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Godin Summit Classic P90: classica moderna
Godin Summit Classic P90: classica moderna
di [user #116] - pubblicato il

La Summit Classic P90 è una single-cut con un look vintage, ma un taglio moderno. I due pickup a saponetta fanno il paio con un’elettronica dotata di sistema HDR attivo e tastiera in richlite. L’abbiamo testata con Michele Quaini nel suo OUT Side studio.
Godin ci ha da sempre abituato a strumenti con caratteristiche tecniche molto moderne unite a un look classico, vintage a volte, ma sempre ben curato. La Summit Classic non è da meno e si presenta con un goldtop (disponibile anche la versione sunburst) e una coppia di P90, come fosse uscita direttamente dagli anni '60. I Seymour Duncan SP90-1 sono però connessi al sistema HDR, High Definition Revoice che, una volta attivato con il pulsante vicino al controllo di volume, rende l’elettronica attiva, dando una nuova vita ai due magneti. Questo aumenta il range di frequenza dei microfoni, dando loro ancora più potenza e vigore che già ai P90 non mancano.

Godin Summit Classic P90: classica moderna

Il piglio moderno della Godin non si limita però ai sistemi elettronici. Il body è realizzato con un blocco di mogano completamente scavato al suo interno. Questo rende la chitarra molto leggera e risonante, quasi fosse una semi-acustica. Il manico in mogano incollato, invece, è ricoperto dalla ormai rodata tastiera in richlite, un materiale che sotto le dita ricorda da vicino l’ebano, ma senza avere origini naturali. Questo aumenta, secondo gli studi fatti da Robert Godin, l’uniformità delle note tastate nelle varie parti della tastiera, evitando così zone con meno volume.

Il radius da 12" e il capotasto da 43mm sono una buona accoppiata per quanto riguarda la comodità. A questa si aggiunge il profilo a soft C del manico che non impegna eccessivamente la mano per avvolgerlo completamente e magari suonare i bassi con il pollice.
Il perfetto bilanciamento, poi, rende la Summit davvero comoda, soprattutto quando si suona in piedi e non si sente la cinghia affondare nella spalla come spesso accade con certe single-cut.

Godin Summit Classic P90: classica moderna

I Duncan sono una garanzia per quanto riguarda il bite e il volume di uscita. Hanno la botta che serve per mettere presto in allarme le valvole del Two Rock, subito pronte a crunchure. Un colpetto al volume e si torna tranquillamente al clean, soprattutto con il pickup al manico, più rotondo e garbato. Nella posizione al ponte fatichiamo a sentire i bassi che vengono sommersi da una quantità generosa di medie e alte. Bisogna attivare il sistema HDR per far ritrovare vigore alle onde più lunghe. Premendo il pulsante magico sembra in effetti di cambiare strumento. Basta un click per sentire i single coil aprirsi ulteriormente espandendo il range tonale, recuperando tanto sulle alte quanto sulle basse. Il cambio non è drastico, ma è sufficiente a far suonare in maniera diversa effetti e amplificatore che rispondono a una dinamica differente. L’aumento di volume non è sconsiderato e questo non è un male, perché i P90 già sono spesso dei cavalli imbizzarriti e boostarli troppo potrebbe renderli troppo cattivi.



