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Suonare Open G per svecchiare gli evergreen
Suonare Open G per svecchiare gli evergreen
di [user #116] - pubblicato il

Un'accordatura alternativa può dare accesso a sonorità impensabili anche quando si ha a che fare con canzoni trite e ritrite. La freschezza dell'arrangiamento ne gioverà, e può essere divertente approfondire le possibilità di una Open G anche senza il tradizionale uso del bottleneck.
Nel corso delle ultime settimane, Ariberto Osio ci ha guidato alla scoperta dello slide su chitarra elettrica, prima in accordatura standard e poi con le accordature aperte. Quando si è arrivati a trattare la famosa Open G, è stato impossibile non citare il fatto che molti chitarristi adorino utilizzarla a prescindere dall'uso del bottleneck, così abbiamo voluto chiudere il cerchio con una pillola bonus dedicata proprio all'accordatura in Sol aperto e ai vantaggi di applicarla alla musica che, con la slide guitar, non ha un bel niente a che fare.

Suonare Open G per svecchiare gli evergreen

Quando si parla di Open G applicata alle normali tecniche di diteggiatura senza slide, è impossibile non pensare subito ai Rolling Stones e a Keith Richards. A ben vedere, non mancano esempi celebri di chitarristi elettrici che si sono affidati ad accordature aperte di ogni genere per caratterizzare le loro composizioni. Jimmy Page è un maestro in questo e, senza l'uso di accordature aperte, probabilmente molti successi dei Led Zeppelin non sarebbero stati gli stessi, o forse non sarebbero stati affatto.
Allo stesso modo, riarrangiare brani noti usando delle accordature aperte come la Open G può spalancare a una serie di possibilità sonore capaci di mettere sotto nuova luce anche il più inflazionato degli evergreen.



L'accordatura Open G si ottiene alterando l'intonazione di alcune corde in modo che, plettrate tutte a vuoto, formino un accordo di Sol maggiore. Nello specifico, per sonorità, sarà lo stesso Sol maggiore che si otterrebbe con la tonica al decimo tasto della quinta corda e con un mezzo barré al dodicesimo tasto sulle corde superiori, solo trasportato un'ottava più in basso.
Per avere questo, bisogna cambiare così l'accordatura delle corde a vuoto:

e -> d
b -> b
g -> g
d -> d
a -> g
E -> d

Viene da sé che la formazione di qualunque accordo maggiore è estremamente semplice: basta effettuare un barré su un solo tasto per ottenere l'accordo corrispondente con tonica sulla quinta corda. Per trasformarlo in un accordo minore, basta spostare la terza (che si trova sulla seconda corda se abbiamo la tonica sulla quinta corda) un semitono indietro. Queste sono le basi, ma basta un po' di pratica per scoprire quanto un sistema simile possa dare accesso a sonorità prima inesplorate e come possa rendere naturali dei passaggi melodici o armonici prima impensabili.
Con un'accordatura aperta, anche il più banale dei brani può arricchirsi di voicing che non verrebbe mai in mente di usare in standard, e la band ringrazierà.
ariberto osio chitarre elettriche lezioni soundsation
Link utili
Le pillole di Ariberto Osio
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di axlrov [user #32222]
commento del 06/08/2016 ore 10:47:43
Molto bene,ma speravo che gli esempi fossero stati arrangamenti di canzoni nate in accordatura standard arrangiate in open g, ad esempio wholalotta love in open g ,stairway to heaven con rispettivi assoli etc..
Quella che hai fatto non fa testo, (start me up) è già nata in open g, dov è la rinfrescata?
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 06/08/2016 ore 13:04:4
Tutti sanno che esiste un open G ma quanti l'hanno provato??? Io no - in compenso ho provato tutti gli altri open tunings inventabili avendo Joni Mitchell come ispirazione e maestra.
Trasformare un cover 100% ha un risultato garantito dal fattore che quando arriva il canto, il pubblico pensa "ah, è QUEL pezzo!" e non una fotocopia. Tanto per lo sballo, vi passo un esempio mio vai al link
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 06/08/2016 ore 18:41:20
È vero, l'open G ti da la possibilità di fare accordo minore e maggiore in modo semplice.
Ma quando non si usa lo slide c'è bisogno di sapere altri modi per comporre l'accordo. Un esempio è Brown Sugar, che solo in parte usa la costruzione dell'accordo a barrè.
A quando una bella spiegazione sulla costruzione degli accordi? 😀
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 07/08/2016 ore 12:21:04
Secondo me la cosa più interessante nell'uso delle accordature aperte è la ricerca di armonie particolari, ottenibili mescolando corde a vuoto con con corde premute in qualsiasi zona della tastiera, così come faceva per es. Jimmy Page.
La vedo più una cosa per un uso creativo, invece l'arrangiamento di canzoni non nate in accordature aperte la vedo un po' più in salita.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 07/08/2016 ore 19:23:56
Ecco un esempio al contrario - da open tuning a Pop. "Both Sides Now" vai al link era la versione Pop di Judy Collins sulle radio USA ogni mezz'ora e solo dopo ho ascoltato quella che era (e non lo sapevo) la versione originale di Joni Mitchell - D75435 - mi sono diventato un open tuning addict. Roba da hippie flower power in viaggio trascendentale in outer space. Eccovi dove si vede ragionevolmente bene cosa fa sul manico vai al link
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