Moog, nome sacro della sintesi analogica e feticcio venerato dai tastieristi di ogni epoca, si tuffa nuovamente nel mondo degli strumenti a corda pizzicata forte dell'esperienza accumulata con la sua Moog Guitar. Questa volta la tecnologia di casa è rimodellata e adattata alla Lap Steel di nuova concezione presentata al pubblico in occasione del Moogfest 2010. Continua...
Ragazze che suonano la chitarra elettrica non ce ne sono tantissime, slide ancora meno. Se poi sanno anche cantare, sono davvero una rarità. Erja Lyytinen ha recentemente partecipato al Blues To Bop festival di Lugano (nella Svizzera Italiana). Sul palco alternava tre chitarre: una G&L Asat e una Stratocaster con accordatura aperta (per le parti slide, con bootleneck al mignolo sinistro) e una seconda G&L accordata normalmente. Continua...
Abbiamo messo a confronto due lap steel di fascia economica, una Artisan LS 81 e una Recording King GR 31 per verificare come un budget limitato non impedisca di affrontare questo tipo di strumento per addentrarsi in territori hawaiiani, country o anche blues.
Il video che segue offre una panoramica sul suono delle due chitarre, gentilmente suonate dall'esperto Max Pontrelli, e va ad integrare l'articolo di Natale Arculeo sulla rivista di settembre. Continua...
Considerato il padre del Chicago Blues, Muddy Waters è anche stato fonte d'ispirazione per musicisti distanti dal blues nonché vero e proprio elastico per il movimento beat britannico. Oggi Gibson Lifestyle celebra l'Hoochie Coochie Man per il suo sound inconfondibile e la sua particolare tecnica con lo slide che ha fatto scuola tra i bluesman di ogni epoca. Per i più pigri di seguito si riportano i punti salienti del blog Gibson. Continua...
Gibson Lifestyle celebra l'Hoochie Coochie Man per il suo sound inconfondibile e la sua particolare tecnica con lo slide che ha fatto scuola tra i bluesman di ogni epoca. Per i più pigri di seguito si riportano i punti salienti del blog Gibson.&via=Accordo.it" target="_blank">
L'amplificazione delle chitarre acustiche è ormai diventata una prassi molto comune per i musicisti, si trovano ottime soluzioni più o meno economiche che si montano in poco tempo e spesso senza doversi rivolgere ad un liutaio. Ma ora non si parla di un'acustica normale bensì di una resofonica. Un terreno, almeno per me, sconosciuto fino ad ora, che anche qui su Accordo non è ancora stato trattato. Continua...
Quando si parla di blues acustico si sentono spesso i nomi Kaukonen, Clapton, Johnson, Rogers, Sardinas, ma esiste un'interessantissima realtà che proviene direttamente dal continente che essendo stato milioni di anni fa culla dell'umanità, non poteva non partorire la madre di tutte le musiche, il blues: stiamo parlando, ovviamente, dell'Africa. Continua...
Di recente sono entrato in possesso di un simpatico giocattolino della Zoom, il registratore portatile H4n. La mia intenzione iniziale era di realizzare una tradizionale recensione per Accordo.it, per far conoscere meglio questo prodotto e per aiutare chi avesse intenzione di acquistarlo mostrandone pregi, difetti e limiti; dopo qualche veloce esperimento tuttavia ho deciso di fare il salto di qualità: perché non registrare come si deve la mia amata Fender Resonator FR-50 CE? Ecco quindi a voi l'articolo "due in uno": Zoom H4N + Fender FR-50 ! Continua...
Scommetto che se aprissimo il cassetto delle cianfrusaglie chitarristiche in cui tenete tutti gli avanzi dei vostri attacchi di GAS in molti casi troveremmo abbandonato al suo triste destino uno slide, che sia esso un luccicante Dunlop cromato o il collo di una bottiglia sapientemente limato! Continua...
Scommetto che se aprissimo il cassetto delle cianfrusaglie chitarristiche in cui tenete tutti gli avanzi dei vostri attacchi di GAS in molti casi troveremmo abbandonato al suo triste destino uno slide, che sia esso un luccicante Dunlop cromato o il collo di una bottiglia sapientemente limato!&via=Accordo.it" target="_blank">
Salve a tutti amici di Accordo!
Oggi ho deciso di scrivere qualche riga su questa simpaticissima "lap steel", che abbina un prezzo decisamente abbordabile (300 euro circa) ad un suono ed un' estetica molto gradevoli.
