VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
PRS e John Mayer ancora insieme per la Super Eagle II
PRS e John Mayer ancora insieme per la Super Eagle II
di [user #116] - pubblicato il

La Private Stock che ha sugellato la collaborazione tra John Mayer e PRS Guitars torna con un'edizione aggiornata e due video che ne mostrano nel dettaglio sonorità e storia. Diapason atipico ed elettronica attiva con cinque switch, la Super Eagle II segue le tracce di Jerry Garcia.
La collaborazione tra PRS Guitars e John Mayer continua a dar frutti e, dopo una prima signature per il Private Stock e un amplificatore dedicato, è il momento di tornare in laboratorio per una seconda chitarra firmata dal bluesman del Connecticut a quattro mani con la liuteria del Maryland.

Della solid body in stile Stratocaster vista sul palco di Boston lo scorso aprile non c'è ancora traccia, mentre a tornare sotto i riflettori è la semiacustica a cassa piccola che ha segnato l'inizio dell'avventura di Smith e Mayer, ora nella versione Super Eagle II.
Ancora una volta prodotta dal Private Stock, la chitarra vede poche modifiche rispetto alla prima edizione, ma torna sugli scaffali grazie alla grande richiesta del pubblico, che ha visto esaurire in poco tempo la prima limited edition.
PRS ha approfittato dell'occasione per offrire un'occhiata più ravvicinata al modello, con due video in cui ascoltarla all'opera e con cui conoscerne la storia, proveniente direttamente dall'eredità di Jerry Garcia.

PRS e John Mayer ancora insieme per la Super Eagle II

La Super Eagle II nasce dall'esigenza di John di avere un preciso sound per il suo nuovo progetto con i Dead & Company. Ha così accantonato i suoi affezionati single coil e ha disegnato una semiacustica con fondo in un solo pezzo di acero curly, lo stesso usato anche per il top, e con fasce in mogano.
Il manico, incollato, è in acero curly con profilo Pattern, e la tastiera è in blackwood africano contro il palissandro brasiliano usato nella prima Super Eagle. I tasti restano 24 e sono ancora una volta seminati su un diapason atipico di 25,375 pollici.
Anche la paletta è leggermente rivista rispetto allo standard PRS. I bordi sono tutti più smussati, e quello inferiore è portato pochi millimetri più in alto per lasciare più libere le dita quando la mano finisce a ridosso del capotasto in osso.

Imprescindibile per lo stile di John, sul top bombato siede un ponte mobile Private Stock Gen III Tremolo, mentre sulla paletta sono state scelte delle meccaniche Phase III bloccanti modificate con palettine in ebano..

PRS e John Mayer ancora insieme per la Super Eagle II

Particolare attenzione è stata prestata all'elettronica, decisamente singolare e frutto di un'attenta ricerca sul sound di Jerry Garcia e dei Grateful Dead, di cui i Dead & Company raccolgono l'eredità.
Tutta su base humbucker, la Super Eagle II ha due 58/15 al ponte e al manico con un Narrowfield al centro. Tutti sono nelle versioni modificate JM, disegnate insieme a John Mayer per l'occasione.
Sotto il top è stato inserito un preamplificatore a guadagno unitario, che non amplifica il segnale ma si limita ad abbassare l'impedenza al pari di un buffer al fine di offrire un segnale più reattivo e trasparente, da trasportare in giro per il palco senza temere perdite di segnale in termini di frequenze acute. Un treble booster consente poi di ottenere maggior presenza e spinta in assolo.
I due circuiti attivi vedono dei mini-switch dedicati nella parte bassa del body, appena oltre il selettore dei pickup a cinque posizioni. A metà strada tra la manopola del volume e quella del tono, invece, John ha voluto tre switch per splittare individualmente i pickup.



Le scelte di Mayer per la sua Private Stock si discostano non poco dalla produzione canonica di PRS Guitars, e sono valse un approfondimento a parte. Paul ne spiega nascita ed evoluzione in un mini-documentario intitolato "Chasing the Garcia Tone".



