di redazione [user #116] - pubblicato il 01 giugno 2018 ore 16:00
La proposta di un artista dovrebbe essere come l'aglio. Che ha un sapore forte e magari non piace a qualcuno. Ma per chi lo apprezza è una squisitezza, indispensabile in tante ricette.
Davide Ragazzoni, grande della batteria italiana che ha suonato con Jannacci, Branduardi e Patty Pravo, sprona i musicisti ad essere forti nell’affermare la loro identità. Forti al punto da esasperarla perchè diventi qualcosa di speciale, che si ama o si odia ma non lascia indifferenti.
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato una pillola didattica di Roberto Gualdi che esortava i musicisti a rivendicare la loro unicità artistica. Questa ha mosso un grande interesse tra i lettori. Per questo, abbiamo scelto di accogliere tra le pagine di Accordo Davide Ragazzoni, invitandolo a dire la sua sullo stesso tema. Ragazzoni, conosciuto e apprezzato soprattutto per la longeva collaborazione con Angelo Branuardi, è uno dei più apprezzati batteristi italiani. Attivissimo nel jazz ha affiancato in studio e dal vivo grandi artisti della nostra musica: da Patty Bravo a Francesco Baccini, passando per Enzo Jannacci e alcune memorabili esibizioni con Andrea Braido. Nei prossimi mesi avremo l'onore di continuare a ospitare Davide per altre riflessioni e pillole didattiche.
Per chi ambisce a ritagliarsi un spazio nella musica, l’originalità è il talento più importante. Questo, soprattutto, se l’originalità è il frutto di una visione artistica, di un’idea che contempla la piena accettazione di stessi. Chi si accetta è capace di enfatizzare le sue inclinazioni, tramutare i suoi limiti in risorse e peculiarità, offrirsi come un prodotto esclusivo. “Io, da 20 anni suono la batteria a fianco di Angelo Branduardi che è uno degli esempi più limpidi e lampanti di artista che ha perseguito senza compromessi la sua idea, la sua personalità e la sua indole. Un artista che si fa guidare dalla sua sensibilità senza farsi troppo influenzare dall'esterno. Anche a costo, a volte, di intraprendere delle strade artistiche in salita, senza sbocchi commerciali. Ma ho avuto l’onore di suonare anche con Enzo Jannacci ed era un artista uguale da questo punto di vista. Un musicista con una fortissima identità.”
Così, il consiglio che Davide Ragazzoni regala ai musicisti che chiedono come riuscire a trovare un loro spazio nella scena musicale è di essere forti nell’affermare la propria identità. Forti al punto di esasperarla e di farla diventare qualcosa di speciale, che si ama o si odia ma non lascia indifferenti: “Bisogna essere come l’aglio. Un sapore forte che magari a qualcuno non piace. Ma per chi lo apprezza è un elemento imprescindibile, unico e indispensabile in tante ricette.” E’ ovviamente una scelta artistica forte che presuppone, personalità, tenacia e - soprattutto - coraggio. Una scelta artistica che non contempla posizioni e tinte tenui e intermedie. “A prova di quello che dico c’è il fatto che dall’estero tante volte sono arrivate proposte artistiche forti che poi si sono imposte come di tendenza. Ed erano progetti, idee che avremmo avuto altrettanta possibilità tecnica e creativa per realizzare. Ma che da noi, sono rimaste nel cassetto proprio per la paura di osare”
Nell’arte, nella musica, questa forse è la strada più difficile da seguire ma è, comunque, quella che Ragazzoni si sente di consigliare. Perché chi tiene duro e riesce a ritagliarsi un posto al sole restando coerente con la sua arte, ha raggiunto un traguardo ammirabile.
“Non vale ovviamente per tutti i musicisti. Io, per esempio, provengo da un’altra generazione nella quale il lavoro di musicista è scaturito, piuttosto, dalla capacità di essere versatili, di spendersi in ogni contesto: dal night club al festival jazz europeo.”