La Godin Summit è una chitarra che ci ha stupito perché unisce il meglio del classico con quello del moderno. È uno strumento da suonare per ore senza affaticarsi e pronto ad affrontare tanto le tournée quanto le sessioni in studio. Non teme di essere strapazzato e non strapazza il player perché è leggera e comoda con la sua scala corta. Con la distribuzione diretta in Italia curata da Music Gallery, viene proposta a un prezzo di 1579€, cifra che ne fa un'alternativa stimolante e in linea con le single-cut costruite oltre oceano a cui la Classic P90 chiaramente si ispira.
chitarre elettriche godin summit classic p90
Link utili
Godin Summit Classic P90 sul sito Godin
Sito del distributore Music Gallery
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di aleck [user #22654]
commento del 27/01/2017 ore 15:18:01
La Godin non ne sbaglia una :) I suoi strumenti sono sempre impeccabili.
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di vilorenz [user #2546]
commento del 27/01/2017 ore 16:58:41
Sono fortunato possessore di una Summit CT con una coppia di HB Duncan e sistema HDR. Le caratteristiche ricalcano quelle del modello sopra-testato, con qualche modifica (manico avvitato con cinque viti, corde che passano attraverso il corpo stile-tele). Strumento molto valido, versatile e stimolante. Godin è un marchio che meriterebbe maggiore attenzione!
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di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 27/01/2017 ore 21:53:10
Quaini è uno straordinario chitarrista, uno di quelli che, oltre a far parlare una chitarra, riesce anche ad esprimersi con le note meglio di come molti farebbero con le parole. E dalla videorecensione "sottotono" rispetto al solito, mi sa che la chitarra non gli è piaciuta granchè...
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di tormaks [user #26740]
commento del 28/01/2017 ore 11:40:07
Sono un felice possessore di una velocity . Credo la prima ad adottare il revoicer.
E' una chitarra incredibilmente versatile. Ho provato a venderla, ma alla fine la gente di solito nn apprezza la qualità. Apprezza le marche: Volevone 500....ma nn me ne davano più di400.....me la tengo! Meglio ma di molto delle ultime fender.

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di warburg [user #43590]
commento del 29/01/2017 ore 12:35:45
Le chitarre di Robert Godin soffrono solo la mancanza di una "allure", di una "coolness" direbbe qualcuno... che i marchi storici ma non solo loro hanno. Non c'è nulla da fare, pur essendo (secondo alcuni) anche superiori ai corrispondenti shape Fender o Gibson, manca loro quel fascino che va oltre la tecnica, la costruzione, le specifiche, il suono stesso. Sarà il Canada, sarà che alla fine una faccia di un megachitarrista non c'è, sarà il design perfettino ma alla fine indeciso, sarà la debole politica commerciale sul web (per dire, vedi caso Chapman Guitars, ecco, siamo agli antipodi)... ma non sfonda nell'immaginario, pur essendo uno dei più importanti costruttori di chitarre al mondo. Vado matto per Robert Godin e la sua storia imprenditoriale, credo sia uno dei rari innovatori nel settore e forse l'unico in grado di proporre realmente a livello globale un rapporto qualità prezzo impossibile per Gibson, Fender, PRS e compagnia bella.
Ma suppongo che queste mie banali scoperte dell'acqua calda godiniana... siano ben note a Robert Godin :) Che forse punta ad un cliente diverso, libero da alcuni miti forse più estetici che di sostanza. Chissà. Però immaginate se questo video su una meravigliosa Godin archtop lo avesse girato non uno (a me) sconosciuto artista sudamericano, ma, che so, Neil Young, Noel Gallagher, ma pure un "semplice" Bonamassa... vai al link
A me questo video ha fatto venire i brividi lo stesso.
W Roberto Godino :)
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 30/01/2017 ore 12:32:27
Godin sicuramente sforna chitarre di altissima qualità, ma sull'originalità possiamo discuterne...qui siamo di fronte all'ennesima riedizione della LP con P90 SD e optional di circuiteria attivo/passivo attivabile via pulsante. Niente che non si possa fare già su una LP comune....
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di Floyd [user #143]
commento del 31/01/2017 ore 16:57:43
La mia ultima bambina è la Godin LGXT, grande chitarra, versatilità assoluta. Mi è sempre piaciuta ma non ho mai avuto il coraggio di acquistarla...fino a qualche mese fa. Sono molto contento. Ho avuto e rivenduto Les Paul e PRS. Questa però me la tengo. Non comprerei invece questa copia di les paul con p90.
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