Ci si aspetta una forte richiesta per la nuova Private Stock disegnata con John Mayer, quindi gli stock potrebbero esaurirsi in fretta come già accaduto con la prima Super Eagle. Sul sito a questo link potete ammirarla più in dettaglio e, se vi intriga, vi consigliamo di mettervi in contatto con il distributore Eko Music Group per avere la possibilità di vederne una di persona appena sarà disponibile in Italia.
chitarre semiacustiche john mayer prs super eagle ii
Link utili
La prima Super Eagle di John Mayer
L'ampli J-Mod
La PRS Strat-style di John Mayer
Super Eagle II sul sito PRS
Sito del distributore Eko Music Group
Nascondi commenti     16
Loggati per commentare

di stexplorer [user #37156]
commento del 14/06/2017 ore 09:43:53
Chitarra bellissima, ma per mio gusto troppe e troppe regolazioni... non riuscirei mai ad avere un feeling importante con una chitarra del genere... io già digerisco male il fatto delle 5 posizioni del selettore sulle CU 24... ;-)
Rispondi
di Mems81 [user #37000]
commento del 14/06/2017 ore 10:43:47
Quoto in pieno! Passerei più tempo a cercare di trovare il "suono" agendo su le infinite possibilità offerte che a "suonare" veramente...
Naturalmente mia opinione personale, in quanto sulla chitarra in sé non si può proprio dir nulla, anzi...credo sia per pochi eletti anche per il costo...
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 14/06/2017 ore 11:57:00
Non è poi tanto complesso: il preamp è un buffer, e insieme al bright switch li immagino per gestire una data situazione: "oggi serve on".
i coil switch si possono configurare anche qui: tengo un full HB al ponte per quel pezzo, e splittato al manico per l'altro. non tocco più nulla tutta la sera, tranne selettore pickup.