Partiamo prima con un paio di informazioni di carattere generale,Innanzitutto il nome:perchè si chiamano "lap steel"?Semplice.Lap - in inglese - vuol dire grembo,quindi dal nome stesso evinciamo che lo strumento andrà suonato appoggiato sulle nostre gambe, senza quindi l'uso di tracolle et simila, oppure appoggiandolo su un tavolino, o ancora facendo uso di particolari pedane dotate di gambe che reggono lo strumento. Continua...
In un pomeriggio noioso, chitarra sulle ginocchia, mi trovavo a strimpellare noiosamente...Coi pensieri liberi, rifletto sulla noia di dover convivere con il mio attuale status di "chitarrista d'appartamento"; ed ecco che il mio sguardo cade su un tubetto di burro cacao...Lo prendo, infilo il tappo sul mignolo e penso: "E se lo provassi come slide"? Continua...
Carissimi Amici, questa settimana vi parlerò di uno strumento che ha nel BLUES la sua collocazione principale del quale è l'incontrastato Signore IL DOBRO. Mi permetto di darvi qualche cenno genealogico dell'intera famiglia DOBRO. La sua nascita/invenzione, la si deve ai fratelli DOPYERA, infatti il nome è ripreso dalle prime lettere del cognome e da brothers DO(pyera)BRO(thers) John e Rudy ai quali si affiancarono Ed e Louis.
La prima produzione inizio nel 1925 con il nome NATIONAL,e la parola DOBRO iniziò ad essere usata nel 1929 quando i fratelli Dopyera fondarono la NATIONAL DOBRO CORPORATION. Continua...
Dopo il mio primo articolo su Roberto Reani e le sue lap steel artigianali mi ero riproposto di far visita a Roberto nel laboratorio che stava allestendo, per pubblicare una sorta di reportage con intervista. Proprio l’allestimento del laboratorio, combinandosi con altri impegni di entrambi (ultima in ordine di tempo l’intenzione di Roberto di preparare alcuni strumenti da esporre a Sarzana) ha fatto sì che la visita che sembrava imminente sia stata più volte differita. Oggi finalmente mi è stato possibile incontrare Roberto, reduce da Sarzana, e soprattutto provare quattro dei suoi strumenti. Continua...
Dopo il mio primo articolo su Roberto Reani e le sue lap steel artigianali mi ero riproposto di far visita a Roberto nel laboratorio che stava allestendo, per pubblicare una sorta di reportage con intervista. Proprio l’allestimento del laboratorio, combinandosi con altri impegni di entrambi (ultima in ordine di tempo l’intenzione di Roberto di preparare alcuni strumenti da esporre a Sarzana) ha fatto sì che la visita che sembrava imminente sia stata più volte differita. Oggi finalmente mi è stato possibile incontrare Roberto, reduce da Sarzana, e soprattutto provare quattro dei suoi strumenti.&via=Accordo.it" target="_blank">
La Recording King Professional Resonator (RR-60-VS) è una square neck costruita interamente in mogano, finitura sunburst, con struttura sonora a parallelogramma e attacco del manico al dodicesimo tasto. Il cono stampato a mano da Continental Cone provides produce un tono ricco e classico, in grado di confrontarsi alla pari con prodotti più blasonati. Continua...
Da bravi appassionati di slide in tutte le forme abbiamo sognato per anni di avere tra le mani una Weissenborn, una di quelle acustiche col manico quadrato e cavo nate quasi un secolo fa per suonare musica hawaiiana e oggi costose e rare nel mercato vintage. Quando abbiamo saputo che qualche coraggioso (Music Gallery, spalleggiati dal prode Max Pontrelli) aveva importato delle copie orientali delle suddette chitarre non abbiamo potuto fare a meno di chiederne una in prova. Continua...
Tre settembre duemilaotto. Arrivo in studio alle otto e mezza come sempre. Dopo aver controllato la posta elettronica inizio la mia rapida “rassegna web” giornaliera: sguardo veloce ai siti dei quotidiani e sbirciata ai miei siti preferiti. Arrivo a www.steelguitarforum.com, sezione “steel without pedals”, ed un post attira la mia attenzione: si intitola “Italian steel guitar” o qualcosa di simile ed è inviato da un tale Bob Reani di Como (la mia città), che invia la foto di una lap steel semi hollow costruita da lui.
Lo strumento, almeno in foto (quella allegata anche qui), è interessante: le proporzioni sembrano quelle delle favolose (e costosissime) Asher usate da Ben Harper, dalle quali differisce per la linea è più aggraziata e meno spigolosa, che ricorda le vecchie Weissenborn e Kona, e per la presenza di buche a f. Continua...