che più mi piacevano e mi ha convinto talmente tanto che appeno ho potuto l'ho comprato.
Probabilmente se avessi avuto un primo approccio da solo in negozio provandolo 5 minuti l'avrei lasciato li, ma avendo già un'idea di come settarlo e soprattutto di come reagiscono i pot, è stato un piacere portarlo a casa.
Poi sono uno di quelli che ama avere a disposizione tante sfumature, anche perché con il tempo la nostra percezione cambia ed avere tra le mani un ampli versatile è importante per quel che mi riguarda, inoltre avere 3 canali di questo livello e questa qualità è impagabile,soprattutto in ambito live.

Rispondi
...non scherziamo. Io la chitarra ...
di depa73 [user #31071]
commento del 22/03/2014 ore 07:29:06
...non scherziamo.
Io la chitarra la suono da 25 anni e di amplificatori ne ho avuti molti.... .
Quello che posso dirvi è che il Mark V è un amplificatore mostruoso, e lo è OGGETTIVAMENTE,
al di fuori dei gusti personali. Nessun altro amplificatore ti permette di ottenere così tanti suoni e così definiti
o di passare da 10 Watt in classe A a 90 Watt in simul class. chi non l'ha provato, dovrebbe stare zitto.
Riguardo al recensore, è ovvio che non abbia molta esperienza.....questo non è un ampli da "maturandi".
Bisogna essere maturi da un po' di tempo per capirlo ed apprezzarlo da subito.
Certo...chi ama l'amplificatore multicanale che fa "quel suono lì" e basta, non sceglierà un ampli del genere.
Chi invece cerca l'assoluta flessibilità del suono, la massima qualità costruttiva ed estetica (a mio parere, inarrivabile)
opterà per Mark V.



Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 06/08/2015 ore 09:16:01
Io ho dato via il mark V e mi sono tenuto l'express 5:50.
Che significa versatilità?
Io ho il mio suono e il mio modo di suonare. Non mi interessa che la mia strumentazione suoni come stef burns o mammolo. Una volta trovato il mio equilibrio sonoro, cerco di mantenerlo con piccoli ma efficaci aggiustamenti al volo. Tutto cambia in base all'acustica, al meteo, al posizionamento dell'ampli. Se il tuo suono ce l'hai in testa,lo ritrovi quasi subito. Se devi combattere anche con la jungla di settaggi e possibilità dell'ampli...a che serve spendere 3000 euro?
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 06/08/2015 ore 09:30:41
Giustamente, li spende che ci deve lavorare in studio. In live il Mark V non verrà mai sfruttato per la sua versatilità, visto che lo si usa come ampli tradizionale con i suoi settaggi. Io Mark V era pensato anche per questo: la versatilità per spaziare dal chitarrista blues a quello metallaro più incallito, alla qualità della botta sonora.
Ma è un prodotto vecchio, uscito nel lontano 2005. Oggi altri prodotti fanno le stesse cose e le fanno meglio (kemper, axe fx..)
Rispondi
di fabiomusicman [user #22358]
commento del 17/03/2017 ore 10:53:46
Ciao a tutti...cercavo un ampli definitivo (come tanti di voi credo), volevo chiedervi se vi sono differenze sostanziali nelle versioni minori (35W o 5-25). So che ha tre canali mentre le altre versioni hanno due canali (ai quali si possono assegnare due canali ciascuno) ma a livello qualitativo è lo stesso? Ne vale la pena prendere una versione più piccola?
Principalmente ne farei un uso in studio, casa e qualche live sporadico (trovare serate sta diventando veramente un'odissea).
Grazie a tutti
Rispondi
Altro da leggere
VH4, Uberschall, Mark V e 6505+ a confronto
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964