E il piezo? come han potuto dimenticare il piezo?
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 14/06/2017 ore 10:23:44
Se accetta le capsule Nespresso la prendo subito! Però non vedo lo slot :-(
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 14/06/2017 ore 10:33:25
"Chasing the Garcia Tone" ??, Certamente, basta una Privatre Stock J. Mayer ed il gioco è fatto.
Che ci vuole, senza tralasciare che la scalatura 24,375 è fondamentale.
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 14/06/2017 ore 12:44:4
nulla da dire quanto a qualità, ma è una scelta per cui non opterei per miei gusti personali: troppa elettronica, anche se a volte può rivelarsi utile.
Rispondi
di warburg [user #43590]
commento del 14/06/2017 ore 14:46:34
Ormai certe PRS sembrano le poltrone antiche che mia zia lasciava incellophanate :)))
(si scherza eh :))
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 14/06/2017 ore 23:07:52
Onestamente non capisco il senso di questo strumento.
Non credo che John Mayer o qualunque altro professionista debba per forza avere un solo strumento che racchiuda tante sonorità quando sul palco uno ha la possibilità di portarsi un parco chitarre da far invidia a chiunque.
Questi non sono certo strumenti per l'utente medio quindi il senso qual'è?
PRS fa strumenti di tutto rispetto ma se io voglio una Paul Reed Smith è perché necessito di quel particolare sound e feeling con lo strumento orientandomi su modelli come una modern eagle o ad una custom 22 o 24, non ad una John Mayer Signature.
Non perdete tempo nel voler ottenere 250 suoni, suonate e basta con poco ma buono!
Io sarò il solito nostalgico, noioso e " retrogrado" .. chiamatemi come volete ma continuerò fino alla morte a portare avanti la mia idea di musica dove uno Steve Ray Vaughan, un Clapton, un Gary Moore e chi più ne ha più ne metta sono stati d'ispirazione per intere generazioni con suoni semplici, che arrivano dritti al cuore senza bisogno di chissà quale diavoleria ingegneristica per farlo!
Bastano poche cose ma di qualità, a tutto il resto ci pensano le mani, il cuore e perchè no a volte anche i fonici vah ... hahahhah
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 15/06/2017 ore 02:55:24
John Mayer è da tempo in tour con Bob Weir e si è innamorato del suono Grateful, più propriamente quello di Gerry Garcia. Io vivo nella Bay Area e più volte Mayer è stato al Terrapine Crossroad per discutere con Phil Lesh del suono Grateful. Ecco il motivo per cui ci sono foto che lo ritraggono con una Alembic, la chitarra di produzione che più si avvicina al suono Garcia. Ma Alembic non accoglie endorser, la loro filosofia è uguale per tutti, se vuoi la chitarra la paghi.
Ovvio che Mayer se la puó pagare ma un contratto di endorsement non fa schifo a nessuno ed è ceduto alla lunga corte di Prs.
A questo punto ha deciso di farsi costruire una chitarra che possa replicare il suono Grateful. Se osservi è vicina alla filosofia della Further o della Tribute di casa Alembic.
Non so se ho risposto alla tua questione, ma credo che il senso di questo strumento sia questo.
Ora, se vuoi una Prs come giustamente dici scegli altro. Se vuoi il suono Mayer idem. Ma se cerchi il suono Grateful questa potrebbe essere un'opzione (cara, molto cara)....
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 15/06/2017 ore 09:46:59
Grazie per il chiarimento! ;)
Rispondi
di zanzacris [user #11650]
commento del 15/06/2017 ore 11:02:01
Chitarra eccellente e molto completa che io anche avendo dollaro i da spendere non prenderei mai perché, come già detto, preferisco anch'io meno controlli.
Quello che non comprendo, ma è un mio limite, è come si riesca a passare da una strato a questa.... Per me concettualmente 2 strumenti quasi alle antipodi....
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 15/06/2017 ore 15:55:4
Clapton suona Strato e Les Paul, Knopfler suona Strato e ales Paul e così via...
È vero che sono due strumenti molto diversi, ma proprio per questo offrono soluzioni diverse. E un buon chitarrista le sfrutta per modellare il proprio suono. Non è assolutamente un tuo limite, magari avendole in rastrelliera riusciresti anche tu a trarre il meglio dai due mondi senza difficoltà. Io quando passo da una all'altra lo faccio con estrema semplicità, importante è sapere cosa aspettarsi da una e cosa aspettarsi dall'altra
Rispondi
di zanzacris [user #11650]
commento del 15/06/2017 ore 16:42:5
Non intendevo che non si possa fare o che non si possa trarre il meglio....passo anch'io tranquillamente da una astrato a una sg o les paul con tranquillità.
Intendevo che se concettualmente la "tua" chitarra è una strato farsi fare una signature alle antipodi lo trovo strano...
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 16/06/2017 ore 01:03:10
Si, ora capisco e in effetti "concettualmente" è parecchio strano...
Ricordo quando Knopfler ha avuto la sua signature Les Paul io non ci ho capito più niente...pensavo suonasse solo Strato (o simili) e da lì ho scoperto che suona anche Les Paul.
Rispondi
di Kibb [user #19804]
commento del 16/06/2017 ore 10:07:20
mai sentito parlare di quattrini? :)
Rispondi
di lomba [user #3864]
commento del 19/06/2017 ore 17:27:04
C'è più pippoli che sull'Apollo....
vai al link
Rispondi
Altro da leggere
La Starcaster incontra il punk rock con Tom DeLonge
PRS mostra in video le S2 del 2024 con pickup Core americani
Elettronica USA e palette a libro per le Epiphone 2024 ispirate a Gibson Custom
Dal Rhodes anni ’70 alla Rickenbacker degli Oasis: esclusività d'epoca all’asta
Pristine: quintessenza Gretsch accessibile
Fifty Niner: classico Danelectro semiacustico
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964